Un gatto lo trovi ovunque. Mangia poco, non disturba e quando è di buon'umore fa persino le fusa. Cambia poco il discorso se ci spostiamo sul mondo canino. Facilmente rintracciabili (anzi, te ne regalano volentieri a cucciolate), ve ne sono di ogni carattere e misure, adatti per ogni famiglia disposta ad accollarsi qualche passeggiata. Criceti, canarini, porcellini d'india e tartarughine, c'è n'è per tutti i gusti. Ma avete mai pensato di dedicarvi anima e corpo ad un animale marino? No, non parlo dei docili pesciolini rossi, che dove li metti stanno, padroni della loro boccia di vetro, capaci di interagire con il padrone quasi quanto un televisore senza telecomando. Sto parlando invece di delfini. Regali mammiferi dotati di pinne, famosi per la loro intelligenza, amati dai bambini di tutto il mondo e resi celebri da film, leggende e, perché no, videogame come il famoso “Ecco The Dolphin”. Certo, ben pochi avrebbero il coraggio di comprare un cetaceo per la gioia del proprio pargoletto, ma ecco che il nostro fidato Nintendo DS ci viene in aiuto, con la complicità di 505 Games. Sviluppato dalla Star Fish, ecco dunque Dolphin World, gestionale dedicato al mondo dei parchi acquatici, dove dovremo immedesimarci in un ammaestratore di delfini, non solo per diventare amici di uno questi, ma anche per farlo diventare una vera e propria star, capace di incantare il pubblico accorso ai vari spettacoli con salti, giochi d'abilità e varie acrobazie. Riusciremo nel doppio intento e, soprattutto, sarà riuscita Star Fish ad emergere in un mare di titoli di simile stampo?
Nintendolph
Impugniamo dunque il nostro fedele stilo e lasciamoci guidare nel mondo del parco acquatico. Certo, tra gli ammaestratori siamo gli ultimi arrivati, ma questo non ci impedisce di poter accedere alla vasca del nuovo delfino, e di essere designati come suo curatore. Inizierà ora un percorso atto a renderci gradevoli al cucciolo marino, fatto di richiami, carezze e elargizioni di cibo. Armandoci di stilo e pazienza, dovremo osservare il nostro amico e, una volta conquistata la sua fiducia, attendere che compia spontaneamente dei salti. Ogni volta che farà qualcosa di notevole, con un comando potremo chiamarlo e premiarlo ( a suon di sardine, sgombro, cubetti di ghiaccio etc.), in modo che impari e memorizzi l'azione compiuta. In seguito, sarà il momento di insegnarli a ripetere alla perfezione il tutto, unica via per renderlo infallibile nell'esecuzione. Imparato un buon numero di esercizi, potremo finalmente affrontare il pubblico, amato e temuto. Con movimenti semplici dello stilo, indicheremo al delfino quel che dovrà fare e, in base alla sua bravura e all'affinità con noi, riceveremo applausi o fischi, quantificati da un punteggio. Più diventeremo bravi, maggiori saranno le occasioni di esibirci, sia per maggior tempi, sia davanti a pubblici più esigenti. Tra uno spettacolo e l'altro, dovremo continuare a insegnare nuovi numeri al mammifero e, naturalmente, a coltivare la sua amicizia. Oltre a lasciarlo nuotare libero (cosa che gradirà molto), dovremo seguire i suoi gusti: il cetaceo infatti dimostra di saper fare i capricci meglio di tanti cuccioli d'uomo, costringendoci a variare spesso sia il cibo da somministrargli, sia i giochi con cui farlo divertire (palle, pupazzi, salvagente etc.).
Il mio delfino è naufragato
Idealmente parlando, la possibilità di potersi dedicare ad un delfino, a differenza dei “soliti” animali terrestri, potrebbe stuzzicare più di qualche videogiocatore. Dolphin World non riesce a convincere sotto due punti semplicemente basilari di qualsiasi gioco: la realizzazione e il gameplay. Tecnicamente ci troviamo davanti ad un prodotto che galleggia in un mare di mediocrità: se il sonoro non eccelle ma quantomeno non fa storcere il naso, la grafica risulta, senza troppi dubbi, deficitaria. Partendo dal modello poligonale del delfino, povero in texture e non troppo espressivo, personaggi e ambientazioni sembrano uscire da un Game Boy Advance: fondali fissi, protagonisti in due dimensioni e simili. Sia chiaro, niente da dire riguardo alla grafica old-style, ma questa deve denotare un minimo d'ispirazione, cosa che in questa sede sembra mancare. Il colpo di grazie viene poi inflitto dalla giocabilità, che si mostra povera sia d'idee che di spunti divertenti. Ci limiteremo ad aspettare che il delfino compia dei numeri, farglieli ripetere in allenamento ed eseguirli durante le esibizioni. L'interazione “cucciolo-padrone” è scarsa, basterà fare qualche carezza, variare le cibarie e i giocattoli e lasciare l'animale libero di nuotare, per mantenere un ottimo feeling. Non portano nessuna particolare miglioria le modalità “Osserva” e “Curiosità”. La prima si riduce a farci guardare il nostro delfino libero di nuotare senza nessuna interazione in alcune ambientazioni, la seconda è una breve raccolta di curiosità, appunto, sul mondo di questi particolari mammiferi. Nulla che però possa regalare più di qualche minuto d'intrattenimento, lasciando Dolphin World a nuotare in una piscina traboccante di mediocrità.
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Dolphin World poteva essere una valida alternativa al genere gestionale legato a cuccioli e animali che tanti successi ha colto nella vita del Nintendo DS. Purtroppo però il prodotto targato 505 Games non solo si mostra poco performante per quanto riguarda il comparto tecnico, ma pecca soprattutto nel fulcro centrale della giocabilità. Estremamente più povero dei suoi famosi predecessori, Dolphin World offre un intrattenimento tale da divertire per poche ore, complice una ripetizione quasi meccanica delle azioni da far compiere al nostro delfino per poter andare avanti nella sua carriera al parco acquatico. Simpatica l'idea d'inserire una voce quasi enciclopedica dove scoprire diverse informazioni sul mondo dei delfini, ma il contorno riesce raramente ad elevarsi da una noia generale. A conti fatti Dolphin World rappresenta più che altro un "non-gioco", consigliabile unicamente a chi ha già allevato qualsiasi altro cucciolo virtuale su Nintendo DS, ma anche a costoro, non possiamo che consigliare di pensarci due volte, prima di decidere di andare a bordo vasca con una sardina in mano per farsi amico il delfino di turno.



