Fibble è un puzzle game che ci vedrà lanciare un rotondeggiante alieno in stage dove da un punto A dovremo raggiungere un punto B cercando di raccogliere le stelle disseminate lungo il tragitto. Dopo aver lanciato il nostro amico sferico, calibrando la potenza del lancio, questi rimarrà in balia del livello e dovremo cercare di governarne il tragitto intervenendo con alcuni personaggi posizionabili (anch'essi alieni) in apposite zone del livello o utilizzando i sensori di movimento del nostro iDevice per perfezionarne la rotta. Trattasi di stage labirintici che presentano rampe, ostacoli e svariati incroci, starà quindi a noi piazzare degnamente i vari comprimari a schermo che permetteranno alla nostra palla di saltare, di cambiare direzione o di aumentare la velocità.
L'intero pacchetto ludico si compone di quattro sole ambientazioni (casalinghe), per un totale di nemmeno quarantina livelli (inclusi quelli bonus) nel cui computo rientrano anche i primi di ogni location della durata di un paio di secondi, sorta di tutorial per imparare a conoscere i nuovi personaggi da piazzare negli stage. Il problema non risiede tanto nella manciata di minuti necessari per portare a termine il gioco, sta in un gameplay dall'alto potenziale che viene castrato da un level design inefficace nel mettere i bastoni tra le ruote al fruitore, rendendo Fibble un titolo troppo semplice da portare a termine. Un esempio su tutti: la necessità di collocare gli alieni in zone ad hoc del livello si scontra violentemente con la banalità nell'indovinarne il piazzamento. Davanti a un'interruzione del tracciato vi andrà sempre l'alieno che ci farà saltare, davanti a un incrocio quello per permetterci di cambiare direzione, prima di una rampa quello per aumentare la velocità e via discorrendo. Tutto troppo semplice e telefonato. Il che infastidisce oltremodo, perché di base l'idea è valida e moderatamente originale, necessiterebbe però dell'inserimento di qualche stage che sfrutti appieno il potenziale di un titolo che dalla sua potrebbe, in linea teorica, fare molto, molto di più.
Diverso è il discorso concernente il comparto grafico, l'ennesima dimostrazione di come Crytek sia una garanzia in tal senso. Il colpo d'occhio è notevole, la varietà di colori, strutture e la modellazione poligonale sempre di altissimo livello. Nulla da eccepire insomma, almeno fin quando non ci si rende conto della monotonia della colonna sonora, composta da un unico brano peraltro non eccezionale.
5
Il voto finale inquadra la situazione attuale, situazione che potrebbe cambiare nel momento che Crytek deciderà di inserire nuovi livelli che sfruttino appieno quel potenziale finora inespresso del gameplay.



