È l'alba e siamo appena usciti dal villaggio; come è possibile che non riusciamo a vedere oltre quel cartello!?!
Come in ogni gioco di ruolo, anche in “Gothic” dovremo confrontarci con un complesso pannello di controllo che regola tutte le abilità che descrivono il nostro personaggio. La totale assenza di classi predefinite ci garantirà una libertà assoluta nella scelta delle skills e, quindi, un controllo totale sulle performance dell'eroe all'interno del gioco. Per incrementare il valore delle nostre abilità dovremo semplicemente ottenere un numero sufficiente di punti apprendimento e una determinata somma in denaro. Una volta raggiunto un nuovo livello di esperienza ci verranno, infatti, assegnati alcuni punti apprendimento che, integrati da qualche soldino, verranno tramutati in livelli di abilità da alcuni allenatori sparsi per il regno di Myrtana. Fare esperienza nel mondo di “Gothic” è una cosa estremamente vantaggiosa e relativamente semplice. I punti esperienza vengono, infatti, attribuiti per ogni uccisione che compiremo, ma specialmente per la risoluzione delle quest, che ci verranno assegnate da numerosi personaggi non giocanti. La varietà di questi compiti è molto buona e il portarli a termine contribuirà a riempire le nostre tasche di tesori. A questo punto dobbiamo muovere una piccola critica al gioco. Il costo delle abilità e dell'equipaggiamento ci è sembrato in diversi casi troppo elevato. Abbiamo notato che questo “squilibrio” rallenta notevolmente l'azione di gioco (specialmente ai primi livelli di esperienza) determinando delle situazioni poco piacevoli per il giocatore, difficilmente recuperabili senza un'attenta pianificazione degli investimenti. Una maggior perizia nel bilanciamento del gioco avrebbe reso “Gothic 3” molto più scorrevole e avrebbe risparmiato a noi molti minuti passati davanti alla schermata di caricamento “veloce”.
Un ottimo modo per fare soldi in fretta (oltre all'accoppare gente si intende) potrebbe fornircelo il bellissimo sistema di crafting (creazione degli oggetti) implementato dai Piranha in questo “Gothic 3”. Anche in questo caso non aspettatevi nulla di nuovo dal momento che qualcosa di molto simile si era già visto in “Arx Fatalis” degli Arkane Studios; ciò nonostante non possiamo che approvare l'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori. Scendendo nei particolari, gironzolando per il territorio potremo imbatterci in una infinità di oggetti che, se combinati tra loro seguendo degli schemi precisi, ci permetteranno di creare oggetti del tutto simili a quelli acquistabili dai maggiori mercanti. Questa capacità è regolata da un'abilità specifica (tipo l'alchimia) e da alcuni oggetti particolari e molto preziosi, delle specie di ricette collezionabili che costituiscono il nostro “bagaglio culturale” per l'intera avventura.
Concludiamo l'analisi del gameplay descrivendo il sistema che gestisce i combattimenti.
Questo tizio ci sta convincendo ad andare a caccia di cinghiali, noi siamo rapiti dal bellissimo lens flare
Da un gioco complesso come questo era il minimo aspettarsi un'interfaccia completa e ricca di opzioni. Sfortunatamente, nonostante le attenzioni degli sviluppatori, il sistema che gestisce il gioco non è non è ancora all'altezza della situazione. La cosa che ci è piaciuta meno è sicuramente l'ingiustificabile mancanza di un pannello riassuntivo che ci aiuti durante la selezione delle abilità da incrementare. Ogni volta che vorremo migliorare le caratteristiche del nostro eroe dovremo tenere a mente il valore delle stesse, i punti apprendimento che avremo accumulato e i dollari contenuti nel nostro borsello, poiché queste informazioni non saranno disponibili mentre chiacchieriamo con il nostro “coach”. Scomodo!
