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Recensione Galline in Fuga - Chicken Run

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (16 febbraio 2001)
Galline in Fuga - Chicken Run è estremamente cinematografico, per le inquadrature, la ricchezza di situazioni, la bellezza dei filmati d'intermezzo: assisteremo a sequenze poetiche, sognando la libertà delle galline, di thrilling, tremando per i rischi cui s'espongono, umoristiche, per tutti i loro tentativi falliti
SU CHI POSSIAMO CONTARE?
Gaia è la gallinella protagonista, ma non è il solo personaggio che potremo guidare; c'è anche il galletto Rocky e i due topolini Frego e Piglio, che, in cambio di un pagamento in natura (uova), aiuteranno i simpatici polli, infilandosi in stretti anfratti, altrimenti irraggiungibili. Altri personaggi animeranno l'avventura, seppur non controllati direttamente dal giocatore. La trama è intelligente e prevede che non in tutti i polli sia sorto il germe della libertà; alcuni non riescono a vincere la consuetudine della prigionia, da loro considerata ancora normale. In questi giochi psicologici è reso il valore della sceneggiatura, che favorisce l'immedesimazione in ogni istante: ci sentiremo tutti un po' "galline" nelle gabbie della vita. Appassionarsi alle loro sorti sarà comunque un obbligo, perché è il giocatore il loro reale alleato: con la tastiera ci muoveremo, useremo gli oggetti, salteremo, cammineremo di soppiatto, lanceremo i germogli e così via. La risposta ai comandi è puntuale, anche se non è stato implementato totalmente l'uso del Joypad, con cui è possibile solo compiere movimenti, ma non azioni. Per il resto, l'interfaccia è generalmente semplice e immediata
Galline in Fuga - Chicken Run - Immagine 2
Siamo Gaia, la gallina protagonista, contro il fattore cattivo
GALLINE IN 3D
Simpatiche, intelligenti e...veloci! Le animazioni di Galline in Fuga - Chicken Run rendono finalmente giustizia a quest'animale, regalandogli una discreta versatilità nei movimenti e nelle espressioni. I personaggi seguono con la testa il pericolo, i cani annusano dappertutto, in modo realistico; è commovente vederli scuotere delusi il capo, dopo avere perso le nostre tracce! Tutto è molto fluido, in un'ambientazione 3D ricca di luci, ombre e sfumature. I personaggi sono poligonali, in buon 3D solo a tratti spigoloso, dal deciso aspetto cartoon, come di cera pongo. Alcuni oggetti sullo sfondo non appaiono totalmente tridimensionali, ma è più criticabile la non omogeneità della grafica, che cambia troppo radicalmente tra i filmati, il gioco d'azione, i dialoghi e gli spostamenti nelle case: quattro diversi stili di disegno sono forse eccessivi
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