Un vero peccato, perché la struttura tecnica di GBTG è veramente di tutto rispetto. L'aspetto grafico dato al titolo Rare è infatti di primissima qualità con un sapiente mix di strutture poligonali ottimamente realizzate e texturizzate a mò di cartone animato che riesce a regalare al titolo Rare un comparto cosmetico originale, bello da guardare e adattissimo alla tipologia di gioco a cui appartiene GBTG. Assolutamente di prim'ordine sono poi le modellazioni tridimensionali dei protagonisti, mossi da animazioni sempre fluide e ottimamente realizzate. Impressionano anche le ambientazioni di gioco, ricreate sempre con un occhio di riguardo a quel senso di humor nero che caratterizza in pratica tutto il gioco. Ottima anche l'interattività con gli elementi presenti negli ambienti, con moltissime strutture destinate ad essere fatte a pezzi e alcuni elementi utilizzabili per poter eliminare i nostri nemici (i camini, ad esempio, possono essere utilizzati per eliminare le fastidiosissime mummie). Idem dicasi per il sonoro del gioco, caratterizzato all'inverosimile e praticamente perfetto in ogni situazione.
Diciamolo subito e togliamoci il pensiero. Grabbed by the Ghoulies è, in fin della fiera, un buon gioco. Intendiamoci, i problemi ci sono e si vedono. La struttura di gioco, per quanto si cerchi di differenziarla di missione in missione risulta essere fin troppo ripetitiva e lineare e non bastano le geniali trovate dei programmatori Rare e un comparto tecnico di primissima categoria per convincerci del fatto che si poteva e si doveva fare di più per questo esordio dei fratelli Stamper sulla console di casa Microsoft. Ciononostante, seppure con tutti i “ma” e i “se” del caso, GBTG merita un'occhiata, se non altro per bearsi delle geniali trovate che impreziosiscono uno dei titoli più folli e simpatici di questo inverno. Promosso, ma non a pieni voti.
7,5
Inutile girarci troppo intorno. Il nuovo titolo Rare incarna alla perfezione il detto “O lo ami, o lo Odi”. Sicuramente da Grabbed by the Ghoulies ci si aspettava qualcosa in più. Vuoi perché dalla Rare ci si attende sempre il massimo, vuoi perché l'impatto grafico è di quelli da lasciare veramente senza fiato e capace di reggere da solo l'intero peso del gioco. Ed è qui che forse Rare ha peccato, poggiandosi troppo sul magnifico aspetto del titolo e non andando ad incidere maggiormente sulla sua effettiva giocabilità, che risente anche di un sistema di controllo si innovativo, ma con qualche problema di troppo. Promosso, ma non a pieni voti.



