Continua la tradizione che vede ad ogni film d'animazione di successo accompagnarsi con il puntuale tie-in vieoludico, pronto a cavalcare l'onda della fama conquistata ai botteghini dal lungometraggio di turno. A questa legge non sfugge G-Force, nuova proprietà intellettuale della Disney che, orma lanciatissima, ha prodotto sia il film che il videogioco, ponendosi sempre più come realtà attiva anche in campo ludico. In quella che nasce come una parodia degli spy-film in stile James Bond, troviamo a far da protagonisti quattro porcellini d'india (o cavie peruviane, che dir si voglia), strambamente reclutati dai servizi segreti per sventare una minaccia capace di mettere in ginocchio l'America e persino il mondo.
Nel videogame ci troveremo a guidare Darwin, uno dei quattro roditori, mentre gli altri personaggi si limiteranno a darci consigli via radio o fare brevi comparsate in particolari momenti della storia. Armati con un gran numero di gadget e dispositivi degni del migliore 007, avremo come unico aiuto sul campo la mosca Mooch, parte integrante del gruppo grazie alla capacità di infiltrarsi non vista in qualunque situazione.
Come anche il film originale, il gioco in esame prova a sdoganare al pubblico la traballante tecnologia 3D che, tramite l'utilizzo di immagini sdoppiate e appositi occhialini con lenti rosse e verdi, cerca di dare l'illusione ottica di stare assistendo ad uno spettacolo in tre dimensioni, con gli oggetti e i protagonisti che “escono dallo schermo”. Diciamo subito che il tentativo è ampiamente rivedibile, riuscendo più che altro a fornire qualche mal di testa al giocatore, causato dai colori innaturali e dalle figure sdoppiate spesso presenti anche indossando le apposite lenti. Leviamo quindi l'opzione “3D” e godiamoci il titolo in una modalità visiva standard ma decisamente più fruibile, dando appuntamento alla terza dimensione in un altro futuro.
Una mosca per amico
La squadra G-Force si trova ad essere chiamata in causa per sventare il diabolico piano della Saber, una multinazionale che nasconde losche intenzioni dietro a quella che potrebbe sembrare una innocua produzione di elettrodomestici. Con l'accensione di appositi satelliti, vengono infatti mandati dei segnali capaci di trasformare forni e tostapane in mortali macchine da combattimento, naturalmente agli ordini della Saber, per ribellarsi ai propri compratori e mettere in ginocchio il paese. Mente tentiamo di intrufolarci nel palazzo della ditta per riuscire ad acquisire maggiori informazioni, l'esperimento è già iniziato, dando vita a quello che si presenta come un vero e proprio esercito dove ogni elettrodomestico ha il suo ruolo ben definito. Bistecchiere dal morso letale, tritarifiuti a fare da sentinelle, autoparlanti dotati di ultrasuoni capaci di far svenire chiunque, lampade generatrici di campi magnetici e tantissimi altri marchingegni decisamente pericolosi.
Armati con un raggio laser multiuso e un jet pack, non ci resta che dedicarci alle missioni che via a via ci verranno assegnati dal quartier generale. Tutto si basa su un gameplay tipicamente figlio degli action in terza persone, dove dovremo esplorare gli edifici e abbattere i nemici meccanici che ci sbarreranno la strada di volta in volta. Situazione naturalmente già vista durante le nostre carriere di videogiocatori, ma sono da notare alcune interessanti variazioni sul tema inserite dal team di sviluppo. Il nostro equipaggiamento si evolverà in base ai dischi di dati che recupereremo, permettendoci o di migliorare le prestazioni della armi base o di acquisire nuove funzioni. Fucile, lancia razzi, frusta magnetica e raggio capace di attivare elettrodomestici spenti sono solo alcune delle cose che potremo fare, logicamente immersi in una realtà dove, oltre che a combattere, dovremo risolvere alcuni semplici enigmi per trovare i nostri obiettivi.
Molto importante sarà gestire il nostro amico Mooch, visto che in diverse occasioni saremo costretti a prendere il suo controllo e sfruttarne le piccole dimensioni per infiltrarci in zone dove normalmente non potremmo arrivare. Oltre a volare come ogni mosca, Mooch è dotato di un raggio capace di accendere o spegnere interruttori e rallentare il tempo per brevi periodi, così da passare indisturbato situazioni di pericolo come tagliole o pale di ventole. Combinando il tutto con le capacità di Darwing e il suo jet pack, potremo mettere fine al piano della Saber.
Correndo sulla solita ruota
Disney ha dunque messo sul campo un discreto numero di idee, che rendono il gameplay abbastanza vario, soprattutto ad una prima occhiata. Andando avanti nel gioco ci renderemo presto conto che tutto si riduce al dover perennemente raggiungere un punto prestabilito sulla mappa, tra l'altro sempre disponibile grazie ad un radar che potremo richiamare, rendendo davvero semplice il nostro compito che sarà più che altro basato sul mettere fuori uso ventilatori e lavatrici varie. L'ambientazione non aiuta, con una sequela di stanze sin troppo simili tra loro, dando una netta sensazione di “già visto” che ci darà tregua solo in rare occasioni. Munizioni e medi-pack sono facilmente reperibili sia distruggendo scatole e accedendo a distributori automatici a buon mercato, insomma non dovremo praticamente preoccuparci mai della nostra salute. Alzare il livello di difficoltà migliora la situazione (anche vista la presenza di un livello segreto), ma G-Force continuerà a non dare particolari problemi ai veterani del joypad.
Graficamente il titolo gode di una discreta realizzazione, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione del protagonista, curato nei particolari e ben animato, mentre il resto non colpisce particolarmente, andandosi a collocare nella media di questa generazione. Più deludente il sonoro, dove le musiche non si fanno notare quasi mai, mentre è comunque da segnalare un buon doppiaggio tutto in italiano.
Insomma, G-Force porta a casa una sufficienza abbondante, ma non riesce nell'impresa di donare spessore ad un tie-in con poche pretese, che comunque renderà felici coloro che si sono divertiti con le avventure dei quattro roditori al cinema. Si poteva fare sicuramente meglio, ma la storia dei giochi su licenza ci ha mostrato cose ben peggiori.
6,5
G-Force è il classico tie-in di bassa qualità che cerca di far leva unicamente sul nome che porta? No, ma non si eleva nemmeno ai livelli toccati da prodotti ultimamente capaci di invertire la triste linea dei giochi su licenza. Pochi picci e pochi deficit, ma nulla che riesca a far elevare dalla massa questo titolo Disney che è,dunque, a tutti gli aeffetti un prodotto consigliabile solo a chi ha amato alla follia il film animato a cui si ispira. Se amate alla follia Darwin e compagnia rosicchiante, potretta passare facilmente sopra alla monotonia che affligge il gioco, mentre tutti gli altri potranno trovare migliori action altrove. Certo, la sufficienza c'è ed è anche abbondante, ma la piazza è davvero troppo affollata per emergere. Ah, da migliorare (e tanto) l'esperimento degli occhialini 3d, ancora un mero effetto di richiamo e poco più...



