La difficoltà sarà determinata dal team che deciderete di scegliere. Più questo sarà forte e più semplice sarà la vostra avventura. Se invece sceglierete una coppia debole la vostra sfida diventerà sempre più impegnativa. Rispetto all'originale per il 16bit Commodore, la versione iPhone presenta un comparto di comandi e opzioni molto più sviluppato, per meglio adeguarsi all'esigenze di chi gioca sul piccolo schermo tattile del dispositivo Apple. Ricordando che durate le partite avrete il comando sempre dello stesso componente del team, la prima scelta che dovrete fare sarà quella fra controllare anche gli spostamenti del giocatore o se lasciare che si muova in automatico sul campo.
Nel primo caso avrete a disposizione la canonica croce virtuale, altrimenti godrete di una maggiare porzione di schermo libera, concentrandovi solo sulle azioni di gioco. Sul lato destro saranno sempre posizionati i tasti azione, per eseguire bagher, alzate, salti e murate. Le schiacciate e le battute in salto sono invece eseguite mediante una strisciata del dito sullo schermo, che ne determinerà potenza e direzione. Un sistema molto tecnico, più difficile da spiegare che da domare, che richiederà comunque una buona dose di allenamento. Proprio sotto questo aspetto sta uno dei lati più positivi di iOver the Net. L'azione non è affatto semplicistica e al contrario si rivela molto tecnica e tattica. Lungi da voler esser eccessivamente realistica, come dimostrano i salti da Bubka che fanno gli atleti, è comunque un titolo che mette a dura prova, in senso buono, i giocatori.
L'intelligenza artificiale non è affatto male, soprattutto quella dei vostri avversari che generalmente sono sempre ben posizionati e reattivi in campo. Qualche saltuari problema in più lo avrete col vostro compagno ma spesso la cosa dipenderà dal fatto che si tende a difendere poco confidando troppo in lui. Le partite, dopo un piccolo scoglio iniziale dovuto alla digestione dei controlli, si susseguono coinvolgenti e sempre più impegnative: arrivare alla fine del world tour, soprattutto coi team più deboli, non sarà un gioco da ragazzi.
Altri aspetti che potrete variare sono il fattore di zoom dell'inquadratura, la possibilità o meno di fare i cambi di campo e il numero di set che comporranno le partite. Per aiutare ulteriormente i neofiti, potrete decidere di giocare a velocità normale o lenta e se visualizzare o meno il punto in cui cadrà la palla.
La grafica è sostanzialmente quella della versione originale, coi personaggi in bitnap che zompettano per lo schermo. Le animazioni, spesso un po' ruvide, dimostrano il peso degli anni ma reggono comunque il passo con il grosso della concorrenza vettoriale dei titoli sportivi su questa piattaforma.
Allo stato attuale di cose non è presente alcuna modalità multiplayer. Gli sviluppatori hanno comunque assicurato che è in lavorazione la versione 2.0 che introdurrà quello via Bluetooth. Sicuramente in modalità competitiva ma speriamo sia inserito anche quello cooperativo, coi due giocatori nello stesso team.
Tirando le somme iOver the Net si muove sul filo del rasoio. Se da un lato è indubbiamente la conversione di una vecchia gloria, dall'altro vuole proporsi come un titolo attuale e destinato a tutti, non solo ai nostalgici. Scelta coraggiosa che ci impone maggiore severità ma dalla quale il titolo dei Dardari Bros non esce affatto con le ossa rotte. Anzi. È un titolo di beach volley che già oggi è decisamente inteessante, dato anche il prezzo contenuto, ma che si merita un mezzo voto in più per il costante lavoro d'implementazione che è stato e verrà eseguito a breve. Dardari Bros, a quando un titolo tutto nuovo? Speriamo che iOver the Net non resti un ritorno isolato.
versione recensita: 1.1.1
7
iOver the Net non è solo la rivisitazione di una vecchia gloria, indirizzata ai giocatori nostalgici dell'Amiga. I Dardari Bros hanno fatto un discreto lavoro, tutt'ora in progresso, per renderlo un titolo al passo coi tempi. Di sicuro il suo maggior pregio sta nell'azione di gioco tutt'altro che banale, dove a fronte di comandi teoricamente semplici, richiede una buona dose di tecnica per poter ottenere il massimo dal vostro pallavolista. La grafica bitmap risulta un pò datata, più nelle animazioni che non nella definizione, ma comunque abbondantemente in linea con la concorrenza attualmente sul mercato. A tutto ciò aggiungiamo un prezzo decisamente competitivo (1,59 euro al momento in cui pubblichiamo) e vi renderete conto di come ci troviamo davanti ad uno dei più riusciti esempi di porting, in cui gli sviluppatori sono riusciti a soddisfare anche chi non conosceva l'originale.



