Tiscali

Recensione F1 2017

Semaforo verde per Codemasters!
Roberto Vicario Di Roberto Vicario(29 agosto 2017)

La Formula Uno è uno degli sport motoristici più affascinanti e glamour al mondo. Ogni week-end di gara è una sfilata di macchine, ricchezze, belle donne, star dello show business, tutto condito da lussuosi party notturni.

Il cuore di queste competizioni però, al di là del “colore” fuori pista, è ovviamente l’adrenalina che i piloti vivono una volta che vedono spegnersi l’ultimo semaforo rosso sulla griglia di partenza. Una gara giocata ad altissime velocità, in cui la freddezza, la strategia, la messa a punta della macchina e “il manico”, fanno la differenza.

Emozioni difficilissime da riportare all’interno di un videogioco, ma che Codemasters, mai come quest’anno, sembra davvero essere riuscita a ricreare.

F1 2017 - Immagine 5

Accendete i motori

La serie non ha mai avuto la velleità di diventare una simulazione nuda e cruda alla Assetto Corsa o alla iRacing. Sebbene rimanga il fatto che, giocato con un volante e un buonissimo force feedback, l’esperienza è una vera e propria estasi videoludia; detto che è altrettanto corretto sottolineare che giocato con il pad, il titolo si è difeso egregiamente (pad PS4).

Questo perché è un gameplay ibrido estremamente scalabile, in grado di mutare e rendersi godibile a tutti quanti, neofiti ed esperti del volante virtuale.Una serie aiuti e opzioni che permetteranno ad ognuno di voi di trovare il vostro personale equilibrio.

Una cosa su cui non vi chiediamo di lesinare, sopratutto quest’anno, è sull’intelligenza artificiale.

Mai come in questo 2017 i piloti hanno dato vita a battaglie leggendarie con infilate all’ultima curva, e rischi che solamente dei pazzi possono pensare di prendersi a 300 km/h. Grazie ad una carriera fatta con la Sahara Force India, abbiamo assaporato la bellezza del riuscire ad arrivare a punti con il 10° posto, la frustrazione di avere una McLaren che ti “sverniciano” senza particolari difficoltà; abbiamo esultato per il cambiamento meteo (totalmente dinamico) che ci ha permesso di effettuare una sosta ai box strategica per arrivare terzi sul podio e così molto altro.

Questa è la forza di F1 2017, regalare quelle emozioni che solamente i grandi appassionati del circus possono comprendere a fondo. I dettagli ci sono tutti: safety car, meteo dinamico, rotture improvvise, errori e così via; tutti quei pezzi che vanno a formare l’imprevedibile puzzle del week end di gara.

Unico neo, almeno sotto questo aspetto, riguarda i danni visivi che, anche in modalità full-sim, non ricalcano in maniera credibile quelli reali. Una delle poche cose su cui Codemasters deve continuare a lavorare.

F1 2017 - Immagine 6

Si punta alla vetta

L’apice di tutto quello che vi abbiamo raccontato finora è ovviamente applicato all’ennesima potenza all’interno della modalità carriera, il cuore pulsante (insieme al multiplayer!) dell’esperienza regalata da questo F1 2017.

Una struttura che ricalca sostanzialmente quella vista già lo scorso anno: portare il nostro alter ego sul tetto del mondo. A questa formula sono stati aggiunti degli ingredienti molto interessati, su tutti lo sviluppo del mezzo. Attraverso una serie di richieste che partono già dalle giornate di prove libere, e proseguono poi per tutto il week end di gara, dovremo lavorare sulla macchina per acquisire dei punti sviluppo che poi potremo spendere all’interno di vari rami di abilità, e che porteranno a costanti update sul telaio, sul motore, sulla power unit e così via. Una sorta di simulazione di quelli che sono i veri pacchetti di aggiornamento che, durante il mondiale, vengono mandati dalla casa madre per migliorare l’efficenza dell’autovettura.