Dopo l'analisi di ciò che riguarda la giocabilità, passiamo ad analizzare il comparto tecnico di questo “Gothic 3”. Il motore grafico che muove il gioco è sicuramente di buona fattura e ci riserverà alcuni momenti di pura poesia visiva, ma, pur risultando meno “pulito” del Gamebryo adottato dai Bethesda per “Oblivion”, non riesce a raggiunge un grado di fluidità accettabile neanche a livello di dettaglio minimo. Proprio questa ininfluenza del dettaglio ci ha fatto pensare ad una scarsa ottimizzazione dell'engine che, provato su diversi PC (tutti al di sopra dei requisiti minimi, se non consigliati), non ha fornito prestazioni convincenti. A questo dobbiamo aggiungere l'impossibilità di impostare l'antialiasing (non funziona correttamente nemmeno se forzato dal pannello di controllo dei driver), la presenza di diversi bug grafici e alcune incoerenze piuttosto evidenti.
In particolare, il gioco soffre di vistosi problemi di clipping (se corriamo in salita affondiamo fino al ginocchio) e di una gestione grossolana di texture e fonti di luce che causa, in alcune situazioni, fastidiosi artefatti grafici. La scelta di implementare la profondità di campo per mascherare paesaggi scarsamente dettagliati e texture slavate in lontananza poteva rivelarsi corretta, peccato che l'effetto sia stato applicato talmente vicino al personaggio da farlo sembrare la più miope delle talpe, incapace com'è di vedere chiaramente oggetti posti praticamente sotto il suo naso. Sporadiche comparse di raggi di sole e pesanti nebbie nel cuore di profonde caverne, concludono la critica di uno dei settori più controversi del gioco.
Il comparto sonoro fa il suo dovere, le musiche di accompagnamento sono davvero belle ed evocative ed il doppiaggio (solo inglese) è ottimo, talmente accurato che ogni personaggio sarà facilmente identificabile dal suo accento. Dobbiamo però segnalare alcuni piccoli bachi riscontrati nella gestione del sonoro; ci è, infatti, capitato più volte di ascoltare brani mozzati a metà senza apparente motivo e di sentire frasi minacciose anche in zone completamente deserte.
Nonostante il gioco supporti nativamente le schede per l'accelerazione fisica di Ageia (le PhysX), il motore fisico implementato non ci sembra particolarmente rifinito. Tutto ciò che esiste in “Gothic” ha un suo peso ed un comportamento, che dipende dalle variabili fisiche che regolamentano l'universo, ma tutte queste informazioni non sono state per nulla utilizzate dagli sviluppatori ai fini della giocabilità. Certo cadendo da un burrone saremo spacciati, ma nessuna trappola o situazione è stata pensata espressamente per sfruttare a nostro vantaggio le reazioni fisiche degli oggetti; non che la fisica sia indispensabile in un gioco di ruolo, certo che questa poteva essere un prestigioso valore aggiunto. Occasione sprecata! Giunti alla fine della nostra analisi non possiamo risparmiarci dallo spendere due parole sul supporto che i Piranha Bytes stanno fornendo al gioco dall momento della sua uscita. Ad oggi “Gothic 3” vanta la bellezza di due patch ufficiali che, nonostante non correggano tutte le magagne riportate in questa recensione, hanno apportato sensibili miglioramenti. La loro installazione non è semplice (non siamo riusciti a capire l'esatto ordine di installazione perchè tutto funzionasse liscio), ma sono aggiornamenti caldamente consigliati a tutti.
8
È giunto il momento di rispondere a quella domanda che vi ha spinto a leggere fino in fondo questa review. “Gothic 3” i vostri soldini? La risposta è sì; nonostante alcune magagne sparse qua e la, non possiamo bocciare un titolo interessante per trama e meccaniche di gioco. Certo, con qualche imprecisione in meno sarebbe stato un capolavoro, ma al mondo nulla è perfetto, nemmeno se patchato!



