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Recensione Final Fantasy VIII

Redazione Gamesurf Di Redazione Gamesurf(7 marzo 2000)
Gli utenti di mamma Nintendo hanno da sempre avuto un felice diritto di prelazione sulle magiche ed imponenti creazioni Square, massiccia softco di alto rango, volta alla produzione di RPG epici, a cominciare dall'interminabile saga di Final Fantasy per cambiare piattaforma con il settimo capitolo ed approdare su Playstation con i recenti Saga Frontier 2 o Chrono Chross. L'impegno della suddetta softwarehouse nel campo PC annovera, ahimè, solamente conversioni dalla scatoletta Sony, rigorosamente fedeli, ma mai delineate o artefatte sulle forme dei nostri computer ricolmi di schede acceleratrici e processori dalle frequenze strepitose. Neanche questa volta gli utenti Pcisti troveranno vendetta per le loro ipertecnologiche configurazioni o particolari appagamenti cosmetici, posti dinanzi a questo ennesimo copiaeincolla da una piattaforma ad un'altra
Final Fantasy VIII - Immagine 1
La bella Rinoa, agghindata a festa.
Final Fantasy VIII - Immagine 2
Uno dei Guardian Force: Shiva, l'elementale del ghiaccio.
Final Fantasy VIII - Immagine 3
È un quadro famoso o un'evocazione?
Rimandata ogni polemica tecnico-grafica ad altra sede (vedi Box Hardware), Final Fantasy VIII è il prodotto che, stando alle intenzioni dei programmatori, avrebbe voluto e dovuto disegnare una marcata linea di confine oltre cui il fortunato passato super deformed, proprio della lunga tradizione Square, non avrebbe potuto più accedere ed avere voce in capitolo
Ciò per massificare l'esperienza di gioco al popolo videoludico occidentale ed allineare i canoni stilistici, da noi forse più adulti e seriosi. Resta tuttavia la classica impostazione di gioco a base di combattimenti a turni, "summon" da evocare (ora Guardian Force), trama lineare per i giocatori frettolosi superficiali, ma che al contempo cela sottostorie e "subgiochi" in cui perdersi, alla disperata ed assuefatta ricerca di segreti nei rigorosi e baroccheggianti mondi della saga, comunque lontani dall'impareggiabile complessità di Midgar in FF7
L'introduzione si apre con una lunga sequenza in FMV, in grado di penetrare nel subconscio del giocatore e trasportarlo direttamente nel mondo fantastico in cui si muove la narrazione. Sonorità evocative ed avvenimenti tra il mistico ed il surreale, da mascella spalancata, non riveleranno nulla di troppo sul dipanamento della storia. Solo muovendo i primi passi apprenderemo che vestiremo i panni di Squall Leonhart, valoroso e tenebroso cadetto dell'accademia militare dei SeeD, un gruppo di abili mercenari assoldati alla sorte

L'esame di ammissione ufficiale nel corpo dei SeeD è ormai prossimo, gli allenamenti tra cadetti riempiono le ore precedenti alla prova e Squall, nel corso di un combattimento con il compagno/nemico Seifer, viene ferito dolorosamente e dolosamente in volto. L'azione prende inizialmente luogo nell'infermeria dell'accademia, dove il protagonista è stato ricoverato in seguito allo scontro con Seifer. Dal Garden di Balamb l'azione si sposterà verso Dollet, locazione invasa da forze nemiche, in cui sarà valutata il nostro agire e il nostro coraggio
Final Fantasy VIII - Immagine 4
Gli artwork realizzati dai designer sono di eccelsa qualità.
Final Fantasy VIII - Immagine 5
La potenza di fuoco di particolari GF è devastante.
Final Fantasy VIII - Immagine 6
Cerberus... donerà al party triplici attacchi.
