Tiscali

Recensione Guitar Hero

Novelli Slash tirate fuori le vostre Gibson. Si va a suonare!
Francesco Romagnoli Di Francesco Romagnoli(7 giugno 2006)
Prendete la vostra chitarra, sistematevi a tracolla la cinghia, attaccate la presa alla Playstation e regolate il volume del televisore. Avete letto bene, Playstation e televisore, non amplificatore.
Si perché stiamo parlando della chitarra di Guitar Hero, la nuova geniale trovata dei Red Octane per farci divertire e dimenare come pazzi.

Scrivere questa recensione ci risulta più difficile del solito, per due motivi.
Il primo è che, nonostante le dita ancora fumanti e una tendinite ululante, abbiamo sempre sotto gli occhi la succitata chitarra che continua a lanciarci il suo irresistibile richiamo.
Il secondo è che ci sentiamo disarmati nel tentativo di descrivere a parole il feeling e il divertimento che è capace di procurare questo gioco. Non c'è dubbio che per capire veramente il piacere e il diletto che questo plasticoso strumento è in grado di dare andrebbe provato e, purtroppo, ci rammarichiamo per tutti quelli che non ne avranno l'occasione e che per questo riterranno i (circa) 80 euro necessari per acquistarlo un esborso troppo esoso e non giustificato. E' però palese che per farsi catturare da Guitar Hero devono sussistere almeno due condizioni, ovvero che siate appassionati di musica e che possediate un certo senso del ritmo. Se non fate parte di queste categorie, Guitar Hero potrebbe anche sembrarvi inutile. Se, al contrario, avete sempre desiderato suonare la chitarra come Ritchie Blackmore ed Eric Clapton, ma non avete mai trovato il tempo necessario per dedicarvici seriamente, questo prodotto è proprio ciò di cui avete bisogno.
Guitar Hero - Immagine 1
Guitar Hero - Immagine 2
Guitar Hero - Immagine 3
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Per cominciare a spiegare come funziona il tutto partiamo dalla descrizione della chitarra. Al posto delle corde abbiamo 5 tasti sul manico e una “pennata”, una sorta di tasto che simula il passaggio del plettro sulle corde. Infine abbiamo la “leva vibrato”, quella che nella realtà tirerebbe i sei fili metallici e che invece nel gioco serve per creare un effetto “distorcente” sulle note lunghe. Va segnalato che lo strumento è dotato anche di un sensore di movimento, che serve solamente per capire quando impennate il manico per far scattare il punteggio bonus (caricabile solo mediante l'esecuzione di alcune combo).
Questo per quanto riguarda i dispositivi “hardware” a nostra disposizione.
Passiamo invece a parlare del software, come funzionano le cose sul video?
Se avete già giocato a Frequency od Amplitude (altri due titoli a loro volta ingegnosi, ingiustamente poco pubblicizzati) sapete già come funziona, se invece non avete mai sentito parlare dei succitati titoli vi spieghiamo cosa succede: in pratica sullo schermo compare una sorta di pentagramma scorrevole, dove compaiono dei tasselli corrispondenti alle corde da premere unitamente alla pennata. Quando il tassello giunge in fondo allo schermo e combacia con il “mirino” quello è il momento esatto in cui premere il tasto (o i tasti) e la pennata.
Molto più facile a farsi che a dirsi. Certo, nelle prime partite persino il livello più facile potrà sembrare un'impresa problematica, a meno che non abbiate già un po' di confidenza con lo strumento a sei corde, ma basterà slegare un tanto le dita con qualche sessione di pratica per cominciare a calarsi nei panni di un novello Jimi Hendrix e capire le meccaniche di gioco.

