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Recensione Fable: The Lost Chapter

La favola Lionhead raccontata anche su PC
Gabriele Cazzulini Di Gabriele Cazzulini(19 settembre 2005)
RICAMI A PARTE...
Tra le qualità di Fable che hanno fatto gridare al miracolo tanti recensori è la ricaduta di ogni azione nella classe del bene e in quella del male. E allora? Dopo due millenni di civiltà, cinquecento anni di modernità e dopo che le più incalzanti scoperte tecnologiche hanno prodotto rivoluzioni sociali, ci stupiamo di fronte al bene e al male in un videogioco? Inoltre il bene è davvero buono, e il male è sempre quello cattivo. Quindi: se fai il bravo diventi buono; invece compiendo azioni cattive, ti spunteranno cornetti e inizierai a scodinzolare. Ruba la marmellata e sarai punito; aiuta la bambina a ritrovare il suo orsacchiotto e sarai ricompensato con un soldino. Non è finita qui: se colto in castagna, il protagonista è automaticamente costretto a scontare la pena, senza possibilità di ribellarsi. E' una visione di gioco forse un po' ristretta, che sarebbe veramente ridicola se Fable (e su questo le loquaci penne dei recensori stanno ferme) non estendesse sistematicamente tale principio ad ogni ambito d'azione. La vera qualità primaria di Fable diventa allora la costruzione del proprio personaggio attraverso scelte che continuamente scrivono e riscrivono la sua biografia, aggiungendo sempre nuovi “capitoli” alla sua vita – vita: questa è la parola chiave, ed è così importante da rendere Fable molto più di una favola, molto più di un'avventura.
Fable: The Lost Chapter - Immagine 11
Fable: The Lost Chapter - Immagine 12
Fable: The Lost Chapter - Immagine 13
GRAFICA: EMOZIONI VISIVE
Il piano visuale di Fable è un mosaico composto da incantevoli tasselli, veri camei di bruto prodigio tecnico che si tramutano in forti emozioni proprio come la ranocchia delle favole si trasforma in un aitante principe. L'effetto finale è quello di un'ottima omogeneità che deriva però dall'assemblaggio di differenti elementi. I due assi fondamentali sono la statica e la dinamica che rendono qualunque oggetto visibile una mirabile realizzazione tecnica ma soprattutto un oggetto in vita, perché in movimenti insieme agli altri.
In primo luogo i personaggi. Non mi sento di inscriverne il design nell'immaginifico delle “fairy tales”, perché le fattezze “ferine” o magiche sono innestate su sembianze troppo umane per essere bozzetti da fumetto. L'asse statico si appoggia sull'asse dinamico, in modo tale che corpi, capelli, indumenti, utensili tutto risulta in movimento naturale. Poi la luce e le ombre. L'illuminazione è il vero pennello che dipinge la grafica di Fable diffondendo luce ed ombra in ogni angolo. Anche tutto ciò secondo una dinamica mai predeterminata. Infine gli ambienti. Nonostante la varietà all'interno di un gruppo non sia esorbitante, è l'insieme di tutti i luoghi visitabili ad offrire policromia, varietà sgargiante, abbondanza di elementi naturali e prodotti umani. Ma sarebbe un elenco incompleto se non fossero ricompresi gli effetti climatici. Dalle nubi che tagliano il cielo all'imbrunire del tramonto, dalla luce lunatica della notte ai primi raggi dell'alba. Per non parlare della pioggia, della neve, del fogliame spazzato dal vento – e del modo in cui sono realizzati questi effetti. Cartolina spedita dal mondo della fantasia? Può essere. Ma l'importante è che sia arrivata sui nostri pc.
Le opzioni per la regolazione non sono numerose, ma permettono di adattare la resa grafica ad un'ampia gamma di soluzioni hardware.

AUDIO: UN MANTELLO DI SETA
Sottofondo cinematografico per un romanzo d'avventura. Fable non possiede una colonna sonora dedicata, lasciando l'udito alle coccole di armoniose strofe musicali, ma orfano dell'amore di una vera e propria melodia. Le fasi di gioco sono differenziate anche acusticamente, creando momenti musicali compatti in cui ambiente, personaggi e musiche s'integrano in un tessuto che avvolge il giocatore. Però resta una goccia di rimpianto per l'assenza di una original soundtrack all'altezza del gioco. Provate a giocare al ritmo di “it's a kind of magic” dei Queen oppure ascoltando l'eterna “neverending story”: le emozioni esplodono fuori dai pixel del monitor!
Anche se non particolarmente ampio, il frasario degli abitanti di Aranna riesce a trasmettere vivacità. La nota di chiusura fa comunque registrare il predominio dei suoni ambientali rispetto alle voci, non fosse altro per il silenzio continuo del protagonista – come nelle migliori favole.
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12
8,5
Della serie: saranno famosi. Fable è il successo che poggia le sue gambe sul solido terreno di una grafica strabiliante senza punti deboli, capace di suggestionare senza annoiare, con la stessa qualità garantita dal comparto audio. La giocabilità è una curva che cresce senza impennarsi ma senza crollare, sostenuta da sempre nuovi quests e da un protagonista in divenire continuo.
voto grafica9
voto sonoro8,5
voto gameplay8,5
voto durata8,5
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