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Recensione Injustice: Gods Among Us

Scontro tra Titani!
Roberto Vicario Di Roberto Vicario(17 aprile 2013)
I supereroi sin dalla loro nascita hanno riscosso un enorme successo in termini di riscontro con il pubblico. Marvel e DC in particolare, se parliamo del panorama statunitense, hanno instaurato una vera e propria lotta senza esclusione di colpi, con personaggi che sono diventati icone della cultura pop.

Negli ultimi anni con l'arrivo della CG nel cinema e di tecnologie avanzate nel settore videoludico abbiamo anche potuto apprezzare diversi prodotti dalla qualità quantomeno pari a quella delle originali tavole del fumetto.

A rimpinzare ulteriormente questa categoria ci pensa Injustice: God Among Us, titolo sviluppato da NetherRealm Studio (padre storico della saga di Mortal Kombat) che dopo un'esperimento poco riuscito nel 2008 con il cross over Mortal Kombat vs. DC, torna a sviluppare un picchiaduro questa volta ispirato unicamente agli eroi dell'editore statunitense. Sarà riuscito l'esperimento? scopriamolo insieme nella nostra recensione!
Injustice: Gods Among Us - Immagine 1
Injustice: Gods Among Us - Immagine 2
Injustice: Gods Among Us - Immagine 3
Injustice: Gods Among Us - Immagine 4
Gli Dei scendono sulla terra!

Un po come era successo per un'altra serie storica del genere come Street Fighter, il passaggio alla generazione del 3D, non aveva pienamente convinto i fan, che reputavano il 2D come quello più adatto per questo tipo di brand nati nella generazione degli sprite bidimensionali.

La serie partorita dalla fervida immaginazione di Ed Boom aveva subito lo stesso identico trattamento, e dopo una serie di capitoli, abbastanza insipidi, totalmente in 3D si è trovato un compromesso con dei personaggi tridimensionali che si muovono su un asse bidimensionale.

Proprio da questo punto è partito lo sviluppo di Injustice: God Among Us. Sfruttando l'interesse, che nonostante una mediocre qualità, il cross over MK vs DC aveva suscitato, gli sviluppatori hanno deciso di proporre qualcosa di differente rispetto al classico e truculento picchiaduro, con un gestione delle dinamiche all'interno dello scontro più incentrate sulla spettacolarità (fomentata dai poteri dei supereroi!) che sulla violenza.

Pad alla mano, il feeling non si discosta più di tanto da quello di Mortal Kombat, anche se a ben guardare molti dei rimandi storici della serie come la spazzata, le finish him! oppure il tasto parata, qui sembrano essere spariti a favore di mosse speciali, gadget da supereroi e super mosse innegabilmente esagerate e cinematografiche. Una scelta drastica, votata anche a favore di una facilità di fondo decisamente più marcata, che grazie ad ulteriori novità sopratutto nell'interazione con lo schema di gioco, rimane divertente e appagante.
La diatriba è sempre divisa in due round fittizi, con la differenza che il tutto non viene fermato, ma semplice una doppia barra della vita (la prima grigia la seconda rossa) indicano lo stato di salute del nostro personaggio. Cambia drasticamente la mappatura dei tasti. Adesso avremo un tasto per il colpo leggero, uno per quello medio ed un'altro ancora per quello forte. Il quarto tasto principale (B, su Xbox360 !) serve per attivare un particolare potere specifico per ogni personaggio che può modificare alcuni parametri di attacco e difesa per alcuni secondi oppure offrire l'apporto di gadget per i personaggi come Batman, sprovvisti di super poteri.

A questo si aggiunge anche una barra come quella di Mortal Kombat posta nella parte inferiore di sinistra dello schermo composta da varie tacche. Ogni tacca potrà essere sfruttata come modificatore per rendere una mossa della nostra move list più lunga o potente, oppure una volta riempita al massimo, potremo effettuare una super mossa altamente spettacolare che oltre ad infliggere un quantitativo di danno decisamente elevato, è in grado di regalare cut scene personalizzate per ogni eroe, decisamente godibili agli occhi di chi sta giocando. Per chi fosse pratico della serie di MK, altro non sono che versioni light - in termini di violenza - delle ormai famose X-Ray. Volendo, inoltre, potremo anche sacrificare la nostra barra per realizzare un “wager” una sorta di scontro nello scontro che chiede di scommettere attraverso la pressione dei tasti una percentuale della nostra barra speciale. Se la nostra “puntata” sarà superiore a quella dell'avversario ricaveremo una piccola percentuale della vita, al contrario la perderemo.