Il gameplay è tutto qua: cinque tasti, una pennata, la leva vibrato e il mondo della musica ai vostri piedi. Per questo Guitar Hero può essere definito come un “simulatore di chitarra”.
La struttura potrebbe dirsi copiata da Frequency, ma è il supporto della chitarra a rendere il tutto estremamente più attraente: non c'è niente da fare, imbracciala e strimpellare quei 5 tasti ci fa sentire dei veri chitarristi, quando al contrario i titoli sopra citati erano accostabili a dei semplici Rythm Game (per quanto ben fatti), con l'unica aggiunta del mixer, ovvero la modalità dove si potevano creare dei collage originali con i suoni a disposizione, qui assente (ma sarebbe stato peraltro futile quanto inutilizzabile).
Per quanto riguarda la difficoltà si parte dal tutorial, dove si imparano le manovre base, qualche trucchetto, alcune tecniche avanzate e come acquisire punteggi più alti e mandare in delirio il pubblico. Vengono poi i 4 livelli di difficoltà presenti per ogni brano: dal facile all'esperto. Mentre, dopo un minimo d'allenamento, si è in grado di completare agevolmente la lista di canzoni presenti al livello facile (dove devono essere presi in considerazione solo 3 tasti dei 5 presenti), basterà già il livello medio per mettere in crisi anche le dita più slegate, soprattutto nei pezzi in fondo alla lista, ovvero quelli più complessi. Per il livello difficile, ma soprattutto per quello esperto, verranno richieste invece vere e proprie sessioni di allenamento e anche solo giungere al termine di un brano potrà richiedere parecchio tempo speso a graffiare tasti e sudare sul manico della chitarra tra una slittata e l'altra.

Ora che abbiamo parlato delle meccaniche di gioco passiamo ad uno dei parametri fondamentali per questo titolo: le canzoni.
La lista dei brani mette a disposizione una buona varietà di pezzi in grado di soddisfare un po' tutti i gusti (anche se è ovvio che si è cercato di tendere verso qualche virtuosismo di chitarra): si va dall'hard rock dei Motorhead a quello più melodico dei Queen o dei Boston, dal punk di vecchia data dei Ramones ai più recenti successi dei Queens Of The Stone Age o del semi-rappato dei Sum 41(per la lista completa si rimanda al box).
I pezzi, a dir la verità, non sono quelli originali ma possiamo senza dubbio affermare che mai come in questo caso abbiamo sofferto così poco la presenza di cover in quanto sono eseguite in maniera impeccabile e rasentano quanto mai da vicino la versione autentica, soprattutto in certi casi, non solo dal punto di vista strumentale ma persino per quanto riguarda il cantato.
Un applauso più che meritato a chi ha prodotto queste cover perché videoludicamente non era mai stato raggiunto un risultato così eccelso.

Per quanto riguarda invece il comparto grafico si è tirato un po' al risparmio (anche comprensibilmente, considerato che gli sforzi in un titolo del genere sono tutti giustamente riversati ad ottimizzare il comparto audio) proponendo una soluzione tendente più all'umoristico che altro. Avremo quindi personaggi stilizzati, 5-6 location dove svolgere le nostre performance e delle animazioni molto banali. Un particolare rammarico per l'aspetto della coordinazione: nonostante lo stile sia approssimativo si poteva donare più cura nella sincronizzazione ad esempio tra cantato e labiale del “singer” o tra le note e i movimenti del chitarrista, anche se questa cosa viene notata solo da un occhio attento e minuzioso.
I menù invece presentano uno stile simpatico e azzeccato (particolare il tabellone dei punteggi, scritto sul muro di un bagno del backstage, con tanto di tirata dello sciacquone una volta che si è registrato il proprio nome).
Guitar Hero - Immagine 4
Guitar Hero - Immagine 5
Guitar Hero - Immagine 6
Le modalità presenti sono tre: la classica avvio rapido, dove si sceglie la canzone ed il livello di difficoltà e ci si getta subito sul palco, quella multiplayer, dove è possibile avviare sfide e duetti mediante un'altra chitarra (va confessato che un Joypad svolge lo stesso compito, anche se ovviamente è tutta un'altra cosa) e la sezione principale, ovvero la carriera.
Quest'ultima permette di selezionare il proprio personaggio (a dir la verità da una lista assai ridotta), guadagnare soldi, tramite le proprie prestazioni, da poter poi spendere all'emporio, in cui è possibile comprare altri modelli di chitarra (soluzione che ha un impatto puramente estetico), cambiare chitarrista, e soprattutto comprare (e quindi sbloccare) i brani bonus, prodotti perlopiù da artisti emergenti o che hanno partecipato al concorso per inserire il loro brano nel gioco, anche se qualche nome noto a chi segue la scena “alternative” non manca.

