Tecniche pugilistiche
Quella che però non stentiamo a considerare come la novità più grande dell'episodio, riguarda il gameplay e, più precisamente, la modalità scelta per gestire il controllo dei colpi. Come in passato molto si basa sulla leva analogica sinistra, ma questa volta non ci saranno movimenti a “simulare” le controparti reali, bensì una mappatura tramite cui, in base alla angolazione che daremo al nostro input, avremo un particolare pugno. In parole povere, se prima un movimento in avanti dava un diretto e una “mezzaluna” faceva scaturire un gancio, adesso le azioni saranno sempre le stesse, cioè lineari: se saranno fatte in avanti avremo il diretto di cui prima, mentre se saranno fatte verso i lati avremo dei ganci e via dicendo. Il tutto porta ad una sostanziale semplificazione, forse più gradita a chi non voleva impiegare troppo tempo per imparare a giocare, ma ci dona una minore immedesimazione, oltre ad una certa difficoltà nel ricreare con precisione il tipo di pugno realmente voluto.
Criticabile anche la scelta di dare la possibilità di utilizzare i pulsanti per sferrare colpi. Non che la cosa debba essere per forza un errore, ma il problema si pone sopratutto online, quando chi vuole giocare con gli analogici si trova giocoforza svantaggiato rispetto ad un avversario dedito al “button smashing”, metodo sin troppo rapido per colpire il malcapitato antagonista. Meglio bilanciata invece la resistenza degli atleti che ora tendono maggiormente a stancarsi, motivo per cui si dovrà imparare ad utilizzare al meglio le varie combinazioni per schivare, parare e aumentare la forza nel pugno, il tutto raggiungibile tramite i tasti dorsali. In nome dello spettacolo i nostri eroi sembrano comunque molto più resistenti delle loro controparti reali, riuscendo ad incassare un numero impressionante di colpi che, sul vero ring, li manderebbero molto probabilmente a miglior vita. Limitata anche la presenza di colpi in grado di atterrare l'avversario al primo tocco, ma è sempre bene imparare a sfruttare i contrattacchi e, possibilmente, a evitare di ricevere uppercut nel grugno in un momento di sbilanciamento. Insomma, il divertimento è assicurato, ma forse con qualche compromesso di troppo.
Tecnicamente ci si deve levare il cappello davanti al lavoro degli studi di Vancouver, capaci di mettere sul campo un impatto visivo al top di questa generazione, con modelli poligonali spaccamascella (senza nemmeno colpirvi) dotati di un dettaglio quasi “miracoloso”. Di contro, il motore grafico richiede diversi caricamenti, per fortuna leniti dall'installazione del gioco sull'hard drive della console. Da rivedere le collisioni, sebbene i difetti a riguardo siano rilevabili quasi esclusivamente in fase di replay: pugni che in diretta parevano perfetti potrebbero rivelarsi semplici carezze o, persino, andati a vuoto. Ottima anche la colonna sonora, davvero adatta ad un film ad altissimo budget, con anche il doppiaggio a dare tocchi di classe qua e la. Mi raccomando però: ricordate che il gioco è totalmente in inglese e le fasi di parlato non sono dotate di alcun sottotitolo, nemmeno in lingua madre!
Fight Night Champion è dunque un gioco ottimo, ma paga in minima parte l'aver intrapreso un percorso volto alla spettacolarizzazione, non solo dal punto di vista narrativo (cosa che abbiamo gradito), ma anche da quello del gameplay, lasciando indietro diversi punti che in passato si erano invece rivelati estremamente soddisfacenti. Il pugilato su console rimane quello targato Electronic Arts, non solo per l'assenza di concorrenti, ma per una serie di qualità intrinseche, peccato però che sia mancata la volontà di osare qualche cosa in più che, all'esame dei fatti, sarebbe significato semplicemente mantenere il percorso già intrapreso. Ad ogni modo un prodotto immancabile nella collezione di un amante della boxe e dello sport in generale.
12
8,5
Il nuovo ciclo della saga pugilistica di Electronic Arts punta decisamente alla spettacolarizzazione del brand, sfruttanto alcune scelte vincenti come il nuovo Champion Mode, capace di tenere il giocatore letteralmente incollato alla televisione. Il divertimento è ancora una volta assicurato, grazie anche ad un comparto tecnico davvero di primissimo ordine, sebbene non manchino alcune sbavature. Peccato per il gameplay che, volendo diventare più immediato, finisce per togliere qualche punto al lato simulativo, lasciando comunque intatto il piacere di infilare questi guantoni virtuali e salire sul ring di Fight Night Champion.



