Tiscali

Recensione Ground Control

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (14 luglio 2000)
Ok, abbiamo riempito queste navi da sbarco. E ora?
MAGGIORE, SIAMO SULLA SUPERFICIE
Si entra nel vivo! In ogni mappa avremo a disposizione uno o più punti di sbarco dove potremo far atterrare le nostre navette. Non è detto che questi punti siano vicini, non è detto che siano disponibili fin da subito, non è detto che tutte le navette possano atterrare subito. Dopo aver scelto quale modulo di sbarco far atterrare per primo, questo entrerà nell'atmosfera e scaraventerà le unità che trasportava più l'APC di comando sulla superficie di Krig-7b. L'APC di comando è un unità particolare: è presente in ogni missione, è l'unica che può trasportare al suo interno la fanteria, velocizzandone i movimenti, può riparare le altre unità danneggiate, ma ne avrete uno solo e se viene distrutto riceverete un bell'avviso di "Missione Fallita". Perchè? Perchè Sarah è al suo interno!
Ok, lo sbarco è avvenuto regolarmente, iniziamo a muovere le nostre truppe e iniziano a sbucare le prime unità dell'Ordine. Per ogni unità (composta da un minimo di uno a un massimo di otto elementi) assegnargli una delle tre formazioni disponibili: in riga, in colonna e compatta. Ognuna delle tre ha uno scopo che ne giustifica l'esistenza: quella in riga è ottima se volete massimizzare il volume di fuoco, quella in colonna risulta utile se volete muovervi velocemente all'interno del campo di battaglia, mentre quella compatta è una via di mezzo tra le due. Durante gli attacchi dovremo imparare a sfruttare le debolezze delle unità nemiche oltre che le loro potenzialità: la quasi totalità dei mezzi corazzati è più vulnerabile se colpita da dietro, i razzi guidati non possono essere sparati sulla fanteria che però può essere tritata facilmente da delle raffiche di mitragliatrice
Ground Control - Immagine 3
Cadeee!
Ovviamente anche il terreno ha la sua importanza, prima di tutto perchè può fornire ottimi ripari dal fuoco avversario, oltre che ottimi nascondigli per la propria fanteria, e inoltre se un'unità spara a un obiettivo che è situato più in basso, i suoi colpi sono più precisi e quindi più efficaci. Capito perchè non è da sottovalutare la fanteria che si arrampica su per le colline?
I paesaggi in cui ci muoveremo saranno molti e vari: ci troveremo nel deserto, ove la desolazione regna sovrana e i rilievi sono scarsi, potremmo combattere nella giungla, ove la fitta vegetazione fornisce ottimi ripari per la fanteria oltre che intralciare i movimenti dei carri, ci muoveremo tra strette gole, esponendoci quindi agli attacchi di torrette piazzate sulle pendici di quest'ultime, oppure atterreremo tra i ghiacci, ove la temperatura polare e la neve diminuiranno la visibilità
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