La longevità è garantita, soprattutto grazie alla difficoltà dei livelli più ardui.
A parte completare e sbloccare tutti i brani della carriera ad ogni livello di difficoltà, la vera sfida sarà eseguire le canzoni, pur solo al livello medio, senza sbagliare una nota, come il vero artista saprebbe e dovrebbe fare sul palco di fronte ai propi fans.
Inoltre non mancheranno mai le occasioni in cui vi verrà voglia di fare una strimpellatina mordi e fuggi, magari sulle song che meglio conoscete, o che più vi piacciono, e in cui ormai siete in grado di suonare anche con la chitarra dietro la schiena o facendo qualche altro numero circense fuori programma per stupire chi magari in quel momento assiste alla vostra esecuzione.
Al di fuori della grafica sembra quindi che questo titolo non presenti difetti. Beh, non è proprio così. Qualche peccatuccio, seppur veniale, è presente anche qui.
In particolare si sente la mancanza di non poter eseguire qualche singolo spezzone di brano.
Prendiamo ad esempio “Smoke On The Water”, uno dei brani più lunghi dell'intero gioco in cui, per arrivare agli assolo, la parte veramente difficile, dovrete eseguire ogni volta il principio (piuttosto prolungato) della canzone, che è piuttosto semplice e che già ai primi passaggi si è in grado di eseguire praticamente senza commettere un errore. Quando poi arriverete all'assolo avrete una sola possibilità per eseguirlo senza errori e, soprattutto ai livelli più difficili, potreste anche non riuscire a passarlo, facendo stoppare la canzone e dovendo quindi ricominciare di nuovo tutto daccapo. Spesso l'assolo è un passaggio che chiede un allenamento specifico molto intenso, anche solo per abituare le dita al movimento e per far si che la memoria imprima nel suo registro l'esatta sequenza.

Dovendo ricominciare ogni volta, con tutto il tempo che passerà prima di raggiungere di nuovo il punto incriminato, imparare a dovere i passaggi più complicati diventa un'impresa ai limiti dell'impossibile.
Ma queste sono lamentele presentabili da chi già guarda oltre, dove “oltre” significa porsi la domanda: “ma a questo punto, non sarebbe meglio mi comprassi una chitarra vera ed imparassi a suonare sul serio?”.
Se invece si rimane con i piedi per terra il nostro sguardo non può che essere rivolto al primo seguito già preannunciato, perché una volta che si sono divorati i brani presenti in scaletta si ha già fame di altri brani, e poi di altri ancora ed ancora...
Prima che la nostra mente voli agli orizzonti che un servizio on-line potrebbe offrire in quanto a contenuti scaricabili, cerchiamo di ribadire la genialità di questa trovata videoludica definendola “must-buy” per tutti coloro siano appassionati di musica e chitarre (ma non solo), che non si chiamino già Santana o Van Halen. Ma ormai è già troppo tardi, i nostri occhi si sono di nuovo posati su quello strumento di perdizione, le dita abbandonano la tastiera e bramano altri riff.
Non ci resta che re-indirizzarvi al commento.
Guitar Hero - Immagine 8
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Questo gioco è tra quelle poche trovate dell'ingegno capace di far mettere da parte il Joypad o il mouse ad un videogiocatore. Basta avere un po' di passione per la musica ed aver sempre desiderato di saper suonar la chitarra (magari su di un palco con centinaia di persone davanti) ed il gioco è fatto: diventerete presto dipendenti da questo Guitar Hero. E' bastato aggiungere uno strumento simulante una vera chitarra ad un gameplay rodato ed efficace per creare una vera Killer Application. Chi avrà la possibilità di provarla è facile che scopra un nuovo amore. Per tutti gli altri il consiglio è di provare ad imbracciare quella chitarra e tentare le prime strimpellate: solo in tal modo 80 euro vi sembreranno una bazzecola e non più una cifra ingiustificata.
voto grafica6
voto sonoro9,5
voto gameplay9
voto durata8,5
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