A questo poi si aggiunge la gestione di tutte le componenti meccaniche, come ad esempio la già citata power unit. Come da regolamento ogni team ha a disposizione quattro cambi durante l’anno e starà a noi gestire queste quattro power unit in modo da arrivare alla fine dell’anno in sicurezza, evitando così di incappare in sanzioni per eventuali sostituzioni. Inoltre, non è detto che tutte le ricerche vadano a buon fine, con un fallimento che andrebbe ad aumentare il gap tra le vetture rivali e la nostra.

Una serie di scelte che unite a quelle già viste, come ad esempio la rivalità tra prima e seconda guida all’interno del team, rendono anche il mondo fuori dalla pista molto più strategico ed interessante. Non va poi dimenticato che tra un gran premio e l’altro avremo la possibilità di partecipare a delle gare invitational; eventi su mezzi d’epoca con richieste molto più particolari della classica gara. Un modo simpatico per spezzare il ritmo tra un Gran Premio e l’altro.

A questa modalità si aggiunge poi la solita pletora di opzioni: giro a tempo, campionato con i piloti standard e molto altro ancora. Solido anche l’online, anche se servirà ancora qualche giorno di tempo per capire se, a server pieni, il net code è in grado di reggere. Ci ritorneremo.

La seconda grande novità è legata tuttavia al ritorno delle vetture d'epoca. Bolidi scorbutici e difficilissimi da tenere in pista (soprattutto per la mancanza di elettronica) che però hanno segnato, insieme ai loro piloti, la storia di questo sport.

Un ego ancora in grado di brillare

Parlando invece della componente tecnica che governa il titolo degli sviluppatori inglesi, dobbiamo ammettere che l’Ego Engine - pesantemente aggiornato - nonostante gli anni di onorato servizio sulle spalle, riesce ancora a dire la sua.

I modelli delle vetture sono ottimi. Le Livree sono aggiornate alla stagione corrente, così come i caschi dei piloti e le piste; quest’ultime ci sono inoltre sembrate più ricche e dettagliate anche a bordo pista. Una caratteristica probabilmente non fondamentale, ma utile a creare atmosfera.

A nostro modo di vedere l’apice della qualità visiva in F1 2017 viene raggiunto dall’illuminazione (soprattutto per le gare in notturna!) e dal meteo dinamico. L’effetto pioggia che gradualmente bagna le curve e i rettilinei della pista, oppure l’acquazzone improvviso che alza muri d’acqua, difficilmente gestibili dai piloti nel retrovie, sono sensazioni bellissime da vivere, ma sopratutto in grado di portare all’interno del titolo una buona dose di realismo.

Giocato su PS4, tutto quello che vi abbiamo raccontato è sempre scivolato via senza intoppi, con nessun tipo di calo anche nelle situazioni più concitate, come quella della partenza. Un Lavoro di ottimizzazione che segnaliamo molto piacevolmente.

Niente da dire anche sulla perfetta riproduzione dei suoni dei nuovi motori; specialmente in caso di presenza di un impianto sorround, la sensazione che viene restituita ai giocatori è quella di sentirsi realmente in macchina con Seb o Lewis.

Migliorata moltissimo la telecronaca di Carlo Vanzini, la voce ormai ufficiale della F1 in Italia. Ancora male invece Luca Filippo, troppo robotico e impostato, dando quasi la sensazione di leggere, senza contestualizzare, i testi che si trova davanti.

 

 

 

9
Nessuna rivoluzione nella scuderia di Codemasters. Con questo F1 2017 il team ha lavorato sul migliorare e potenziare quanto già di buono si era visto lo scorso anno. Tra le mani gli appassionati non avranno la più estrema simulazione di Formula 1, ma un titolo in grado di trasmetterne l'essenza più pura, in un concentrato di adrenalina e divertimento. Si può davvero chiedere di più ad un videogioco?
voto grafica9
voto sonoro8,5
voto gameplay9,5
voto durata9