Tiscali

Recensione Dragon Ball Z: Extreme Butoden

Un tuffo nel passato per Goku e i suoi amici
Tommaso Alisonno Di Tommaso Alisonno(14 ottobre 2015)
Se c'è una saga che non ha bisogno di presentazioni, probabilmente è quella di Dragon Ball: sulla breccia sin dal 1984, il manga/anime di Akira Toriyama è uno dei più noti a livello mondiale e le sue interpretazioni in chiave videoludica sono state molteplici, partendo dalla serie Super Butoden per SNES, passando per i Budokai Tenkaichi, fino al più recente Xenoverse. E' però alla prima di queste che si ispira questo nuovo capitolo per 3DS, il cui nome è appunto Extreme Butoden; naturalmente, la particella Z nel titolo indica una particolare fascia storico/temporale della saga, ossia quella con il protagonista Goku “Adulto” (né Dragon Ball né Dragon Ball GT, né il più recente Dragon Ball Super).
Dragon Ball Z: Extreme Butoden
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Il gioco si configura come un picchiaduro bidimensionale a incontri 1VS1 con la funzione Tag: potrete scendere in battaglia con una squadra composta da massimo tre lottatori e passare dall'uno all'altro semplicemente toccando l'apposita icona sul touchscreen. Volendo, sarà possibile sostituire il secondo e/o il terzo lottatore con dei personaggi di supporto: quando chiamati in causa, sempre tramite touch, questi entreranno nell'arena, compiranno un'azione e poi si ritireranno. Per ciascun lottatore “in meno” nella squadra potrete schierare due personaggi di supporto: ovviamente, sia il Tag sia il supporto avranno poi dei tempi di ricarica.

Il sistema di combattimento prevede la presenza di tre tasti d'attacco, corrispondenti approssimativamente al colpo rapido, quello potente e quello a distanza, più lo scatto/schivata; le combinazioni di questi quattro tasti daranno naturalmente origine alle varie sequenze d'attacco disponibili. Sebbene l'animazione e gli effetti varino da personaggio a personaggio, le combo di tasti saranno comuni a tutti: per fare un esempio, la “Combo Meteorite” che sposta il combattimento tra i due livelli (“a terra” o “aereo”) si ottiene in tutti i casi con 4 attacchi leggeri seguiti da 1 potente.
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Una nostra vecchia consocenza presenterà i tornei
Completano il set di comandi il tasto per caricare “Aura” e un ultimo tasto da usare insieme agli altri per effettuare attacchi che consumino la stessa. L'indicatore dell'Aura può normalmente essere riempito fino al 150%, ma quando l'energia della squadra scende al disotto di una determinata soglia i personaggi diventano “risvegliati”: in questo stato si può raggiungere il 200% ed eseguire particolari ultra-mosse speciali. Compatibilmente con la tradizione dei picchiaduro bidimensionali, in cui lo sviluppatore ArcSystemWorks ha grande esperienza, la parata è assegnata alla pressione del direzionale verso il retro del personaggio.

A parte il classico versus, contro IA o contro un giocatore in connessione locale, il gioco offre tre modalità single-player: Storia Z, Avventura e Torneo Mondiale Estremo. La prima consiste in una serie di 10 battaglie successive che ripercorrono (in maniera molto riassuntiva) la storia del Manga: la prima volta avrete accesso solo alla saga “originale”, ma in seguito si sbloccheranno Saghe tematiche alternative per ciascun personaggio e solo alla fine avrete accesso alla Saga dei Malvagi. La modalità Avventura prevede invece di esplorare 8 aree e affrontare in ciascuna di esse vari scontri, ma componendo la squadra che preferite.
E' in questa modalità che potrete sbloccare molti degli elementi del gioco, soprattutto personaggi di supporto: ciascuno scontro sarà infatti valutato in base alla condotta di gara e solo ottenendo i risultati migliori si otterranno i premi relativi. Avrete anche a disposizione un negozio in cui spendere i vostri “Zeni” nell'acquisto di potenziamenti temporanei o item one-shot. Il Torneo Mondiale Estremo, infine, è una nuova serie di scontri successivi contro varie squadre di nemici, tutti particolarmente agguerriti: si tratta insomma della modalità “Uber” alla massima difficoltà.

