Il concept alla base del titolo non è cambiato, è stato ampliato, ingigantito ed elevato a potenza. Ancora una volta, malgrado i più e più personaggi da cui recarsi per svolgere nuove missioni e nonostante la libertà concessa che sfocia presto e volentieri in divagazione non strettamente necessaria ai fini dell'avventura (ma indispensabile ai fini di una maggiore fruizione del prodotto), la trama e i suoi intrecci risultano plausibili e concatenati saldamente al proemio dell'avventura. CJ, il protagonista, ha una maggiore dose di personalità rispetto ai personaggi finora proposti nella serie, e anch'esso segue le linee guida che finora hanno decretato buona parte del successo del prodotto: la Rockstar non si fa scrupolo di abolire scene dalle tinte forti, o di tagliare dialoghi dal linguaggio colorito e volgare o immagini scurrili. Anzi, il bollino che troneggia in copertina e vieta l'uso del titolo ai minori di diciotto anni è un attestato di come dal punto di vista pedagogico San Andreas sia peggio di una settimana nel carcere di San Vittore. I dialoghi sono improntati su un'esauribile vivacità e volgarità che ben traduce la situazione dei bassifondi dove le varie gang dominano il territorio: tutto convince, dal plot narrativo fino alla caratterizzazione dei personaggi, fattori non di poco conto ma tasselli fondamentali del mosaico che ora andremo sommariamente a valutare, con la consapevolezza dell'impossibilità di sviscerarne ogni sua parte.
Ecco le statistiche del nostro CJ, da tenere sempre d'occhio per sapere il suo stato di salute e le sue abilità.
Il cibo ricopre una parte importante nel gioco Rockstar, ma occhio a quello che mangiate, potreste ritrovarvi grassi e lenti.
Il gameplay brilla per ingegno, vivacità, varietà, senza abusare degli stereotipi ludici facilmente identificabili nei prodotti di ultima generazione ma implementandoli attivamente. Trovate sfavillanti e svariati generi affollano l'ultima creatura di casa Rockstar, ma mentre alcuni nei passati capitoli erano estremamente fragili (componenti sparatutto o beat'em up), qua vengono ampliati e rinvigoriti grazie alla straordinaria maestria dei programmatori. E' indubbio che in San Andreas spesso e volentieri si senta l'eco di altri titoli blasonati, ma udirli in questo contesto non può far altro che piacere: la possibilità di modificare le auto è più che una flebile citazione da Need for Speed Underground, o ancora l'evoluzione fisica del personaggio riporta alla mente un titolo che i più non faticheranno ad indovinare. Il pregio di GTA: San Andreas non consiste nella scoperta di forme e generi nuovi, ma nella visione di insieme che offre, senza per questo scendere a compromessi sul livello qualitativo delle parti che lo compongono e anzi, imprimendo in queste uno spirito tutto nuovo.
Basterà portare la macchina dal meccanico giusto, ed ecco le modifiche che potremo apportare al nostro mezzo.
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Di Giuseppe Schirru (2 novembre 2004)















