Tiscali

Recensione Happy Feet 2

Quando il ritmo si perde
Sonny Ubertini Di Sonny Ubertini(23 gennaio 2012)
A distanza di 4 anni dal suo predecessore, Warner Bros ripropone il sequel cinematografico del fenomeno 3D che fece alzare un bel polverone a suo tempo, sia come successo che come critica. Si può affermare che allo stato attuale pare non mantenere lo stesso successo del predecessore, ma i produttori lungi comunque dall'isolare una controparte videoludica, ci ripresentano l'ennesimo tie in spinto a cavalcare il più possibile l'onda della versione cinematografica.
Happy Feet 2 - Immagine 1
Happy Feet 2 - Immagine 2
Happy Feet 2 - Immagine 3
Happy feet Two è essenzialmente un enorme minigioco mascherato da platform con qualche cenno al Rythim game, anche se già la nomina di tie in non fa certo sperare in una produzione di livello. E' abbastanza innegabile che il colpo d'occhio sia estremamente piacevole, dotato di una realizzazione grafica che non stupisce né cerca di farlo, mantenendosi fedele alla versione su schermo e offrendo dei modelli poligonali molto buoni. Il level design è abbastanza semplice, per quanto possa sembrare intricato nella visuale panoramica di apertura, la semplicità che affligge le scampagnate di Mambo & Co. è assoluta. Peccato per la gestione dell'acqua, piuttosto scarna, e per degli assidui rallentamenti durante anche dei semplici spostamenti, cosa piuttosto evitabile visto che si parla di un titolo dotato di telecamera fissa (invadente oltretutto), penalizzando quello che poteva essere uno dei migliori pregi del gioco. Sempre sul versante tecnico ciò che non delude è il comparto sonoro, dotato di un ottimo doppiaggio italiano (comunque composto da pochi personaggi) e da una gestione sonora che spesso si rivelerà accattivante. Oltre ai semplici brani di accompagnamento infatti saranno disponibili 19 temi musicali sbloccabili mano a mano, utilizzabili durante l'esecuzione dei livelli, il tutto a scelta del giocatore, che potrà decidere di avanzare con il suo brano preferito o di cimentarsi in tutte le versioni disponibili.
Proprio sulla musica si può dire sia incentrato il gameplay, che a colpi di ballo ci guiderà lungo i 50 e più livelli in cui è composta la storia. Livelli suddivisi in diverse categorie, di cui la più usata sicuramente è la modalità platform. Insieme al nostro fido amico (capacità di un secondo giocatore di collegarsi in ogni istante annessa) dovremo attraversare dei livelli piuttosto lineari fino ad un traguardo rappresentato dal figlio del protagonista (per quanto riguarda la trama si può dire sia abbastanza fedele al film). Per fare questo, dovremo obbligatoriamente raccogliere un certo numero di pinguini e crere un gruppo a suon di balli, gruppo che attraverso la semplice pressione di un unico tasto d'azione, avrà il compito di spazzare via gli ostacoli o stordire i nemici che incontreremo nel corso dell'avventurai.
Nel proseguire di questa modalità, si potranno recuperare le note musicali che serviranno a sbloccare i temi musicali. In aiuto anche un cristallo dorato che ne farà piovere una quantità illimitata per un tempo, al contrario, breve, e, raramente, un particolare pesce dorato che oltre ad attivare uno spassoso accompagnamento sonoro procurerà anche la capacità di produrre un'onda d'urto istantanea e di reclutare subito gli altri pinguini, senza dimenticare l'abilità di assorbire direttamente le note sparse sul cammino, anche in questo caso però per breve tempo. Ultima particolarità di queste sezioni sarà un pinguino speciale capace di rompere determinati oggetti. Le altre modalità fanno più da contorno e sono per lo più un passatempo per diluire un gioco già troppo ripetitivo di suo.
Happy Feet 2 - Immagine 4
Happy Feet 2 - Immagine 5
Happy Feet 2 - Immagine 6
Essenzialmente si tratta di una modalità a tempo in cui superare un mini labirinto, a voi la scelta di raccogliere o meno tutti gli oggetti. Una più divertente invece è sicuramente la gara di scivolate col vostro compagno, tramite un semplice percorso dovrete arrivare sul traguardo prima di esso a tutta velocità, raccogliendo note ed eseguendo capriole per aumentare la velocità stessa. Più di rado invece gli scontri musicali, che si può dire fungano da boss fight, niente lacrimuccia però, chi sperava in una modalità simile a quella di classici come il gioco di Mowgli ed il libro della giungla si rassegni: la modalità consiste nel premere i tasti indicati su schermo nel momento in cui un'apposita pallina attraverserà le note senza che esso abbia un risvolto sul sonoro effettivo, rendendo di fatto la cosa piuttosto deprimente.

6
La semplicità, o anche solo la poca voglia di offrire qualcosa di concreto hanno reso questo Happy feet Two un gioco ESTREMAMENTE ripetitivo sia nelle meccaniche che nello svolgimento, poco l'interesse a proseguire, nemmeno la trama che pare sempre piuttosto accennata e raccontata da brevi dialoghi e tavole disegnate (ben fatte c'è da dire). Nemmeno una longevità niente male cambia le carte in tavola, perché per quanto trovare tutti i pinguini e aumentare il livello di tutti i temi musicali possa sembrare corposo, la capacità del gioco di annoiare è pari a quella di Mambo di perdere il figlio.
voto grafica6,5
voto sonoro7
voto gameplay5,5
voto durata6,5