Recensione Dirt Track Racing: Sprint Car

Di Redazione Gamesurf (10 dicembre 2000)

Le texture sono poco più che gradevoli, il fumo e la polvere alzati dai veicoli sintetici e poco convincenti, gli scenari spogli e privi di particolari effetti (tutto ciò che si vede è la folla, i lampioni accesi nelle gare in notturna e qualche automezzo parcheggiato all'interno del catino) e le collisioni, purtroppo, decisamente deludenti. A deludere il già poco soddisfatto entusiasmo per la grafica del gioco vi è infatti proprio un vistoso effetto di clipping, particolarmente evidente nelle collisioni con il muretto e con le altre vetture e capace di ritardare l'effetto dell'urto anche di alcuni secondi

L'inquadratura interna rende bene l'idea dell'essenzialità di questi mezzi, studiati per essere leggeri e resistenti

Ben altro discorso va invece fatto per il sonoro, incredibilmente coinvolgente e ben realizzato. A dire il vero i suoni presenti sono in realtà pochissimi (il motore, la folla, gli urti), ma è indiscussa la loro qualità tra cui spicca senz'altro quella del motore 8V, caldo e borbottante proprio come nella realtà.

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Dirt Track Racing: Sprint Car è un titolo assolutamente anomalo, almeno per il mercato italiano. Esattamente come accade a quei titoli che trattano sport di nicchia (l'esempio più lampante è il gioco di caccia Deer Hunter) vi è anche in questo caso un evidente contrasto tra l'indiscussa qualità della trasposizione, il convincente realismo e l'estrema particolarità dell'argomento trattato. E' chiaro infatti che le Sprint Car, per quanto divertenti e belle da vedere, rimangono comunque una categoria molto particolare e sconosciuta ai più. E' davvero difficile dunque pensare che senza un'adeguata passione e interesse si possa godere appieno del grande realismo di questo gioco, perdonando oltretutto una grafica che di certo avrebbe potuto sfruttare molto meglio le moderne tecnologie.

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