La trama inforcherà disparati bivi direzionali e darà spazio al malvagio agire della strega Edea, boss supremo di Final Fantasy VIII, tra mille colpi di scena e rivelazioni più o meno nefaste. La narrazione, come un buon film (interattivo) che si rispetti, ha qui il ruolo di protagonista e combattimenti ed enigmi non impegneranno mai il giocatore, costantemente guidato a braccetto nei mondi prerenderizzati
Come precisato in precedenza tutto può essere visto su più livelli di gioco, senza comunque avere mai sensazioni di smarrimento o dubbi ancestrali sul da farsi: è sufficiente seguire la narrazione che ci guiderà da un evento all'altro attraverso il lungo filone principale di gioco. Elemento palesemente rinfrescato e dotato di nuova vita è il sistema di combattimento a turni. Gli scontri tra personaggi e presenze malefiche sono ancora una volta casuali, ma, se nel prequel eravamo chiamati a gestire le Materia distribuendole saggiamente tra i diversi personaggi del party, in Final Fantasy VIII la customizzazione delle varie skill sarà gestita tramite un meccanismo denominato Junction, una sorta di simbiosi tra i personaggi e i Guardian Force
Entità sovrannaturali comunemente legate agli elementi naturali, acqua, fuoco, aria e terra, i Guardian Force (Shiva, Ifrit, Cerberus, Quetzal e Diablos rappresentano una minima parte delle innumerevoli evocazioni) sono la risposta ai summon che incontravamo in FF7. Ciascun personaggio sarà dotato di un attacco fisico di default, ma potrà ben presto, tramite Guardian Force, aumentare la potenza dei propri attacchi, sfruttando le devastanti magie (accompagnate da splendide e lunghe sequenze animate, dense di effetti luce di prim'ordine)

Utilizzando le GF i personaggi otterranno punti abilità (AP) con cui upgradare le diverse combinazioni di magie realizzabili e le stesse Guardian Forces guadagneranno punti esperienza (EXP), consentendo loro di evolversi. Evocata una GF, la barra energetica del personaggio scomparirà, lasciando spazio a quella del summon creato. Ciascun danno subito si ripercuoterà quindi su di loro e sarà necessario curarle con oggetti reperibili nei Pet Shop dislocati tra i villaggi che visiteremo
Final Fantasy VIII - Immagine 7
Il dragone infernale e lo stuolo di uccelli malefici al suo seguito.
Final Fantasy VIII - Immagine 8
Quell'imbruttito di Squall che "carica" un attacco magico.
Final Fantasy VIII - Immagine 9
I giochi di luce sono splendidi e di indubbia qualità.
Con il meccanismo Junction è quindi possibile configurare nei dettagli le magie a disposizione e creare alchimie di evocazioni e abilità di base, magari associando una determinata magia alle difese elementali o far si che un attacco fisico provochi cecità, avvelenamento e ogni altra alterazione di status ottenibile con una Junction. A conti fatti ciascun personaggio può immagazzinare 100 unità di magia, 50 diverse magie e oltre 100 abilità delle GF: è quindi possibile immaginare la vastità di commistioni ed innesti magici sperimentabili
La complessità del meccanismo trova comunque ausilio nel tutorial presente nel gioco e nelle prime sessioni di gioco. E' possibile automatizzare le Junction grazie all'intervento della cpu che valuterà autonomamente parametri quali forza, resistenza e poteri magici, in modo da decongestionare la configurazione manuale, decisamente frustrante per i novizi del genere
Espediente dalla duplice finalità è l'introduzione di un card game denominato Triple Triad, la cui funzione può essere suddivisa tra collezione e produzione di bonus vari. Lo schema di gioco è semplice ed intuitivo: due scacchiere di 9 carte ognuna (ulteriormente distinte tra 10 classi) e 4 valori numerici; scopo del gioco è guadagnare, in una sorta di "Magic the Gathering" le carte avversarie mutando il loro colore in relazione ai valori numerici. L'elemento collezionistico è avvalorato dalla possibilità di trasformare carte rare o particolari in oggetti, utili per il proseguio della storia (capiterà spesso di ricorrere al gioco del Triple Triad con personaggi dislocati per i mondi). Indistinguibile mezzo di locomozione di ogni Final Fantasy che si rispetti è il Chocobo: anche in FFVIII troviamo i simpatici volatili giganti

Tramite un'applicazione esterna che riproduce su PC lo schermo della PocketStation (visual memory card per Playstation, mai importata ufficialmente in occidente) accudiremo ed alleveremo i nostri animali facendoli razzolare in giro per Chocobo World
Accantonate le polemiche che accusavano l'eccessiva lunghezza (dai trenta ai quaranta secondi) delle sequenze animate che accompagnano l'attività delle Guradian Forces e la loro sbilanciata potenza di fuoco a rendere l'esperienza di gioco decisamente semplice, non si può che rimanere basiti dinanzi alla magnificenza grafica implementata dagli sviluppatori, con giochi di luce ed esplosioni tra il fantastico e il fotorealistico
Final Fantasy VIII - Immagine 10
Occorre conoscere bene le caratteristiche dei membri del nostro party.
