IF possiede un'abilità speciale che le consente di trovare tesori nascosti, in maniera simile a quanto visto in Trinity Universe
Idem valga per le abilità passive: non essendo possibile curare i personaggi tra uno scontro e l'altro (e lo ripetiamo: NON è possibile, che ci crediate o no, anche se fortunatamente guariscono totalmente uscendo dal dungeon), sinché non ci si mette a impostare quei parametri ci si ritrova ben presto col party a pezzi. Ad ogni modo, l'impressione su quest'ultimo punto è proprio di un esperimento da rivedere: quando un personaggio va KO, se non viene immediatamente resuscitato da un compagno rischia di fare il resto del dungeon con 1 punto ferita, senza potersi curare autonomamente.
Per quanto molti potrebbero trovare i dungeon tutti decisamente ripetitivi, a dispetto delle variazioni nella grafica degli ambienti, così come gli scontri e le missioni in generale, oppure i dialoghi particolarmente lunghi e prolissi, e talvolta assolutamente inutili in termini di trama, la verità è che HD ha comunque una trama fantasiosa, personaggi simpatici, situazioni cervellotiche ed anche una certa complessità di fondo, che fa sì, ad esempio, che variando l'ordine delle esplorazioni varino anche parti di dialogo.
L'esperienza di gioco non certo breve, specie considerando i tre livelli di difficoltà: i dungeon opzionali possono essere rigiocati più volte per racimolare ulteriore esperienza oppure per ottenere una migliore valutazione e scalare le classifiche online, ed in generale Neptune e socie (ah, non l'abbiamo detto? I personaggi giocanti sono tutti giovani pulzelle) fanno di tutto per risultarci simpatiche. Certo, non avrebbe guastato un sistema meno “chiuso” e soprattutto un po' di varietà in più, prima ancora di uno studio tecnico superiore. Indicato per gli appassionati di JRPG “vecchia scuola” che amano le situazioni divertenti e fuori di testa, ma fondamentalmente solo per loro.
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Hyperdimension Neptunia propone un universo veramente divertente e originale, che si ispira alla reale Console War per inventare personaggi e situazioni decisamente accattivanti. Il tutto è collegato da un sistema di gioco da JRPG estremamente classico in cui trova posto qualche esperimento, purtroppo non sempre riuscitissimo. La realizzazione tecnica non certo all'avanguardia, ma comunque simpatica, conclude la panoramica di un gioco che non riesce ad emergere, ma perlomeno a strappare più di un sorriso.



