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Recensione Gradius V

Francesco Romagnoli Di Francesco Romagnoli(15 ottobre 2004)
Le abitudini dei videogiocatori sono cambiate. A partire dall'avvento della prima playstation le console casalinghe hanno spostato sempre più il baricentro del luogo abitudinario di gioco, dalle fumose e caotiche sale giochi ai caldi ed accoglienti salotti di casa. Persino le sale giochi si sono evolute, accogliendo al loro interno cabinati pluri-accessoriati e opulenti e liberandosi dei classici e vecchi monitor con joystick e qualche bottone. Ecco perché un gioco come Gradius V può riportare alla mente vecchi ricordi e sopite nostalgie.

Spara Spara Spara e...
Il genere degli sparatutto, con la classica navicella spaziale che avanzava attraverso i livelli sparando in continuazione e distruggendo tutto il possibile, non è oggigiorno molto diffuso. Vuoi perché non c'è più l'abitudine di una partitella o due e via, inserendo le monetine che rimangono in tasca, vuoi perché la struttura grafica bidimensionale tipica di questo genere è passata di moda col tempo, per lasciar spazio a mondi tridimensionali da esplorare in lungo e in largo. Quindi, ogni volta che esce un gioco di questo tipo, viene sempre da chiedersi che cosa ancora abbia da offrire questo genere allo smaliziato ed esigente videogiocatore d'oggi. La risposta è semplice ed essenziale, come la natura di questo titolo: divertimento. Gradius V vuole essere un videogioco semplice, immediato e divertente, senza per questo risultare piatto o monotono. Il fatto che riesca più che discretamente nei suoi intenti è dovuto a vari fattori.
Gradius V - Immagine 1
Gradius V - Immagine 2
Gradius V - Immagine 3
Primo fra tutti la giocabilità. E' vero, in fondo si tratta solo di sparare in continuazione, spostandosi sullo schermo per evitare i colpi dei nemici o i nemici stessi e tentando di farli fuori il prima possibile...(e detto così in effetti può sembrare banale), ma ciò che al contrario fa si che non risulti tale è il suo approccio. Bisogna sparare, sparare e ancora sparare, ma utilizzando diversificate strategie. Cosa si intende per strategie? Innanzitutto si tratta di scegliere tra quattro differenti configurazioni della vostra astronave. Per ognuna di queste cambieranno le modalità con cui ogni arma a vostra disposizione si comporterà. Dal cannone normale, che potrà sdoppiarsi o sparare all'indietro così come i missili, alla disposizione dei cosiddetti “Multiple”, che non sono altro che ulteriori fonti di fuoco (piccole sfere che stazioneranno intorno alla navicella). Queste ultime assumeranno un particolare rilievo a seconda della configurazione scelta: potranno mettersi a roteare attorno alla navicella o distanziarsi e ravvicinarsi tramite la pressione dell'unico tasto che dovrete utilizzare oltre a quello del fuoco e alla levetta direzionale.

