La fase di open beta si è chiusa lasciandosi alle spalle vincitori e vinti, ma i combattimenti per noi non si sono certo conclusi, vista la fortunata possibilità di avere a disposizione il codice definitivo del gioco. Dragon Ball FighterZ è probabilmente il degno erede dei picchiaduro dedicati a questo brand, dato che al suo interno riesce a unire brillantemente una grafica ibrida, ispirata dagli ultimi anime, ad un sistema di combattimento coinvolgente. L'esperienza maturata in questi ultimi anni dai giocatori, più vicini al genere chiaramente, verrà appagata dall'ultima fatica di Arc System Works?
Toriyama style
Effettuando il primo accesso al gioco si viene catapultati nella sala d'attesa, una sorta di hub all'interno del quale il nostro piccolo alter ego caricaturale può scegliere a quale modalità accedere. Sin dall'inizio alcune missioni ci accompagnano con il fine di scoprire le varie sale a disposizione, ma la prima sezione che vi consigliamo di fare per incominciare a imparare i rudimenti del sistema di combattimento è sicuramente la modalità Storia.










L'Androide 21, un modello avanzato creato dagli scienziati del Red Ribbon, ha resuscitato i cattivi morti nel ciclo di Dragon Ball Z grazie alle sfere del drago presenti su Namecc. Anche se il suo scopo non appare chiaro fin da subito, i guerrieri della Terra vengono loro malgrado coinvolti in un combattimento senza quartiere, trovandosi addirittura svantaggiati da un dispositivo che sembra inibire i loro poteri. Oltre ai cattivi canonici conosciuti dai più, sembra che lo stesso androide abbia creato dei cloni per seminare il caos, così da poter lavorare indisturbato al suo esperimento segreto.
Il motivo lo lasciamo scoprire a voi nell'arco dei tre archi proposti, i quali hanno il piacevole pregio di frammentare la storia in più capitoli, facendola quindi vivere da “tutti i lati della barricata”. La trama è volutamente scritta in pieno stile Dragon Ball ed inoltre, per l'occasione, coinvolge piacevolmente il giocatore grazie a un simpatico espediente della storia, spiegato grazie al fatto che noi (giocatori) siamo una sorta di anima terrestre capace di collegarsi al corpo di un combattente per risvegliarne il potenziale soppresso.
Dall'inizio alla fine il nostro team può selezionare gli scontri all'interno di una mappa tattica, esplorabile essenzialmente come un gioco da tavolo dove le scelte, per utilità, sono guidate dalle possibili ricompense ottenibili alla fine del combattimento. Si tratta perlopiù di oggetti di potenziamento come un bonus alla salute o difesa, oppure una maggiorazione dell'esperienza o Zeni (la moneta del mondo di Dragon Ball) ottenibili a fine scontro.
Una pratica legenda permette di scegliere tra diverse tipologie di arene. Sarà possibile effettuare scontri base o tutorial, dove si possono apprendere le basi del combat system, oppure si potranno anteporre le missioni salvataggio per sbloccare combattenti da aggiungere alla squadra. L'esplorazione della mappa tattica, con relativi combattimenti da svolgere, permette a quest'ultimi di ottenere preziosi punti esperienza utili non soltanto a farli salire di livello, ma anche a sbloccare interessanti eventi di collegamento (Link) utili a conoscere alcuni pensieri del personaggio.
Ogni mappa presenta come chiusura di capitolo una boss-fight, che permette dopo il suo completamento di sbloccare l'area successiva. Muoversi sulla mappa tattica può infine permettere, casualmente, di sbloccare un'arena Majin, un luogo in cui sarà possibile fronteggiare una versione potenziata di Kid Bu.
Anche se la trama non vincerà un Oscar per originalità, un appassionato di Dragon Ball riconoscerà sin da subito l'impronta derivata dalla supervisione dell'autore, il quale ha permesso agli sviluppatori di tirare fuori un prodotto in linea con la vera anima del brand. Sappiate comunque che completare la storia, nella sua totalità, verranno sbloccati l'Androide 21 e Vegeta SSG.
Scontri da divano
La modalità Storia non è ovviamente l'unico fiore all'occhiello del titolo. Durante il completamento dei tre archi narrativi della storia potremo alternarci tra diverse arene di combattimento, ovvero quella online e offline.
Se la prima l'abbiamo solamente provata nell'arco della open beta, con qualche problema di troppo relativo alla rete, la seconda ci ha permesso di sudare sette camice durante scontri epocali ricchi di pathos.
Si può partire con un po' di allenamento, utile a togliervi ulteriori dubbi sul moveset dei personaggi che vorrete utilizzare nelle vostre battaglia, ma poi sarà inevitabile passare ai pilastri portanti della componente offline: Battaglia Locale e Arcade. Se la prima rispecchia nella sua interezza i tipici scontri in solitaria, con tanto di torneo stile Tenkaichi a cui poter partecipare in più giocatori scegliendo come avversari la CPU o un avversario umano, la seconda è probabilmente simile per struttura alle torri di Mortal Kombat.
