Nella modalità trama, assoluto fulcro del gioco in singolo, saremo costretti a ripercorrere per l'ennesima volta la storia della serie. Potremo selezionare fin da subito quindici personaggi (da Goku a Piccolo, da Vegeta a Trunks, sono presenti praticamente tutti), ed incontro dopo incontro potremo sbloccare nuovi combattenti e nuove mosse. La storia sarà in qualche modo differente a seconda della nostra scelta iniziale, ed i giocatori più attenti potranno imboccare anche degli interessanti e particolari bivi, che daranno la possibilità di cambiare alcuni avvenimenti rivivendoli da un secondo punto di vista. La caratteristica certamente più importante del titolo, che permette di differenziarsi dalla maggior parte degli altri picchiaduro, è data dalla possibilità prima di ogni combattimento di selezionare più di un personaggio. Due combattenti potranno di fatto alternarsi a piacimento durante gli scontri, ed un terzo potrà intervenire in alcuni momenti per aiutarci nell'esecuzione di alcuni particolari mosse. La scelta dei personaggi non è però completamente libera: ogni personaggio è infatti dotato di un certo quantitativo di punti, e nella scelta complessiva di tutto il gruppo non potremo andare oltre una determinata soglia, in maniera tale da creare dei team sempre equilibrati. L'interazione con i combattenti presenti in panchina è inoltre semplificato grazie allo schermo tattile del DS, che tramite una semplice pressione con il dito (risulta piuttosto complicato usare il pennino mentre si è impegnati nel combattimento) consentirà di richiamare piuttosto agevolmente le varie sostituzioni. Una scelta che va fatta nel momento giusto dell'incontro, per sfruttare una forza fresca sul campo di battaglia. Il sistema di combattimento offre un vasto repertorio di mosse:colpi deboli (ma veloci), forti, prese e combinazioni di ogni tipo, ma soprattutto si basa sull'attento e costante controllo di due particolari barre, quella relativa alla parata e quella dell'aura. La prima, una volta riempita, non consentirà di fatto di difendersi efficacemente dagli attacchi avversari (bisognerà prestare particolare attenzione quindi a non abusare troppo delle parate) mentre la seconda permetterà l'esecuzione di diversi attacchi speciali o, per i personaggi che lo prevedono, la trasformazione in super sayan.
Alcuni personaggi appaiono un po' troppo somiglianti fra di loro (in effetti si può intuire una notevole somiglianza tra combattenti appartenenti alla medesima categoria) e non esistono particolari combinazione di tasti relativi ad un singolo personaggio; praticamente si controllano tutti in maniera analoga. I combattimenti risultano quasi sempre dotati di un ritmo piuttosto elevato, la componente tattica assume notevole importanza per il buon esito degli scontri, ma nonostante ciò il livello di sfida non è quasi mai elevato. Oltre alla modalità trama, il gioco offre altre interessanti opzioni, arcade, vs, allenamento e naturalmente il multiplayer, Peccato però che ogni giocatore dovrà essere dotato della scheda di gioco. Graficamente il titolo si difende piuttosto bene pur presentando diversi alti e bassi; i livelli sono completamente tridimensionali e piuttosto estesi, peccano però a livello di dettagli e di interazione, con dei fondali non sempre ispirati. I personaggi invece bidimensionali, ben realizzati e discretamente animati si sovrappongono ottimamente con le varie arene. Decisamente d'effetto i vari colpi speciali e ben realizzate anche le numerose sequenze d'intermezzo, mentre le animazioni pur di notevole fattura, sembrano in alcuni frangenti prese di peso da quelle del precedente episodio, così come alcuni campionamenti sonori. Le musiche pur sufficienti, non stupiscono in nessun senso. Dragon ball Z Supersonic Warriors 2, è certamente un buon picchiaduro, che farà sicuramente felici tutti i numerosi appassionati della serie; longevo e vario, ha però in comune troppi elementi con il suo predecessore e non sfrutta in maniera decisa le capacità peculiari del Ds.
7
Dopo l'ottimo Super Sonic Warriors, Bandai a distanza di un anno ci riprova con risultati tutto sommato analoghi; la formula si rifà in maniera decisa a quella del suo predecessore, ma i due pulsanti in più rendono il controllo più agevole, e le maggiori potenzialità tecniche del Ds, donano “profondità” ai combattimenti. Peccato solo per le eccessive somiglianze con il prequel e per il fatto che sfrutti in maniera risibile le caratteristiche peculiari del doppio schermo.