Essendo personaggi con forza al di fuori del normale, lo scontro oltre ad i due contendenti, interesserà le arene all'interno della quali combatteranno. Con il proseguire dello scontro assisteremo ad un graduale deterioramento dell'ambiente che offrirà anche opportunità di interazione con esso. Con il tasto RB potremo utilizzare diversi oggetti come macerie, passando per cassonetti fino ad arrivare ad armi laser. Questa possibilità, oltre ad introdurre un'ulteriore variabile nello scontro, rende decisamente vario ogni singolo round, anche se ripetuto più volte nella stessa arena. Infine, non possiamo non citare le transizioni. In molti livelli, arrivati ad una delle due estremità, potremo scagliare i nostri personaggi verso un altra porzione dello stesso schema. La transizione oltre a danneggiare l'avversario, sarà accompagnata - come per la super mossa - da un'animazione decisamente sopra alle righe in termini di spettacolarità.
Come avrete potuto notare, il titolo punta tantissimo sul fattore coinvolgimento, dato da una buona percentuale di azioni che esulano la classica scazzottata. Andando a vedere nel dettaglio proprio la fase di fighting qualche piccola imperfezione la troviamo. Su tutte la presenza di un numero di mosse base legate abbastanza risicate e piuttosto sbilanciate. Proprio il bilanciamento del roster è un altro dei problemi che abbiamo potuto notare. All'interno del gruppo di 24 che compone il gioco, alla fine, soprattutto online, la cerchia di selezione si restringerà a 4/5 personaggi in particolare, escludendo perentoriamente tutti gli altri. Problema che se vogliamo è già stato evidenziato più volte anche in altri picchiaduro del passato.

Una cura particolare al singolo giocatore


Fortunatamente Boon e soci hanno ancora una volta curato nei minimi dettagli la qualità e la quantità delle variabili di gioco in singolo. Quella sicuramente più importante è la modalità storia. Scritta a quattro mani in collaborazione con DC, ci metterà nei panni di un gruppo di supereroi spinti in una dimensione alternativa in cui dopo aver perso moglie e figlia, Superman si trasforma in tiranno dittatore. Toccherà quindi a Batman e soci ristabilire l'ordine. Nonostante la durata non proprio esaltante - siamo sulle 3/4 ore - e un roster di gioco molto ristretto, la storia risulta godibile ed interessante dall'inizio alla fine, con una serie di cut scene non solo interessanti da osservare, ma che il più delle volte ci chiederanno di interagire con esse attraverso una serie di QTE che porteranno bonus o malus alla disputa successiva.

A questo si aggiungono la missioni del laboratorio S.T.A.R. una versione modificata delle torre delle sfide che, ci chiederà di portare a termine una serie di compiti alquanto particolari, che esulano dal semplice combattimento. In base a come concluderemo il nostro compito, verremo ricompensati con un numero di stelle da uno a tre, che serviranno principalmente per sbloccare le missioni successivi. Un qualcosa di alternativo che coinvolge molti personaggi, e diverte in ogni sua forma.

Infine, non mancano all'appello nemmeno i classici elementi da picchiaduro come la modalità battaglia - la tipica modalità arcade che oltre alla modalità classica offre una serie di variabili con modificatori molto interessanti ed in grado di aumentare il livello di sfida -, la modalità allenamento e l'ovvio incontro singolo.

La cura certosina nella modalità singolo giocatore, non ha però compromesso la variabile multigiocatore che può vantare un nutrito numero di possibilità. Alla classica sfida in locale con amici, si aggiunge una componente online di sostanza e che a differenza di quanto visto in Mortal Kombat riesce a risolvere in larga parte i problemi legati al net code (anche se bisogna vedere come si comporterà il sistema quando i server saranno pieni!). Partite private, classificate, la modalità King of the Hill sono le tipologie di match presenti, al quale si aggiunge la possibilità di creare stanze private in cui invitare amici.

Non dimentichiamoci che vincendo o perdendo match acquisiremo dei punti che faranno salire il nostro livello di esperienza. Man mano che saliremo di livello, ci verranno sbloccati nuovi elementi per personalizzare la nostra gamertag interna del gioco (un po come avviene per COD), e ci verranno regalati particolari chiavi che serviranno per sbloccare nuovi elementi di gioco all'interno degli archivi, una sorta di kripta tecnologica.

Tecnicamente parlando il lavoro svolto dai grafici di NetherRealm è più che mai soddisfacente. La cura nei dettagli sia per quanto riguarda i personaggi che i fondali è sicuramente altissima così come il frame rate inchiodato sui 30fps. Unica pecca, se vogliamo, è uno stacco qualitativo nettissimo tra le parti in game ed i filmati che oltre ad usare un filtro sgranato ed il più delle volte fastidioso, non riescono a raggiungere gli stessi standard qualitativi delle parti in game. Niente da segnalare sotto l'aspetto audio invece con un doppiaggio in lingua inglese pressoché perfetto e una serie di sottotitoli in lingua italiana per coloro che non masticano la lingua inglese.

Insomma, Injustice: God Among Us è un titolo riuscito sicuramente, in grado di offrire una miriade di contenuti e tantissime ore di sano divertimento. Ovviamente la presenza di personaggi cosi popolari e mainstream, come i supereroi DC ha in piccola parte influito sulla profondità del combat system. Consigliato ai fan dei personaggi e a tutti coloro che vogliono provare qualcosa di diverso ma dannatamente divertente.
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Injustice: God Among Us sacrifica sull'altare della fruibilità e della semplicità in piccola parte la bellezza del gameplay di Mortal Kombat. Tuttavia, grazie ad una serie di aggiunte interessanti ci troviamo davanti ad un titolo in grado di divertire tutti i tipi di giocatori, grazie ad una serie di contenuti altamente qualitativi e un carisma a livello di roster diffiiclmente raggiunbile da altri picchiaduro.
voto grafica8
voto sonoro8
voto gameplay7,5
voto durata9