La prima disciplina disponibile è il go kart; come era prevedibile in questo caso il sistema di controllo si affida al Wiimote impugnato in maniera orizzontale e tramite i tasti 1 e 2 potremo frenare ed accelerare. Quasi inutile dire che lo scopo sarà quello di tagliare il traguardo per primi, e per riuscirci più facilmente potremo anche utilizzare dei turbo recuperabili lungo il tragitto. Sicuramente immediato, dotato di un controllo intuitivo, lascia un po' l'amaro in bocca per l'eccessiva semplicità. Cambiando completamente genere, passiamo all'air hockey, da sempre un classico della sale giochi; in questo caso dovremo muovere il “telecomando” per respingere il disco e cercare di lanciarlo nella porta avversaria. La trasposizione videoludica risulta piuttosto divertente e giocabile anche se manca quella sensazione di fisicità che ne decreta ancora la fortuna nelle sale.
Discorso radicalmente opposto per il beach cricket, sport diffuso in Australia e Nuova Zelanda, che in questa sua incarnazione però risulta eccessivamente macchinoso e complicato; le battute non sono sempre precise, ed in molti casi si fatica a capire lo svolgersi dell'azione.
Un'altra sfida piuttosto deludente è quella relativa al dodgeball, o palla avvelenata, disciplina piuttosto popolare nei college statunitensi e canadesi; in questo caso il difetto più grande è deputato al controllo, che non sfrutta minimamente le capacità sensoriali del Wiimote ma si affida alla croce direzionale per il movimento ed ai tasti 1 e 2 per lanciare e raccogliere la palla. Anche dal punto di vista grafico è uno dei titoli meno rifiniti di un gioco che comunque complessivamente stenta abbastanza sotto questo profilo. Un altro gioco abbastanza semplicistico, ma che è comunque una fedele riproduzione della controparte reale sono le freccette; si prende la mira, si rilascia il tasto e si spera di fare più punti possibile. Una bella sorpresa arriva dal disc golf, che come si può facilmente evincere dal titolo è un originale incrocio tra il lancio del frisbee ed appunto il golf. Proprio come nel sport di Tiger Woods, dovremo cercare di completare un percorso (possibilmente con il minor numero di tiri) soltanto che al posto della pallina si lancia un disco, e che al posto della buca vi è invece una sorta di canestro. Probabilmente il miglior gioco dell'intero lotto: sfida abbastanza articolata, controlli precisi, immediato ed anche piuttosto coinvolgente, tutto il contrario insomma della paleta fronton, che similmente allo squash/pelota bisognerà ribattere la pallina contro una parete cercando nel contempo di non farla prendere all'avversario.
A parte una imprecisa risposta dei comandi, sono proprio alcuni errori nello sviluppo (come ribattute impossibili o strane compenetrazioni) a limitarne fortemente la giocabilità. Infine il petangue, diffuso principalmente nella Francia meridionale, non è altro invece che il gioco delle bocce qui trasposto in una versione più “esotica” ma che utilizza però le stesse regole.
Volendo dare un giudizio globale sulla giocabilità del titolo Ubisoft, bisogna necessariamente tenere conto della troppa differenza qualitativa tra i vari sport proposti, dove comunque anche quelli migliori non riescono ad intrattenere per troppo tempo. Il quadro appare leggermente migliore grazie alla modalità multigiocatore, che almeno rende alcune sfide più competitive e quindi divertenti.
Tecnicamente, come abbiamo già potuto sottolineare all'interno della descrizione dei singoli sport il gioco è un po' altalenante; la grafica risulta quasi sempre colorata e fumettosa ma al contempo anche piuttosto minimalista. Il sonoro offre dei motivetti adatti oltre ad un buon doppiaggio tutto in italiano. Holiday sports party è l'ennesima raccolta sportiva che arriva sul Wii; purtroppo nonostante la presenza di alcuni sport originali è un titolo realizzato in maniera approssimativa che si salva in parte solo in ambito multiplayer.
5
Holiday Sports Party è l'ennesima raccolta sportiva che arriva sul Wii che si trasforma nell'ennesima delusione. Ad una idea di base piuttosto originale e divertente, come la possibilità di cimentarsi in tante discipline originali all'interno di un villaggio vacanze, non fa seguito una realizzazione altrettanto brillante, caratterizzata da una eccessiva altalenanza nella qualità delle sfide proposte.