Scelto, infatti, un cammino da compiere tra i disponibili, il gruppo scelto si trova ad affrontare diversi scontri in una ladder, che si scala a seconda del punteggio ottenuto alla fine dell'incontro. Oltre alla soddisfazione personale, condita da una serie di achievements dedicati, tale modalità permette di sbloccare la tanto agognata forma SSG di Goku, ottenibile soltanto completando le ladder più difficili di questa modalità (non è per niente facile, purtroppo) con un punteggio mediamente alto.
A livello di tempo, tolti gli scontri da divano disputabili con i vostri amici comodamente a casa, il titolo offline permette diverse soddisfazioni in termini di longevità, aggirandosi ad almeno una decina di ore per completare (72% tirando dritto senza scontri accessori) soltanto la modalità storia offerta.
Kakaroth, sei tu il numero uno!
Abbiamo parlato di modalità e di storia, ma l'argomento più interessante resta indubbiamente uno: il combat system. Gli sviluppatori devono aver lavorato veramente tanto intorno al sistema, dato che impronta una difficoltà progressiva che sembra essere in grado di appagare giocatori di qualsivoglia bravura.
Attenzione, non è un dato volto a sminuirlo, ma tutt'altro. Oltre ai colpi che troviamo distribuiti sui soliti tasti, i grilletti superiori sinistri svolgono il compito di tag con gli altri due elementi della squadra, mentre i grilletti superiori destri fungono essenzialmente da miccia scatenante utile a far partire le nostre combo.
Bilanciare la formula, sin dall'inizio, sembra una cosa abbastanza semplice. La pressione continua dei tasti Quadrato e Triangolo ci permette, infatti, di scatenare combo automatiche senza la minima fatica, mentre R2, come scritto poc'anzi, permette al giocatore di scattare sull'avversario al fine di non farlo respirare e tempestarlo di colpi. Come scritto nell'articolo dedicato all'open beta, il gioco prevede inoltre di poter evocare Shenron collezionando le sfere del drago durante lo scontro, ma non sappiamo come tale espediente potrà sbilanciare il combattimento (soprattutto nella modalità online), visti i grossi bonus ottenibili.
Va inoltre sottolineato come ogni personaggio abbia delle caratteristiche distintive in termini di moveset. Se un Androide 16 può vantare un'enorme forza da sfruttare, però, mediante attacchi a brevissima distanza, un Gohan Bambino può invece sbizzarrirsi nell'uso delle combo più disparate, grazie all'ottima velocità con cui effettua i colpi. Bilanciare queste caratteristiche, soprattutto nella scelta di una team build da sfruttare online oppure offline, può determinare una vittoria schiacciante contro un avversario impreparato.
Ma è qui che viene il bello. Anche se le super mosse sono relativamente semplici da effettuare tenendo d'occhio i contatori d'aura, il gioco a livelli avanzati permette di combinare queste potenti mosse, creando degli attacchi letteralmente devastanti. Un attacco speciale può scatenare subito dopo una mossa speciale, lanciando i nostri personaggi all'interno di scontri così adrenalinici che vi sembrerà di essere voi stessi all'interno dell'anime di Toriyama. Se poi combiniamo i personaggi, tipo Gohan Bambino e Goku, si possono ottenere ulteriori goodies che vanno a sommarsi già all'ottima qualità del gioco in termini di contenuti.
Doveroso sottolineare come Arc System Works si sia concentrata anche nel riprodurre una grafica semplice ma ispirata, che fa del suo avvincente 2D un punto di forza capace di mettersi in risalto nei confronti delle altre offerte legate al genere. Ogni pixel è stato disegnato per suscitare emozioni contrastanti nei giocatori, che verranno appagati dai dettagli in movimento non soltanto dall'ottimo framerate mantenuto anche nelle fasi più concitate.
Oltre a questi dettagli, i giocatori più navigati potranno far uso di combo imprevedibili alternando gli attacchi alti con quelli bassi, oppure si serviranno della parata potente (Indietro + X) al fine di poter contrattaccare qualsiasi mossa con scatto. Insomma, c'è veramente da sbizzarrirsi all'interno del gioco e probabilmente, a conti fatti, il miglior allenamento sarà proprio quello effettuato nelle modalità Arcade a massima difficoltà. Certo, vedere personaggi come Yamcha, Nappa e Tenshinan un po' fa storcere il naso, ma la speranza è quella di veder aggiunti nuovi personaggi al roster mediante una formula di DLC gratuiti.
Ultima nota a piè di pagina riguarda il Negozio, a tutti gli effetti una sorta di emporio dove il giocatore, grazie alla spesa della moneta virtuale Zeni o Zeni Premium può acquistare elementi di cosmetica utili a personalizzare il proprio avatar all'interno della sala di attesa. Fortunatamente, almeno per quanto riguarda la build in nostro possesso e le notizie riportate questa settimana, il gioco non farà utilizzo di moneta reale per effettuare acquisti di oggetti extra.



