L'effetto delle esplosioni è stato ulteriormente migliorato grazie all'utilizzo di particolari effetti volumetrici
Adesso i traccianti dei proiettili avversari ci aiuteranno a capire meglio la direzione di tiro nemica
Ecco, i medikit. Una delle aggiunte (non sprechiamo la cartuccia dell'innovazione per queste cose), consiste nella figura del medico che gioca un ruolo discretamente importante nell'economia del team. Così come da tradizione, infatti, prima di ogni missione potremo scegliere i nostri compagni di viaggio, contraddistinti da differenti caratteristiche e ruoli. Inserire la figura del medico tra le nostre file, raddoppierà le possibilità di essere curati, o curare i compagni di team ma diminuirà drasticamente la potenzialità di fuoco della nostra squadra. E sempre a proposito di potenza di fuoco, è da rimarcare ancora una volta l'ottimo armamentario messo a disposizione da Ubisoft che, upgradato di missione in missione, porrà accanto alle armi di stampo classico, altre tecnologicamente avanzate che renderanno più semplice e piacevole il nostro compito. La tecnologia accompagna per tutto il corso del gioco l'operato di Mitchell anche grazie al rinnovato Cross-Com, con cui il nostro comandante potrà non solo impartire ordini al team, ma anche disporre di particolari visuali in prima persona di mezzi di supporto come il MULE (di cui abbiamo già parlato) e del UAV, già incontrato anche nel primo GRAW. Questi ultimi, in particolare, saranno di particolare utilità in tutti quei casi in cui un'accurata esplorazione del territorio circostante sarà necessaria per non trasformarsi in carne da macello. Ovviamente non saranno solo questi due droni a fornirci supporto, perché troveremo anche elicotteri, caccia e mezzi corazzati di varia natura a risolvere a nostro comando situazioni di altrimenti impossibili.
L'azione di gioco di GRAW 2 sarà incentrata sul dualismo “comanda e attacca”. Da una parte dovremo quindi disporre il nostro team nella maniera più consona alla situazione o comunque sfruttare i mezzi a nostra disposizione. Dall'altra, invece, dovremo eliminare in prima persona i nemici mossa da un'intelligenza artificiale che ha mosso qualche timido passo in avanti rispetto al passato, ma che ancora non fa gridare al miracolo. Anzi. Basterà infatti studiare le mosse dei nostri avversari per capirne il comportamento sul campo e agire di conseguenza. A complicare le cose, sembra però che i nostri nemici siano diventati ancora più aggressivi e intraprendenti, aggredendoci in massa e senza dispendio di munizioni e granate.
E se si tiene conto del fatto che essere centrati da un solo colpo può portare alla nostra immediata dipartita, è comprensibile come il migliore approccio al gioco sia quello del basso profilo piuttosto che l'azione a mitra spianato. A coadiuvare tanto le scelte più tattiche quanto quelle d'azione vera e propria, arriva un sistema di controllo capace di assecondare ogni nostra scelta e che presenta qualche piccola novità. La prima è l'inserimento della “scivolata”, che il personaggio effettuerà ogni qualvolta gli chiederete di inginocchiarsi per prendere la mira mentre state correndo.
Oltre al bell'effetto scenico, si è rivela particolarmente utile per la rapidità con cui passeremo dallo stato di corsa a quello di “offesa”. Altra ottima possibilità, ereditata da Splinter Cell, è quella di far cambiare al nostro Mitchell l'angolo di tiro, portando immediatamente l'arma dalla spalla destra alla sinistra o viceversa. Tutte piccole modifiche che vanno ad impreziosire un gameplay già ampiamente rodato. Quello che invece non trova posto in GRAW 2 è un ciclo giorno/notte realmente incisivo e le condizioni meteo variabili, promesse in sede di sviluppo ed evidentemente estromesse dalla release ufficiale per questioni di tempo. Un peccato, perché il dover necessariamente variare l'approccio tattico al gioco in funzione delle condizioni climatiche e ambientali avrebbe giovato alla profondità dell'intera produzione.
Quanto ci si para davanti agli occhi è comunque primaria grandezza. Un motore grafico rivisto e corretto, con un aumento significativo dal punto di visto poligonale, un motore fisico legato a doppia mandata agli scenari di gioco e una maggiore interattività con l'ambiente circostante, permette al giocatore di immedesimarsi ancora più a fondo con una simulazione che sebbene non raggiunga i livelli del recente Armed Assault, riesce comunque ad essere credibile e sufficientemente immersiva. Tecnicamente GRAW 2 rappresenta al momento l'apice di un processo evolutivo partito proprio dal primo GRAW e portato avanti con titoli come Splinter Cell e Rainbow Six Vegas. Il risultato, visivamente parlando, è impressionante tanto per la pulizia grafica, quanto per la costituzione poligonale dei singoli elementi. Sugli scudi anche il motore delle luci, con una resa dell'illuminazione in tempo reale capace di donare un realismo pressoché assoluto.
Ottima anche l'implementazione di effetti particellari e volumetrici che contribuiscono a ricreare un quadro grafico di assoluta credibilità. Anche la superficie delle mappe sembra essere stata ritoccata verso l'alto, andando ad incidere anche sul gameplay, dal momento che potremo disporre di svariati bivi e possibilità alternative per aggirare i nostri nemici o comunque piazzarci su posizioni maggiormente strategiche. Peccato solo per la breve durata dell'avventura principale che rispetto al primo episodio perde quasi un'ora di gioco, ampiamente però recuperata nelle 18 mappe messe a disposizione nella modalità multiplayer e peccato ancora per il mancato arrivo (ma si può sempre sperare in una patch a posteriori) per il cooperative mode. Gears of War in questo senso è stato portavoce di una modalità che ha sortito uno straordinario effetto sui giocatori, se è vero come è vero che GOW ha prolungato e non poco il proprio ciclo vitale grazie alla possibilità di rigiocare l'avventura in compagnia (anche su Xbox Live) di un secondo giocatore umano. Un titolo come GRAW, con il suo spessore tattico, sarebbe stato probabilmente ancora più bello e divertente. Ma non disperiamo.
8,5
Non fatevi trarre in inganno dal “2” posto sul titolo. Quello che ci troviamo davanti è un ottimo pacchetto d'espansione per il su celebre predecessore. Non solo per le tematiche trattate e per il tipo di approccio al gioco, ma anche per un gameplay impreziosito da qualche piccola aggiunta ma praticamente immutato. Preso in questo senso il secondo esperimento Ubisoft sulla guerra del futuro è un ottimo titolo che non mancherà di attirare tanto le nuove leve, quanto i tantissimi affezionati alle opere di Clancy. Per l'innovazione, quella vera, dovremo aspettare forse il terzo capitolo.



