Tiscali

Recensione Harvest Moon: A Wonderful Life!

Antonio NorfoDi Antonio Norfo (5 aprile 2004)
Harvest Moon:  A Wonderful Life! - Immagine 1
L'inizio, giovani e spavaldi
Back to Nature

Nostro padre aveva un sogno, quello di vivere nel podere acquistato insieme all'amico di sempre Takakura e godersi una vita che meritasse d'esser detta meravigliosa. Il nostro genitore purtroppo non è sopravvissuto al suo sogno, ma lasciandocelo in eredità ci ha concesso un'enorme ed irripetibile possibilità: vivere nei primigeni luoghi del nostro genere, lontano dal caos e dalla città, immersi nel verde e nella tranquillità della natura. Le prime battute di Harvest Moon: A Wonderful Life catapultano uno spaesato giovane (il nostro alterego) alle prese con la difficile gestione di una fattoria e di tutto quanto ruoti attorno ad essa. Per prima cosa, ci insegnerà l'amico paterno, occorrerà accudire alla mucca in nostro possesso mungendola due volte al giorno e spazzolandola, senza dimenticare di farla uscire dalle stalle e di nutrirla con la dovuta frequenza (evitando così ogni possibile morbo psicosomatico). Il ricavato si trasformerà ben presto in soldi e il latte (variante nella qualità a seconda della salute e del pedigree bovino) potrà in futuro essere lavorato e divenire burro, prodotto garante di maggiori entrate finanziarie (indispensabili per ampliare le costruzioni, l'inventario ed il bestiame). Vicino alla stalla ove risiederanno ovini, bovini e il nostro utilissimo cavallo (regalatoci da Takakura nell'estate del primo anno) troviamo anche il pollaio che accoglierà logicamente le galline, anch'esse da portare all'aria aperta (mal tempo permettendo) per evitarne lo stress e per renderle maggiormente propense alla produzione d'uova. Laddove pascolano i nostri compagni a quattro e due zampe sarà inoltre possibile costruire una pozza d'acqua che favorirà l'avvento delle anatre nel secondo anno di residenza in quel della valle Forget-Me-Not. Ma gli animali, che invero danno molta soddisfazione, non sono tutto; a seconda delle stagioni si potranno seminare diverse piantagioni o alberi fruttiferi (non dimenticate d'innaffiarli in abbondanza) e sarà inoltre possibile creare dei veri e propri ibridi, valutando quelli che alla raccolta riempiranno maggiormente le tasche del nostro campagnolo tuttofare (nei nostri possedimenti abbiamo tre aree dedicate alla coltivazione, diverse nella grandezza e nella fertilità).
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La prima mucca “dalle uova d'oro”...
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Un pollaio festante, meglio portare i pennuti fuori o soffriranno lo stress
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Cavalcare...un amico in più e tanto tempo guadagnato
Come sopra accennato il fondo monetario giocherà un ruolo fondamentale e a questo proposito tornerà utile lo spiazzo interposto fra il bar e la locanda: lo spazio dedicato al mercato. In determinati periodi stagionali questo luogo sarà occupato da Van, negoziante che comprerà tutto quanto stia nel nostro zaino (soprattutto frutta e verdura ma anche fieno, fiori, erbacce e chi più ne ha più ne metta) e che ci venderà alcuni rari oggetti (fra i quali la preziosissima prima canna da pesca), ma per i restanti giorni potremmo personalmente metter su il nostro stage e praticare così l'antica e proficua arte del commercio. Nel tempo libero potremmo anche decidere di compiere scavi archeologici nei pressi della cascata o magari di rilassarci con la pesca cercando l'angolino fluviale più fortunato della valle (per capire se la dea bendata ci sarà favorevole basterà guardare l'oroscopo televisivo ogni mattina). In seguito i pesci potranno essere (oltre che venduti) cucinati o usati come salubre cibo per il nostro cane. Quest'ultimo monterà la guardia alla nostra fattoria e a seconda del suo affetto nei nostri confronti ci spalleggerà affettuosamente nel corso delle nostre faticose mansioni (per richiamarne l'attenzione basterà fargli un fischio tramite la pressione del dorsale destro). Altro animale da compagnia sarà l'inseparabile gatto, ma a differenza del cane (a inizio gioco potremmo scegliere fra due trovatelli) ottenerlo richiederà maggiori sforzi.

Il ritorno alla natura e all'atmosfera idilliaca che Harvest Moon si propizia non vuole essere una sorta d'eremitaggio e non a caso la comunità rustica che ci circonda è formata da circa una quarantina di individui, tutti con i propri gusti, abitudini giornaliere e strani (ma simpatici) caratteri. Spetterà a noi stabilire con loro dei rapporti d'amicizia, facendo loro dei doni appropriati e spendendo con loro alcuni attimi della giornata (un'infinità di eventi si nasconde dietro ogni angolo). Nei precedenti Harvest Moon i rapporti amorosi erano enfatizzati attraverso il corteggiamento e anche “A Wonderful Life” non fa eccezione proponendoci ben tre ragazze con le quali stringere un più saldo legame all'interno della società civile. Vi è Celia, la bruna figlia di Vesta (coltivatrice); la bionda Muffy che lavora al bar del villaggio ed infine la rossa Nami, introversa ragazza che ama viaggiare per il mondo e per la valle. Il rapporto sfocerà nel felice matrimonio, qualora sancito dal dono della piuma blu alla nostra preferita, e questo avverrà soltanto una volta ottenuti i quattro cuori necessari (rappresentanti il grado d'amore ottenuto) nel diario della fanciulla, nostra futura consorte (il fatale sì dovrà essere pronunciato non oltre il primo anno di vita campestre). Convolare a liete nozze sarà solo il primo atto perché nell'episodio per Gamecube si potrà allungare il proprio albero genealogico dando la luce ad un figlio che, sangue del nostro sangue, vedremo crescere sotto i nostri fieri occhi (la sua indole sarà determinata principalmente dal carattere materno e dalle sue amicizie).
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Che nelle vostre vene scorra il sangue di un instancabile contadino?
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La notte è giovane e nasconde con sé non poche sorprese...
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Giocare col cane sarà il primo passo in avanti per instaurare con lui una fedele amicizia (pappa quotidiana permettendo)
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