Tiscali

Recensione Crysis 2

E se dicessimo... imperdibile?
Luca GambinoDi Luca Gambino (22 marzo 2011)
Una seconda possibilità. E' quella che chiedono tutti e che a pochi viene concessa. Tra questi pochi c'è il soldato "Alcatraz". Niente a che vedere con il famoso penitenziario, a quanto ci risulta, ma un normalissimo marine degli Stati Uniti. Caduto, o quasi, nella lotta impari contro la forza aliena che ha invaso New York, Alcatraz è stato scelto quasi casualmente (anzi, togliete il quasi) per salvare il pianeta dalla catastrofe imminente. Niente spoiler, tranquilli. Del resto sarebbe un vero delitto rovinare le continue sorprese che vi riserverà lo script preparato per Crytek dallo scrittore Richard Morgan. Una trama pregna di colpi di scena e perfettamente adattata ad un gameplay che non vi concederà un solo attimo di sosta.
Crysis 2 - Immagine 1
Crysis 2 - Immagine 2
Crysis 2 - Immagine 3
Se conoscete un minimo Crysis, saprete sicuramente che al centro di tutto c'è la "nanotuta". Uno strumento bellico dalle incredibili potenzialità, capace di restituire incredibili potenzialità al fortunato che la indossa. Ecco, a questo giro il fortunato di turno è proprio il nostro ignaro eroe che si trova al centro di un intrigo che non solo lo vedrà impegnato a salvare New York dall'invasione dei Ceph (razza aliena già protagonista del primo episodio) ma dovrà fare in modo che la nanotuta non cada nelle mani sbagliate, dal momento che un'altra fazione, questa volta tutta terrestre, si è messa sulle sue tracce per impossessarsene. Quella di Alcatraz sarà quindi una corsa contro il tempo, perennemente tra due fuochi, all'interno di una città letteralmente devastata e ormai pronta alla resa. Lo scenario dipinto da Crytek è di quelli da incubo. Civili inermi abbattuti, palazzi distrutti, strade che si sbriciolano sotto i nostri piedi. Le peggiori paure dell'americano medio diventano realtà.
Due nemici e sfida raddoppiata, quindi. Molteplici, invece, le possibilità date al giocatore per affrontare le situazioni che ci si pareranno davanti. Grazie alle possibilità della nanotuta potremo variare il nostro approccio nel corso del gioco, decidendo di volta in volta metodi da guerrafondaio estremo, oppure "uccellare" i nostri avversari e passargli letteralmente sotto il naso senza essere notati. Attivando infatti le funzioni di invisibilità o aumentando la resistenza della nanotuta potremo decidere di buttarci a capofitto tra le braccia del nemico, armi alla mano, oppure aggirare l'ostacolo, invisibili ai loro occhi. Ovviamente il tutto prevede un consumo di energia che deve costantemente essere tenuto sotto osservazione, pena ritrovarsi in braghe di tela nel bel mezzo della battaglia. Ovviamente sarà sufficiente non utilizzare questi particolari poteri "extra" per recuperare celermente le energie necessarie ma è altrettanto ovvio che il consumo energetico dovrà essere un fattore da tenere in considerazione nel pianificare le operazioni di guerriglia.