In una delle quattro configurazioni, premendo l'apposito pulsante, la levetta comanderà non più il movimento della navicella ma la direzione del vostro “fuoco aggiuntivo”. Tutto questo viene gestito, oltre che dalla scelta iniziale della configurazione, da un particolare sistema di power-up, caratteristico della serie. Una barra fissa a fondo schermo segnalerà quanti potenziamenti avete collezionato. Starà a voi scegliere se spenderli subito per avere potenziamenti nella velocità, oppure per aggiungere i missili al fuoco ordinario, o se aspettare ad esempio per i preziosi “Multiple” aggiuntivi o il vitale scudo energetico, che vi ripara da 1-2 colpi nemici ma che appunto costa il numero massimo di potenziamenti.
Gradius V - Immagine 5
Gradius V - Immagine 6
Gradius V - Immagine 7
Fortuna che i gettoni me li da la Playstation
Insomma, scegliere la configurazione ideale della vostra astronave, a seconda dei livelli o dei boss che si vanno ad affrontare, diventa molto importante in quanto la difficoltà di questo nuovo Gradius V è davvero notevole. A meno di non essere appassionati cultori del genere, nelle prime partite si farà poca strada. Ma questo è spesso un aspetto comune di questa categoria di videogames che, non essendo estremamente lunghi, utilizzano questo metodo per rendere più longeva la sfida. Certe volte però la difficoltà è tale da rasentare la frustrazione per chi non macina questi giochi tutti i giorni e, in certi livelli, non sarà difficile assistere all'esplodere quasi continuo del vostro mezzo. La pratica naturalmente è l'arma più preziosa in queste situazioni. Però c'è anche un altro aspetto che stimola a non arrendersi ed abbandonare: la concessione di crediti. Infatti, per evitare di concedere un numero di crediti che per alcuni potrebbe risultare comunque insufficiente, tanto da scoraggiare ed indurre ad abbandonare l'impresa di portare a termine il gioco, l'idea degli sviluppatori è stata quella di elargire un credito ad ogni nuova ora spesa a giocare(fino a quando alla diciassettesima viene regalato il “free-play”). Questo fa sì che anche chi soffre di frustrazione da difficoltà eccessiva sia invogliato a dedicare lo stesso qualche partita in più a questo sparatutto, in modo da sbloccare nuovi crediti e avere la possibilità di raggiungere i livelli successivi per vedere quello che viene dopo.

Un buon metodo insomma per indurvi a continuare a riprendere in mano il gioco. Ma questo può bastare? Probabilmente sì, per chi è appassionato da sempre di questo genere, ultimamente un po' trascurato, dove i titoli scarseggiano. Per questa schiera di videogamers Gradius V è un ottimo titolo perché, oltre alla non banale giocabilità, offre anche un supporto tecnico di tutto rispetto. A partire dalla grafica molto curata, dove viene fatto buon uso di poligoni per dare una certa consistenza a ciò che compare su schermo, e dove i notevoli effetti grafici creati dai laser, dalle esplosioni e quant'altro sono una gioia per gli occhi. Buona è anche la caratterizzazione dei livelli, variegata o originale, che comprende ad esempio l'intrusione in astronavi popolate da organismi dalle più disparate sembianze e l'attraversamento dei classici campi di meteoriti. Il comparto sonoro fa il suo dovere, con le classiche musichette d'accompagnamento e gli effetti sonori dai quali è lecito non aspettarsi chissà cosa. Per chi al contrario non è un cultore di sparatutto dalla natura bidimensionale, forse il gioco manca delle caratteristiche necessarie per far mantenere l'interesse sempre acceso verso questo quinto capitolo della saga Gradius. Ad esempio non avrebbe guastato una modalità 'collezionistica', come il rivale R-Type ha ottimamente implementato nella sua ultima incarnazione su Playstation2, offrendo un centinaio di modelli diversi di astronavi da poter collezionare ed utilizzare per variegare ancora di più la componente ludica e strategica del gioco. Ma già così com'è questo Gradius V ha parecchio da offrire, e questo parecchio è di notevole qualità.
Gradius V - Immagine 8
Gradius V - Immagine 9
Gradius V - Immagine 10
7,5
Questo Gradius V è ben fatto, non c'è nulla da dire. Ottima grafica, giocabilità accattivante e difficoltà elevata ma supportata da un intelligente sistema di crediti, fan si che questo titolo si contenda la palma di miglior sparatutto bidimensionale insieme ad R-Type Final. I cultori del genere possono ritenersi soddisfatti e a loro è consigliato l'acquisto di questo gioco, anche perché di titoli di questa categoria oggigiorno se ne vedono pochi e ancora meno sono quelli di buona qualità. Agli altri invece va suggerito di provarlo prima di deciderne l'acquisto, perché se si è abituati a giochi in cui si fanno un infinito numero di cose questo spara-spara continuo ed indefesso potrebbe risultare insoddisfacente, anche se interpretato in maniera intelligente come in questo titolo.
voto grafica8,5
voto sonoro7
voto gameplay8,5
voto durata7,5
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