Qualcuno obietterebbe che bisogna essere subnormali per voler ballare come una pop star giapponese, almeno dalle nostre parti, eppure questa è la premessa di fondo del lavoro Konami (come da tradizione della serie). Il gameplay è semplice al limite dell'imbarazzo: improvvisarci improvvisati ballerini e improvvisare improvvisati balletti scimmiottando le figure a schermo. In parole povere, ballare, o quantomeno concatenare posizioni ignobili nonostante gli sguardi impietosi degli astanti dinnanzi a questo bieco spettacolo. Coreografie al limite della decenza umana, dove vien chiesto di disegnare a tempo arcobaleni con le braccia, pose strane, piegare ginocchia, comunque nulla che un normodotato in fatto di movimenti non possa riuscire a fare, anche perché l'occhio “vigile” del Kinect si dimostra permissivo all'inverosimile, l'esatto contrario di una Celentano qualsiasi di Amici. E non vi verranno nemmeno richiesti virtuosismi della danza come i fouettè per portare a termine l'esibizione.I titoli che accompagnano l'uscita di una nuova console o periferica spesso e volentieri assumono le fattezze di prototipi, una sensazione che si fa fortissima una volta fatta amicizia col sistema di rilevamento, invero approssimativo a tal punto da far girare le omelie a un frate. Un rapporto di amore-odio che da un lato semplifica notevolmente il compimento del parco mosse/gesti richiesto, dall'altro sminuisce il senso di sfida generale per quanto permangano alcuni livelli di difficoltà inizialmente esagerati. Al cospetto di cotanta leggerezza nel rilevare i nostri movimenti, unico nostro alleato non può che esser la pazienza, perché il Kinect si rivela decisamente "miope". Pazienza, tanta pazienza.
Nonostante le titubanze iniziali, il giocatore intimorito dall'efficacia dell'apparecchio e incavolato contro la calibrazione del rilevamento troverà comunque qualche sprazzo di divertimento, specie se mostrerà le proprie performance durante qualche festicciola con amici e parenti, meglio se ubriachi. La soundtrack filonipponica conta una trentina di pezzi, e tra le modalità menzione merita la possibilità del gioco online. Chi è abituato ai rythm game danzerecci troverà pane per i suoi denti forse solo al livello di difficoltà più elevate, mentre per i non autoctoni del genere basterà “barare” per portare a casa comunque un risultato più che modesto.
Non ci siamo. Qualche sprazzo di divertimento non riesce a soppiantare la presenza di un sistema di rilevamento permissivo all'inverosimile, che da solo basta a compromettere una già non esaltante esperienza ludica. Ad ogni modo, al giocatore assalito di un'insana voglia di sgambettare e ondeggiare davanti alla tv, questo Dance Evolution potrebbe asservire come rimedio a breve termine. Nonostante le dubbie capacità ricreative, rimangono indubbie quelle legate al fitness e al benessere fisico: come ogni titolo per Kinect che si rispetti, Dance Evolution richiede al giocatore di stare in continuo movimento e bruciare quella manciata di calorie che, a lungo andare, potrebbero alleggerire il conto dei chili appena giunti sopra la bilancia. Peccato che abbandonerete il gioco molto prima di raggiungere risultati apprezzabili, visibili e quantificabili.
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Non ci siamo. Qualche sprazzo di divertimento non riesce a soppiantare la presenza di un sistema di rilevamento permissivo all'inverosimile, che da solo basta a compromettere una già non esaltante esperienza ludica. Ad ogni modo, al giocatore assalito di un'insana voglia di sgambettare e ondeggiare davanti alla tv, questo Dance Evolution potrebbe asservire come rimedio a breve termine. Nonostante le dubbie capacità ricreative, rimangono indubbie quelle legate al fitness e al benessere fisico: come ogni titolo per Kinect che si rispetti, Dance Evolution richiede al giocatore di stare in continuo movimento e bruciare quella manciata di calorie che, a lungo andare, potrebbero alleggerire il conto dei chili appena giunti sopra la bilancia. Peccato che abbandonerete il gioco molto prima di raggiungere risultati apprezzabili, visibili e quantificabili.



