Recensione FIFA Football 2002

Sono passati quattro anni. Correzione: sono già passati quattro anni... Come s'invecchia, mumble mumble. Nel 1998 (più precisamente nel novembre 1997) Electronic Arts distribuisce nei negozi dei cinque continenti FIFA '98: Road to World Cup e il mondo s'innamora della serie di EA in una misura e in termini mai conosciuti prima. Dopo le prime due leggendarie e riuscite edizioni a 16 bit (FIFA International Soccer e FIFA '95), la serie aveva conosciuto la commistione tra bidimensionale e 3D nell'eccellente FIFA '96, che allora avrebbe dovuto incarnare un simbolo di ciò che avrebbe invaso il mondo dei videogiochi e del calcio elettronico: le tre dimensioni. FIFA '97 è la cocente e sorprendente delusione, soprattutto nelle sue versioni per console, con l'insostenibile conversione per Saturn a fungere da pericolante ultima ruota del carro. E finalmente FIFA '98: Road to World Cup, un buon gioco di calcio, dotato di una realizzazione tecnica di primissima fattura, raffinato nel controllo di palla, arricchito nelle situazioni di gioco, insomma, in un certo senso quasi in grado di confrontarsi con colui che ne aveva offuscato il nome circa dodici mesi prima: Perfect Striker (Konami, Nintendo 64)Perché un discorso simile? Perché passati quattro anni si torna all'edizione "Mondiale" di FIFA. Con tutta probabilità oltre al qui presente FIFA Football 2002 EA presenterà anche il gioco interamente dedicato all'attesissimo torneo estivo nei prossimi mesi. Il caso vuole che l'accoppiata FIFA '98 e World Cup '98 (il "FIFA dei Mondiali" scorsi, appunto) siano i migliori esperimenti della serie e, se non per cieca fiducia almeno per pura casistica e scaramanzia, la speranza era che EA Sports si ripetesse. Dopo le delusioni dell'edizione '99, 2000 e la parziale "risalita" di FIFA 2001, la situazione è quanto mai di difficile lettura. Perlomeno lo era prima di aver provato la versione definitiva per PS2 del gioco di calcio per eccellenza (dal punto di vista meramente nominale). Scendiamo in campo..