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Recensione Dracula 2: L'Ultimo Santuario

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (5 gennaio 2001)
DURA LA VITA DELL'AMMAZZAVAMPIRI
Gli enigmi che saremo chiamati a risolvere sono abbastanza vari e seguono rigorosamente la logica, quindi non ci capiteranno mai enigmi assurdi e anche la difficoltà è stata meglio calibrata rispetto al prequel. Una delle maggiori critiche che furono fatte a Dracula: Resurrection riguardava l'estrema facilità degli enigmi che contribuiva a rendere il gioco eccessivamente corto, al punto da poterlo finire in 5-6 ore. In Dracula 2 le cose sono migliorate: gli enigmi sono più intriganti e la storia è più avvincente anche grazie al fatto che questa volta Dracula ha un ruolo di primo piano nella vicenda, mentre nel prequel era relegato a semplice comparsa. Altro aspetto positivo è dato dal fatto che non ci capiterà mai di vagare per decine di scenari alla ricerca dell'oggetto mancante dato che quasi tutti gli enigmi si risolvono nella locazione in cui troviamo gli oggetti. Presumibilmente per dare varietà al gioco, sono state inserite delle fasi arcade in cui, pistola alla mano e inquadratura simil-Quake, dovremo uccidere i vampiri che ci si pareranno dinanzi. Queste fasi di gioco, però, appaiono inserite alla meno peggio, stonano col resto dell'avventura e se non ci fossero state nessuno ne avrebbe sentito la mancanza. Durante il gioco non saremo del tutto soli contro Dracula, ma troveremo personaggi che ci aiuteranno nella difficile lotta contro il Conte. Primo fra tutti il dottor Seward. Sarà lui che ci darà preziose informazioni sull'Anello del Drago e costruirà un misterioso, quanto difficile da usare, strumento in grado di poter uccidere i vampiri. Un altro personaggio importante è il simpatico Opkins, incerto se seguire gli ordini di Dracula o aiutare il coraggioso Jonathan e la dolce Mina. Il gioco è disseminato di tranelli e pericoli per cui capiterà sovente di morire: per fortuna sarà possibile salvare in ogni momento la partita senza dover per forza ricominciare tutto da capo
Dracula 2: L'Ultimo Santuario - Immagine 2
Qui ci accingiamo a eseguire una efficace manovra evasiva
GRAFICA E SONORO
L'impatto grafico di Dracula 2: L'Ultimo Santuario è senza dubbio più che positivo, gli scenari sono molto ben realizzati e l'atmosfera cupa e tetra c'è tutta. Certo, si tratta pur sempre di schermate statiche, ma fanno la loro degna figura. I filmati Full Motin Video che intervallano il gioco nei punti salienti sono di eccellente fattura e forniscono informazioni preziose per la risoluzione di alcuni enigmi. In questo secondo capitolo sono in numero minore rispetto al precedente: evidentemente i programmatori hanno riposto maggiore attenzione alla cura delle fasi di gioco vere e proprie. La longevità non è molto elevata, visto che per completare l'avventura sarete impegnati per circa 25 o 30 ore di gioco effettive che, tutto sommato, risultano essere sufficienti vista la natura del gioco. Gli effetti sonori sono di buona qualità anche se a volte sono eccessivamente ripetitivi e alla lunga stancano. Il doppiaggio in italiano invece è superlativo: ottima l'interpretazione di tutti i doppiatori
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