SPendendo punti abilità sarà possibile sbloccare gli attacchi superiori, indicatori Musou extra e altri power-up - tra cui il secondo attacco Musou
La realizzazione grafica di DW7 prende come punto di riferimento il capitolo precedente, ma per quanto lo studio degli ambienti e degli elementi scenici sia in buona parte analogo, tanto che svariate mappe della modalità Conquista sono evidentemente convertite dal predecessore - ma non mancano scenari totalmente nuovi - la realizzazione dei personaggi e delle truppe è stata decisamente rifatta da zero. Ecco pertanto che gli eroi sono ancora più curati nei modelli, nelle textures e nelle animazioni, tanto che adesso ad ogni utilizzo dell'attacco Musou gli sviluppatori hanno associato uno zoom sul modello e una battuta di circostanza (a volte anche un po' invasiva e ripetitiva quando si riesce a concatenare diversi attacchi Musou consecutivamente).
Anche nelle truppe si registra un incremento di dettaglio, non solo nei modelli e nelle textures, ma anche nella varietà delle animazioni: adesso i soldati esultano alla sconfitta di un ufficiale avversario, o rimangono barcollanti quando in preda al panico. Il sistema non è, purtroppo, ancora perfetto: nelle situazioni più caotiche è possibile talvolta registrare un leggero calo del frame-rate (fortunatamente mai ai livelli tragici di DW6), e quando si utilizzano oggetti ingombranti come i Juggernaut è possibile che ci sia compenetrazione poligonale coi dislivelli del terreno.
Quando eseguirete l'attacco Musou, il personaggioequipaggerà immediatamente la sua arma privata e personale, anche se si tratta solo di un vezzo estetico
Il Tutorial è, come già accennato, un ottimo modo per prendere confidenza col sistema di gioco, tanto per i neofiti quanto per gli esperti che vogliono aver chiari immediatamente i nuovi dettagli, come il cambio arma o l'attacco brutale extra. Le quattro modalità Storia sono ben strutturate, con una buona dose di narrato (utile per nascondere i caricamenti, e per il resto skippabile) che chiarisce la trama e missioni piuttosto avvincenti; inoltre, ciascuna delle quattro è piuttosto corposa, visto che può arrivare a durare anche una decina di ore. Encomiabile il fatto che di tanto in tanto sia presente una variazione sul tema, come l'utilizzo di armi da guerra (catapulte o mitragliatori arbalest) o la possibilità di guidare dei mezzi speciali, come un battello da guerra o il Juggernaut.
Il gioco propone ben cinque livelli di difficoltà, ma sinceramente abbiamo trovato i primi due veramente troppo facili - se si toglie lo scontro con Lu Bu, strutturato come sempre in modo da essere letale - mentre il terzo, ossia il “Normale”, dà problemi solo se si utilizzano personaggi di base con armi scarse. Fortunatamente sono presenti i due livelli superiori per offrire un'interessante rigiocabilità delle Storie, mentre in modalità Conquista gli scenari più avanzati potrebbero dare problemi anche solo a livello Normale.
La modalità Storia è limitata al giocatore singolo, anche perché la successone degli eventi in certi scenari non è esattamente “filoguidata”, ma spesso richiede comunque il raggiungimento di alcune locazioni-chiave. La natura più aperta degli scenari di Conquista ammette invece anche l'ausilio di un altro giocatore: questo può condividere col primo la medesima console in Split-Screen, anche se questo naturalmente tende ad implicare una certa riduzione della qualità grafica soprattutto in termini di raggio visivo, ma per la prima volta nella serie è possibile anche giocare online. Semplicemente, una volta effettuata la connessione, sarà possibile cercare un giocatore in attesa, oppure selezionare una missione e mettersi a propria volta in attesa di ospiti, oltre a poter mandare e ricevere inviti specifici.
Il giudizio complessivo su Dynasty Warriors 7 non può che essere entusiasta: i ragazzi di Omega Force sono riusciti effettivamente a riunire in un unico titolo tutti gli elementi migliori della serie, e contemporaneamente a rinnovarla nelle meccaniche, nelle modalità, nelle features online, persino ad inserire il “quarto” regno di Jin, e con esso l'effettivo capitolo finale del Romanzo dei Tre Regni. Certo, mentiremmo se dicessimo che DW7 è perfetto, ed è altrettanto palese come il gameplay “classico” della serie, sebbene rimodernato, continui a farne un gioco “di nicchia”. Ma per gli appassionati della serie è sicuramente un capolavoro, un must have che supera a mani basse tutti i capitoli precedenti. A quando gli Spin Off?
12
8,5
Per il decennale di Shin Sangokumusou, Omega Force riprende in esame tutti i capitoli precedenti, compresi i numerosi spin-off, analizzando attentamente gli elementi di gameplay più graditi, quelli che necessitavano di una revisione e quelli che andavano scartati del tutto. Aggiunge inoltre il “quarto” regno di Jin, e con esso nuovi eroi (anche per gli altri schieramenti), riorganizzando drasticamente la modalità Storia e proponendo una Conquista che attinge ad alcuni elementi dell'ultimo Empires. Il risultato è una sorta di “Summa” che riesce in effetti a proporre quasi ogni singolo elemento nella sua forma migliore, o addirittura migliorata, e probabilmente il Dynasty Warriors “numerico” più bello e appassionante mai realizzato.



