Gli spin-off della saga contrassegnati dal termine “Empires”, come il gioco che andiamo ad analizzare, allontanano l'attenzione dalle vicende private degli eroi succitati (Cao Cao, Liu Bei, Guan Yu, Sun Ce, Lu Bu, Zhang Liao e tanti altri dai nomi quasi impronunciabili per noi occidentali) ponendo invece il focus sugli aspetti strategici. Se nella serie DW “standard” sceglieremo un personaggio e rivivremo la sua storia più o meno così com'è nel romanzo, in questo genere di Spin-Off avremo invece a disposizione una mappa strategica della Cina dove programmare e condurre le battaglie secondo nuovi copioni. Ma cominciamo dal principio.
Una volta scelta la difficoltà tra ben cinque livelli, potremo selezionare lo scenario, ossia la situazione politica iniziale: sono presenti quattro “momenti storici” preimpostati, oppure è possibile avere la disposizione totalmente causale dei governanti e dei generali. Indi si passerà alla scelta del nostro alter-ego tra gli eroi, gli ufficiali comuni o addirittura i personaggi creati con l'apposito editor, e qui i giocatori esperti si troveranno di fronte alla prima innovazione: DW6E presenta infatti due modalità di gioco distinte, vale a dire quella “Governante” e quella “Ufficiale”.
Nel primo caso, il personaggio scelto è a capo di un esercito e governa alcuni territori (i governanti sono preimpostati nelle partite a scenario storico), con tanto di generali al seguito. In questa modalità il gioco non si discosta eccessivamente dagli altri Empires, in quanto avremo il potere di decidere quando e chi attaccare, quali forze schierare in battaglia e come investire le nostre risorse. Queste ultime saranno individuate, oltre che da elementi venali come denaro e gemme, da alcuni “punti risorsa” investibili per attivare delle abilità speciali offerte dai generali, e rappresentate nel gioco da alcune carte artisticamente molto gradevoli. È abbastanza intuibile come i punti risorsa tendano ad aumentare con la dimensione del nostro regno.
Come Signore deciderete come impiegare le risorse a vostra disposizione sfruttando le abilità proposte dai vostri ufficiali
La cosa più interessante del titolo è la possibilità offerta al giocatore di passare più o meno interrottamente da una modalità all'altra: un Governante, ad esempio, in qualsiasi momento può abbandonare il comando e tornare ad essere un Ufficiale girovago, offrendo magari poi i suoi servigi a quello che prima era il suo peggior nemico, mentre viceversa un Ufficiale potrebbe guidare una rivolta per rovesciare un Governante e assumere il comando, oltre che compiere altre azioni infami come disertare nel bel mezzo della battaglia e schierarsi col nemico. Le possibilità sono vaste e varie, come più vi aggrada e diverte.
La realizzazione grafica parte ovviamente dall'originale DW6, che però è tristemente noto come titolo affetto da rallentamenti più che occasionali, soprattutto nella versione PS3. Fortunatamente gli sviluppatori della KOEI hanno dedicato la giusta attenzione al problema, tanto che al risultato attuale il motore sembra finalmente girare senza problemi. È però doveroso notare anche che, tra gli altri interventi, è stato anche necessario ridurre un po' il raggio entro cui vengono visualizzare le truppe nemiche: il gameplaying non ne risente, se non forse un po' in split screen, ma naturalmente il colpo d'occhio un po' si.
Un occhio allenato si accorge già da questa immagine di come il raggio di visuale dei nemici sia stato ridotto
12