Tiscali

Recensione Gladiators

Tommaso AlisonnoDi Tommaso Alisonno (28 gennaio 2003)
Gladiators - Immagine 1
Menù principale: il volto a sinistra si alterna tra i tre gladiatori
L'ODISSEA DI CALLAHAN
Il maggiore Callahan avrebbe forse preferito rimanere in prigione piuttosto che trovarsi dove si trovava ora: era stato scarcerato perché allo Stato Maggiore non avevano trovato nessuno pazzo come lui da lanciarsi con una navetta spaziale attraverso un Buco Nero, in quel del 1979. Nessuno avrebbe potuto immaginare (e lui meno degli altri) che la navetta sarebbe finita tra le grinfie della Nave Imperiale del generale robot Maximix. Passò poco tempo prima che Callahan finisse nuovamente in prigione, solo... sul pianeta Myridion.
Ma anche questa prigionia durò poco: la principessa Lydia, legittima erede al trono, dopo la morte del Padre teme che il Reggente ed il Ciambellano possano prendere il potere, e l'unico modo per impedire ciò è che un suo campione trionfi nell'Arena Imperiale contro Maximix e il demoniaco Fargass. Inutile dire che solo Callahan, se vuole ritornare al suo pianeta, sarà così pazzo da accettare...

GLI ANTICHI ROMANI NON CENTRANO NIENTE
Quando mi è stato proposto di recensire “The Gladiators” la prima cosa che mi è venuta in mente è stata un'arena Romana coi Gladiatori armati di rete e tridente che si accoppavano davanti al pollice verso dell'imperatore di turno: grande fu la mia sorpresa quando in copertina vidi il dettagliatissimo modello di Callahan che stringeva la sua fedele “Big Gun” e sullo sfondo demoni alati che soffiavano fiamme contro truppe cibernetiche e carri armati Abrams dotati di cannone 120/75.
Gladiators - Immagine 2
Selezione della campagna, ciascuna di 7 missioni
Gladiators - Immagine 3
Filmato introduttivo, realizzato come un cartone animato americano degli anni '70
Gladiators - Immagine 4
“Decolliamo verso la Gloria!” (e verso un buco nero...)
“Che razza di roba è questa?” mi son chiesto: la risposta, oltre che nella trama che vi ho riportato, era un gioco a metà strada tra uno strategico in tempo reale e un gioco di azione rapida e adrenalinica in un'ambientazione fantascientifica tipica dei primi anni '80.
Le razze in gioco, come già detto, sono tre: Marines degli Stati Uniti, alieni demoniaci, cyborg e robot vari; inutile dire che la prima associazione che è possibile fare è con i Terran, gli Zerg ed i Protoss, ovvero le tre razze di Starcraft, ma per fortuna l'ispirazione che The Gladiators trae dal capolavoro Blizzard si ferma qui, ed il gioco si evolve in maniera completamente diversa.

CALCANDO LA SABBIA DELL'ARENA
In SinglePlayer, il gioco propone tre campagne, ciascuna di 6-7 missioni chiamate “Anelli”: la campagna di Callahan è la più semplice, nonché l'unica disponibile all'inizio; per giocare con Maximix sarà necessario completare almeno il terzo Anello dei Marines, mentre per avvalersi delle truppe di Fargass bisognerà terminare la prima campagna oppure completare il terzo Anello dei Cyborg (ossia almeno 6 Anelli in tutto).
Gladiators - Immagine 5
Maximix intercetta la navetta di Callahan
Gladiators - Immagine 6
La bella principessa che giunge in nostro aiuto
Gladiators - Immagine 7
Finalmente sul campo: il pubblico è in delirio!
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