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L'interazione con gli altri personaggi è basilare ai fini della trama.
Final Fantasy VIII - Immagine 12
I fondali prerendereizzati toccano vette d'eccellenza, ma in alcune locazioni sono scarni e mal definiti.
Ulteriore gingillo tecnico risiede nella sapiente unione tra FMV e poligoni: ora i personaggi poligonali sono controllati dall'utente in sequenze animate (sensazionale è la scena del treno in movimento con Squall e compagni sul tetto, rigorosamente poligonali). Resta altalenante la qualità dei fondali, a volte pixellosi e squadrati, con deja-vù di Playstation, a volte ben realizzati e definiti, ma lasciati a decadenza in locazioni di solo passaggio, che non vedranno mai scene cruciali o significative. La realizzazione dei personaggi rispecchia tristemente la cosmetica vista su console, con linee decisamente dure, squadrate e movimenti legnosi, in netta antitesi con l'eccelsa qualità delle scene in FMV. La risoluzione massima consentita è 640*480, a finestra o a schermo intero, ben lontana dalle gioie visive ottenibili con risoluzioni discrete (800*600) o elevate (1024*768)
Final Fantasy VIII non spremerà a fondo le vostre risorse hardware e la cosa farà storcere di sicuro il naso ai possessori di computer-ninja dell'ultima generazione. Il comparto audio vanta sonorità eccellenti quanto evocative, il tutto con file MIDI da schede semplici e basilari, probabilmente già disponibili in una raccolta CD, mentre la localizzazione, non ancora disponibile, lascia spazio alla lingua inglese e alle scritte (da selezionare caldamente in alta risoluzione) prive di parlato. A conti fatti Final Fantasy 8, pur nel marasma di contraddizioni e difetti in cui naviga, costituisce un'esperienza di gioco unica, imponente ed irrinunciabile per i decani del genere, con la sua trama che non ha nulla da invidiare ad un film, con le splendide scene in CG e gli innumerevoli giochi di illuminazione grafica da lasciar basiti. Tutto sta nel saper strizzare, a malincuore, l'occhio alla massificazione del prodotto in questione e sorridere bonariamente al netto cambio di stile in casa Square. E questa è la fine della polemica velata.
7,5
Il netto cambio di registro in casa Squaresoft non ha di certo pregiudicato l'immancabile finezza tecnica ed estetica associata ormai comunemente al brand Final Fantasy. Ciò che ne è venuto fuori è, ahimè, solamente un port fedele e sensibilmente migliorato dalla piattaforma Sony al PC. La gioia e l'ebbrezza di poter giocare un titolo tanto atteso quanto discusso sui nostri PC potrebbe essere presto soffocata dall'infelice risoluzione video, impostabile unicamente su uno scarno 640*480. Atmosfera apocalittica, trama cinematografica, magnificenza cosmetica nelle scene in CG e nei fantastici mondi creati, oltre ad una narrazione dislocata in ben 5 CD e circa 100 ore di gioco trovano limitazioni nella trama predestinata con bivi obbligati quanto scontati e nei combattimenti resi mero accessorio della narrazione, ad accompagnare il giocatore inesperto ed introdurlo alla saga senza fine di Final Fantasy. Vien da pensare che il titolo sia stato standardizzato ai canoni mentali e stilistici occidentali, sottraendogli in parte quell'appeal che solo la Square è in grado di ricreare e trasporre su un videogioco. Questo è purtroppo il prezzo, seppur minimo, da pagare per massificare un prodotto e farne beneficenza ad una nuova e poco avvezza utenza di gioco. Resta il fatto che Final Fantasy VIII, nel bene e nel male, è un gran gioco che vale senza dubbio la candela.