Come la maggior parte dei titoli su licenza che imperversano sul Nintendo Ds, anche in questo caso ci troviamo dinanzi ad un platform 3D seppur piuttosto atipico; sia perché “interrotto” regolarmente da sezioni puzzle bidimensionali, e sia per il sistema di controllo. La “Ball” presente nel nome del gioco è (presumibilmente) riferita alla sfera che farà bella mostra di sé sullo schermo tattile della console, e sulla quale dovremo agire con il pennino per muovere il nostro personaggio.
Un'idea sì innovativa, ma che purtroppo si rivela piuttosto deludente; in alcuni passaggi sarà divertente strofinare velocemente il pennino sulla sfera per poter attivare la funzione tornado di Taz, ma in molte altre situazioni, soprattutto in presenza di piattaforme mobili, o in generale dove viene richiesta maggiore precisione, le cadute nel vuoto e le morti accidentali si ripeteranno piuttosto di frequente. Questi errori strutturali vengono in parte compensati da un livello di difficoltà piuttosto bassa (con tanti check point nascosti) che non dovrebbe frustrare nemmeno i giocatori più giovani.
Taz Galactic Ball convince poco anche per quel che riguarda la conformazione dei livelli, dove la varietà è a tratti solo nominale (tundra, foresta, deserto ed altri ancora), e dove purtroppo ci si pareranno contro sempre le stesse (limitatissime) tipologie di nemici che potranno essere eliminati con i due soli attacchi a disposizione di Taz.
Leggermente migliore il discorso delle fasi puzzle; anche in questo caso il sistema di controllo risulta atipico ma meglio implementato rispetto alla “sfera”. In questo caso l'azione sarà visualizzata nello schermo tattile, e per far avanzare il diavolo della Tasmania dovremo interagire con tempismo attivando vari congegni; da un ventilatore che ci soffierà dall'altra parte dello schermo, passando per una molla in grado di farci balzare verso le piattaforme più elevate. Abbastanza divertenti gli scontri con i boss (quasi sempre giganteschi robot manovrati da Marvin), che perlomeno richiederanno un pizzico di strategia per essere sconfitti. Seppur sostenuto da un ritmo piuttosto elevato, ed infarcito di oggetti da recuperare, sotto il profilo ludico il gioco Warner Bros. non riesce a convincere, soprattutto per la limitatezza e scarsa varietà di situazioni offerte.
Anche tecnicamente era lecito attendersi qualcosa di più: le fasi platform sono totalmente in tre dimensioni, ma risultano povere in termini di complessità poligonale e di dettagli, mentre il sonoro a parte il frizzante brano principale, potrebbe risultare ben presto ripetitivo soprattutto per i continui “grugniti” di Taz. Galactic Taz Ball è un titolo piuttosto modesto che prova a celare dietro la simpatia del protagonista, una giocabilità, che pur mostrando alcuni spunti innovativi, risulta però limitata e priva di grandi attrattive, soprattutto per i giocatori più esigenti.
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Nella infinita lista di titoli su licenza che imperversano sul Nintendo Ds, trova ora il suo spazio anche il diavolo della Tasmania con Galactic Taz Ball. Gli spunti innovativi (riferiti principalmente al sistema di controllo) purtroppo non convincono, ed il gioco cerca di aggrapparsi all'indiscutibile simpatia del protagonista per colmare una giocabilità piuttosto limitata e priva di grandi attrative.



