Tiscali

Recensione Drakensang The Dark Eye

Spira un vento tedesco nelle terre di Aventuria!
Alessandro Cossu Di Alessandro Cossu(23 giugno 2009)
Tali missioni spazieranno dalla “scorta” alla ricerca di erbe rare, passando per la caccia ad un assassino, o l'uccisione di animali feroci...e non solo,ovviamente.
Per fare tutto questo, scopriremo presto che in Drakensang sarà possibile creare una compagnia di eroi, fino a quattro personaggi. Inoltre, da un certo punto in avanti, avremo anche a disposizione una sorta di quartier generale dove i compagni che abbiamo reclutato (o che si sono uniti a noi, volenti o nolenti!), ci aspettano : in base alle loro caratteristiche uniche, potremo scegliere chi portare con noi in una data missione.
Drakensang The Dark Eye - Immagine 10
Il nano ha una particolarità : molto avanti nel gioco,acquisirà un dono che gli permetterà di scoprire porte e tesori nascosti!
Drakensang The Dark Eye - Immagine 11
Non manca il più classico dei mercanti, ove vendere e acquistare merci ed equipaggiamento.
Drakensang The Dark Eye - Immagine 12
Il motore grafico fa la sua figura, ma non sempre : in alcuni casi un fastidioso effetto pop-up farà bella mostra di se, anche su configurazioni particolarmente pompate.
Man mano che proseguiremo nella nostra vicenda, ci troveremo, quindi, a risolvere quest e missioni di vario genere e natura : come “ricompensa”, ogni membro del nostro team riceverà un eguale numero di punti, divisi in “Punti Avventura” e i più classici  “Punti Esperienza”. I primi, serviranno fondamentalmente al passaggio di livello e alla relativa crescita del personaggio, i secondi, invece, possono essere spesi per migliorare le varie caratteristiche di base, siano esse attive (combattimento) e passive (scassinamento, parlare, alchimia, etc.) . All'inizio, disporremo di un set di abilità predefinito, ma nello scorrere dell'avventura potremo incontrare un “Addestratore”, che ci permetterà di sbloccare incantesimi, colpi speciali e quant'altro possa servirci durante le nostre scaramucce.

La componente “guerresca”, in Drakensang è scandita da un approccio (fin troppo) strategico. Quando ci troveremo a misurarci contro un avversario, il gioco entra in pausa : in questo modo, potremo ordinare ai singoli membri del nostro gruppo cosa fare, e li vedremo eseguire i nostri ordini quando il corso del Tempo tornerà al suo normale scorrere.
Fatto questo, toccherà all'avversario - o agli avversari, fare la stessa cosa, il che rende i combattimenti, anche i più semplici, molto più lunghi rispetto a titoli affini, come l'indiscusso campione del genere, Sacred.
Drakensang The Dark Eye - Immagine 13
Un esempio di bad clipping : la spada del nostro nemico ci ha attraversato il cranio,senza danni apparenti!
Drakensang The Dark Eye - Immagine 14
La gestione delle luci risulta relativamente convincente.
Drakensang The Dark Eye - Immagine 15
Ecco un esempio di telecamera ballerina : notate qualcosa di particolare?
Saremo anche in grado, spendendo un certo quantitativo di punti, di aumentare temporaneamente la potenza dei nostri attacchi; anche gli incantesimi - che consumano l'”Energia Astrale” (ovvero, il classico Mana), sono soggetti al dispendio di un certo numero di punti, che verranno ricaricati “pazientando”, ovvero non usando più una determinata arte magica,per un certo lasso di tempo.
Il titolo nato sotto la bandiera di DTP Entertainment, non vanta alcuna funzione di “livellamento” : in questo senso, ci troveremo spesso a dover rinunciare ad una missione, tornando sui nostri passi quando saremo divenuti sufficientemente potenti da poter tentare l'impresa; in ogni caso, a differenza di altri giochi, le aree esplorabili “a caso” sono estremamente limitate e spesso, le varie zone si apriranno solo quando saremo effettivamente in grado di andarci.

Sul fronte strettamente tecnico, ci troviamo di fronte ad un titolo tutto sommato “leggero”, che gira a dovere anche su computer che non siano proprio quelli presenti sulla USS Enterprise.
Per le note tecniche, vi rimandiamo come è consuetudine al box hardware qui sotto : quello che invece possiamo dire è che siamo di fronte ad un'opera più che dignitosa, che trova la sua massima epitome nella realizzazione dell'acqua, davvero degna di nota. Il conteggio dei poligoni non è mai altissimo,ma nel complesso lo spettacolo offerto da alcuni panorami e talune locations compensano la fatica d'essere arrivati fino a quel punto. Buone anche le musiche, classiche del genere, mai rullanti e mai invasive; leggermente sottotono il doppiaggio (quando presente) in Italiano,ma nulla che faccia gridare allo scandalo.

Manca totalmente, e di questo ci rammarichiamo non poco, una modalità multigiocatore. Dal nostro punto di vista, Drakensang, come Sacred prima di lui, si sarebbe prestato benissimo al gioco cooperativo vista la sua natura, quindi non comprendiamo come mai questa volta alla FX abbiano trascurato tale aspetto, che è stato poi uno dei motivi per i quali Sacred è ancora oggi un “must” per tutti gli appassionati. Drakensang The Dark Eye, in ogni caso, è e resta un gioco di ruolo corposo e di gusto rotondo, che non dovrebbe mancare nella ludoteca degli appassionati del genere. Capace di attrarre il giocatore in un mondo tutto sommato avvincente ed evocativo, si fa ben perdonare per delle piccole mancanze, invogliando costantemente a scoprire...cosa accade dopo. Il che, non è certo poco.
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L'acqua è probabilmente la parte migliore dell'intera produzione.
Drakensang The Dark Eye - Immagine 17
Parlare con i PNG è il modo migliore per acquisire informazioni sulle varie missioni.
Drakensang The Dark Eye - Immagine 18
La figura dell'"Allenatore" è fondamentale per scoprire nuove abilità.
12
7,5
Drakensang non è Sacred e,per fortuna,non pretende di esserlo. L'adozione del sistema alla "Un Salto Nel Buio", che fa di questo gioco un RPG vecchio stile (e quindi lontanissimo dalla saga di Sacred), instrada il giocatore verso un sentiero ragionato, calmo, esplorativo,dove l'azione è solo una parte del grosso mosaico messo insieme dai programmatori. Gli appassionati di gioco di ruolo,a cui questo prodotto è maggiormente rivolto, non dovrebbero lasciarlo sugli scaffali per nessun motivo.
voto grafica7,5
voto sonoro7
voto gameplay7
voto durata7