Graficamente, il gioco strizza abbondantemente l'occhio ai classici Butoden per SNES, forse anche troppo in verità: gli sprite dei lottatori sono infatti proposti a risoluzione molto modesta e le animazioni non brillano affatto per il numero di frame. In compenso, i fondali sono molto ben realizzati e sfruttano piacevolmente le caratteristiche dello schermo 3D; molto buoni anche gli effetti speciali. Gradevole il sonoro, con buone musiche, buoni effetti e doppiaggi in lingua originale; tutti i testi sono tradotti in Italiano senza sbavature.

Le sbavature sono invece riscontrabili nel piano generale dell'opera: il gameplay descritto poco sopra in sé e per sé funziona discretamente, mentre ciò che fa difetto è il contesto in cui è inserito. Sebbene sia “simpatica” l'idea di giocare la saga di Krilin e arrivare a sconfiggere Freezer o Cell, di fatto in modalità Storia Z giocherete 6 volte la stessa storia (la settima, almeno lei, è diversa); la modalità Avventura, dal canto suo, non ha capo né coda, essendo basata su un minestrone spazio-temporale in cui eroi e antagonisti entrano, escono e rientrano spintonando parecchio.
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Lotta ad altissimi livelli
Come se non bastasse, il roster è estremamente limitato rispetto alle potenzialità della saga, con molti personaggi retrocessi al semplice rango di supporto: Yamcha, Tenshinan, 17, Videl, Vegeth, Kaiyoshin… La stessa sorte tocca anche ad alcune “forme” dei personaggi giocanti: esiste un solo Freezer e un solo Cell, e le forme precedenti possono intervenire solo sottoforma di “supporto”. Persino Super Ishinlon, che nell'Avventura costituisce “il nemico finale”, in realtà è solo un supporto.

A peggiorare la cosa, un grado di difficoltà che a livello “Normale” è tarato veramente verso il basso: dall'inizio dell'esperienza alla fine del Torneo Mondiale Estremo ci è capitato pochissime volte (forse 2) di vedere la schermata “sconfitto”, e solo perché ci siamo incaponiti nell'utilizzare gruppi depotenziati per metterci un po' alla prova. Di fatto, solo gli ultimissimi scontri sono impegnativi, più che altro perché l'IA concatena serie di attacchi asfissianti senza lasciarvi tempo di ragionare o reagire. Per quanto riguarda il multiplayer, questo è limitato alla sola connessione locale, e la caccia alle 7 sfere – per ottenere ulteriori bonus – è legata allo StreetPass.

Ovviamente c'è da dire che esiste anche un livello “Difficile”, oppure che per ottenere il grado S in tutti gli scenari dell'Avventura servirà un impegno differente, ma a monte di queste considerazioni il gioco appare fiacco, facile, scarno e ripetitivo, senza poter neppure dire che sia dedicato “ai più giovani” perché la classificazione PEGI lo rivolge agli adolescenti. Insomma: se cercate a tutti i costi un gioco di Dragon Ball Z per 3DS, questo Extreme Butoden potrà intrattenervi per una decina di ore, forse poco più; ma se cercate un BEL gioco su DBZ, o in generale un BEL picchiaduro, guardate altrove.
5,5
Passo falso per ArcSystemWorks: questo DBZ Extreme Butoden è gradevole nelle basi (anche se la realizzazione tecnica strizza forse un po' troppo l'occhio al passato, ma con questo punto si può convivere), ma pecca terribilmente nella gestione del gioco vero e proprio, con modalità poco stimolanti, un roster di personaggi attivi troppo scarno e un'IA da ribilanciare. Abbiamo visto di molto meglio…
voto grafica6
voto sonoro8
voto gameplay5,5
voto durata5,5