Tiscali

Recensione Dark Souls II

From Software ci manda di nuovo a morìammazzati
Tommaso Alisonno Di Tommaso Alisonno(11 marzo 2014)
Il sistema di controllo è rimasto pressoché il medesimo di Dark Souls: ai tasti laterali del controller sono associate le azione legate agli oggetti equipaggiati nelle due mani. Con un arma, ad esempio, si avranno attacco normale e attacco potente, con uno scudo la posizione di difesa o la “sberla”, e così via con le varie casistiche di archi, strumenti di magia o armi a due mani. Nei tasti frontali abbiamo l'interazione con l'ambiente, la corsa/capriola, l'uso dell'Item selezionato e l'impugnatura dell'arma a una o due mani; il salto in corsa è di default associato a L3, ma può essere configurato. La croce direzionale, infine, permette di scorrere gli Item e l'equipaggiamento in selezione rapida - il gioco non conosce pausa, quindi aprire il menù completo è sempre un rischio.

Dal punto di vista grafico, il gioco si avvale di un motore totalmente nuovo che pur appoggiandosi ad altri engine “di supporto”, come ad esempio Havok Cloth e Morpheme, mostra netti miglioramenti estetici rispetto al predecessore. Questi si evincono dalla qualità delle texture, dal dettaglio dei modelli, dalle animazioni - molte delle quali ora frutto di motion capture - dalla complessità dei modelli e dall'anti-aliasing. Purtroppo è doveroso segnalare come tutto questo porti a uno scotto da pagare, per lo meno su PS3: è innegabile che FS abbia lavorato tenendo in buon occhio l'ambiente PC e cominciando a sbirciare il mercato Next-Gen, ma il risultato è che sulla piattaforma Sony abbiamo più volte notato dei cali di frame rate.
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Queste impronte non promettono niente di buono - ma cosa, dopotutto, promette qualcsoa di buono in Dark Souls II?
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Questo numero tenderà a salire
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L'Ultimo Gigante è in un certo senso il primo boss da affrontare - ma non è obbligatorio
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Una locazione veramente suggestiva
Niente da eccepire invece per il lato del sonoro: come nei predecessori, i brani musicali sono rari e limitati ad ambienti e situazioni particolari, ed alcuni - come ad esempio nel villaggio di Majula - rimangono comunque molto di sottofondo; solo negli scontri boss, in pratica, avremo un vero e proprio accompagnamento. Effetti sonori e campionamenti ci terranno però compagnia in tutte le fasi del gioco, accentuando l'atmosfera di “fantasy decadente” che della serie è il marchio di fabbrica. Tutti i dialoghi sono doppiati in Inglese e sottotitolati in Italiano: la qualità e buona e la traduzione ci è sembrata ottima.

Per quanto riguarda il gameplay, come sempre Dark Souls è un gioco difficilmente “posizionabile”. Il sistema di controllo è in fin dei conti semplice (anche se avremmo forse gradito una schivata un minimo più reattiva) e gli sviluppatori hanno anche realizzato un esaustivo tutorial che i giocatori esperti potrebbero persino tralasciare - se non fosse che offre comunque i primi tesori da raccogliere. In seguito, l'avventura risulta essere ancora una volta la fiera del Trial & Error: potenziare il proprio personaggio, utilizzare equipaggiamento migliore e caricarsi di bombe e curativi vari offre sicuramente un certo margine in più, ma di base ciò che farà la differenza sarà il sapere cosa aspettarsi dietro l'angolo, dietro la porta o dal boss di turno, il ché è impossibile finché non lo si ha già affrontato in precedenza.

Questo porta a una difficoltà altalenante: a volte potreste anche imbroccare una serie di mosse ben piazzate nei combattimenti così da superare in scioltezza un gruppo di nemici, altre volte un errore in una parata o in una capriola può portare a conseguenze catastrofiche. Possiamo dire che in DSII, non ci sia niente di “veramente difficile”, se però si sa cosa fare e lo si sa fare senza sbagliare. Viceversa, sinché non ci si sbatte il grugno, il gioco è virtualmente “impossibile” - sebbene alcune strategie di base si rivelino spesso vincenti, e persino qualche boss (QUALCHE) possa essere sconfitto al primo o secondo tentativo.

L'apporto della community multiplayer in questo senso è una toccasana: non parliamo solamente dell'ovvio aiuto che può provenire dall'evocazione di altri personaggi, ma anche del sistema di “messaggi” che ancora una volta è possibile lasciare in giro in modo che gli altri giocatori li leggano. Un messaggio come “Attento a Imboscata” o “Prova Attacco a Distanza” possono infatti contribuire ad evitare morti su morti. Perché ancora una volta in DSII si morirà, oh se si morirà...

Ancora, le “macchie di sangue” lasciate dai giocatori morti permettono di assistere, sottoforma di brevi animazioni, alla loro morte: se per esempio vedete un giocatore che muore aprendo uno scrigno, capirete che questo cela da una trappola - o peggio. D'altro canto, l'invasione di un personaggio in un momento inaspettato, magari nel bel mezzo di uno scontro contro molti nemici (laddove “molti nemici” in DSII significa “più di due”) o quando siete feriti senza possibilità di rapida guarigione, può essere letale.

In sostanza, dunque, Dark Souls II segue le orme del predecessore, offrendo un intero nuovo mondo da esplorare, nuovi nemici e nuovi boss, il tutto con una veste grafica migliorata, anche se innegabilmente più esosa in termini di prestazioni. Le novità nel gameplay risiedono sostanzialmente nei nuovi incantesimi - a stregoneria, miracoli e piromanzia si accostano adesso i malocchi - e nella succitata gestione dei patti, ora più articolata e varia. Per il resto, i giocatori “navigati” troveranno probabilmente in DSII quello che già si aspettano: un mondo vasto e intricato che non vede l'ora di ucciderci - di nuovo...
Dark Souls II - Immagine 13
I patti renderanno molto particolare l'esperienza multiplayer
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Solo un personaggio "vivo" può vedere le rune di evocazione e chiamare altri personaggi in aiuto
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Questo boss picchia come un drago - anzi: come uno che li ammazza, i draghi
Dark Souls II - Immagine 16
Imponenti strutture decadenti
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8,5
Dark Souls II soddisfa appieno le aspettative fornendo un nuovo mondo e tante nuove avventure sulla falsariga dei predecessori: la grafica rinnovata - anche se un po' pesante - la nuova gestione dei patti e tante novità tra incantesimi, armi, nemici comuni e boss rendono l'esperienza nuova anche ai giocatori più navigati, ma la regola del “chi sbaglia muore” - e si sbaglia parecchio - rimane immutata. Come sempre, un gioco per chi non ha paura di morire - ripetutamente...
voto grafica8,5
voto sonoro6,5
voto gameplay8,5
voto durata9