Eternal Sonata, già noto in Giappone col nome di Trusty Bell, è un rpg giapponese dalle meccaniche piuttosto classiche, sviluppato dal talentuoso team Tri Crescendo, già responsabile in passato di giochi come Baten Kaitos e del comparto audio di mostri sacri del genere come Star Ocean e Valkyrie Profile. Il gioco è ambientato in un mondo fiabesco, apparentemente il frutto di un incredibile sogno vissuto dal musicista Chopin sul suo letto di morte. In questo mondo fantastico universo, fatto di villaggi immersi nel verde di boschi rigogliosi, appena carezzati dalla fresca brezza del mare e popolati da personaggi quasi surreali si ambientano le vicende di Polka, una fanciulla tanto graziosa quanto triste, i cui poteri magici anziché agevolarla sembrano purtroppo costituire una sorta di insormontabile impedimento nelle relazioni col prossimo. Il gioco vi mette nei panni di questa dolce donzella, almeno inizialmente e vi lancerà piuttosto velocemente alla scoperta del suo destino e dei misteri impalpabili che circondano la sua figura. Ben presto imparerete a prendere dimestichezza col sistema di combattimento, allo scopo di difendervi dalle creature che popolano i boschi attorno al villaggio e che in ogni caso saranno sempre ben visibili e, in alcuni casi, evitabili, prima di ingaggiar battaglia..
Essenzialmente i duelli sono organizzati secondo turni, come da tradizione jrpg, ma non statici bensì dinamici. All'interno del vostro turno potrete infatti far compiere diverse azioni al vostro personaggio, in maniera direttamente proporzionale ad una sorta di barra energetica che via via decrescerà, fino ad esaurirsi, in corrispondenza del passaggio di mano agli avversari. Ovviamente starà a voi decidere come impiegare questa risorsa, se muovendosi sul campo di battaglia, per attaccare il nemico da tergo, oppure colpirlo da lontano con una delle vostre armi oppure utilizzando oggetti ed incantesimi. Quando dovrete difendervi non sarete costretti a subire passivamente i colpi degli avversari, ma potrete eseguire parate che ridurranno le vostre perdite in termini di punti ferita, nonché addirittura contrattaccare, naturalmente a patto di premere il corretto pulsante col giusto tempismo.
Ad aggiungere ulteriore profondità ad un sistema già interessante contribuisce ulteriormente la differenziazione tra zone di luce e di oscurità sul piano di combattimento, causate già giochi di luci ed ombre, coerentemente col momento della giornata in cui ci troveremo. A seconda che noi o i nostri antagonisti ci si trovi in una o nell'altra condizione infatti varieranno diversi aspetti, come le mosse che potremo utilizzare nonché le sembianze e le potenzialità delle creature schierate contro di noi. Il party potrà essere composto da un numero massimo di 6 elementi, di cui soltanto 3 potranno essere schierati contemporaneamente in battaglia. L'interessante novità è rappresentata dal fatto che ben 3 giocatori umani potranno prendere parte agli scontri, controllando ciascuno un personaggio, rendendo quindi possibile a gruppetti di amici la fruizione di un gioco che per suo genere sarebbe normalmente destinato ad una giocabilità tipicamente in solitaria.
Graficamente Eternal Sonata è quanto di più delizioso e poetico ci sia capitato di ammirare in un gioco del genere negli ultimi anni. Paesaggi e ambientazioni fiabesche offrono uno splendido contorno, fervente di vita propria, a personaggi tanto espressivi quanto curati in ogni dettaglio, grazie ad un utilizzo davvero magistrale del Cel Shading. Difficile non rimanere incantati davanti alle sconfinate distese di fiori multi colori che fin dalle prime battute di gioco occupano i nostri schermi, catapultandoci in un universo sognante ed incantato, evidente frutto di oniriche e pregevolissime divagazioni artistiche. Texture di altissimo livello, dettagli maniacali in ogni dove, a partire dalle capigliature dei personaggi fino alle fronde degli alberi appena mosse dal vento, passando per la cura riposta nella scelta dei costumi e nell'arredo degli interni: tutto contribuisce ad immergere il giocatore in un mondo fantastico, nel quale abbandonarsi piacevolmente per ore e ore. La fluidità da par suo è sempre all'altezza della bellezza della scena, senza sbavature, anche ovviamente avvantaggiata dalla scelta di una inquadratura precalcolata, che pur non lasciando piena libertà di osservazione non infastidisce mai più di tanto.
Il comparto audio, a dir poco fuori dal comune, merita un capitoletto a sé stante, ergendosi de facto a vero e proprio co protagonista del gioco. La maggior parte dei pezzi presenti, incantevoli nella loro bellezza e che si sposano alla perfezione con le vicende narrate, sono composti da Motoi Sakuraba, già responsabile in passato delle colonne sonore della saga dii giochi di ruolo Tales of, di Star Ocean, Valkyrie Profile e Baten Kaitos, giusto per citare i più importanti. Sono altresì presenti ben 7 composizioni di Chopin, eseguite da Stanislav Bunin e ovviamente presentate in un ottimo Dolby Digital 5.1.
Dulcis in fundo la possibilità di poter scegliere, in qualsiasi momento del gioco, tra doppiaggio originale in giapponese o adattamento in inglese, il tutto eventualmente sottotitolato in svariate lingue, italiano compreso, che rende Eternal Sonata un adattamento davvero coi fiocchi per l'Occidente dell'originale Trusty Bell.
9
Eternal Sonata farà la gioia di tutti gli appassionati di giochi di ruolo giapponesi che, dopo l'ottimo Blue Dragon, vedono una nuova interessante pedina aggiungersi alla scacchiera, sempre più affollata, del parco titoli di Xbox 360. Forte di un aspetto tecnico a dir poco incantevole, sia dal punto di vista grafico che sonoro, Eternal Sonata combina il classico schema di combattimento a turni con pregevoli elementi action, capaci di rendere il titolo fruibile anche per una tipologia di giocatori più casual, che senza ombra di dubbio non disdegneranno per nulla la possibilità di sfruttare la modalità multiplayer locale negli scontri offerti dall'avventura. Una storia profonda e ricca di colpi di scena costituisce un contorno perfetto per un titolo talmente pregevole che il perderlo sarebbe un vero delitto.



