Tiscali

Recensione Crazy Taxi Fare Wars

La guerra delle tariffe in questa raccolta per PSP.
Tommaso Alisonno Di Tommaso Alisonno(2 novembre 2007)
Gli assidui frequentatori di sala giochi non faranno fatica a ricordare i due Crazy Taxi, titoli oggi ripropostoci in questa raccolta per PSP che li racchiude nel sottotitolo “Fare Wars”, ossia la guerra delle tariffe. Lo scopo del gioco, come normalmente accade nei coin-op, è di una semplicità estrema: una volta scelto un tassista tra i quattro disponibili, ci ritroveremo tra le strade di una metropoli impegnati nel cercare clienti da scarrozzare alla destinazione desiderata nel più breve tempo possibile, o comunque entro il limite impostoci. Naturalmente sarà lungi dai nostri pensieri l'idea di guidare seguendo coscienziosamente le norme del codice stradale, innanzitutto perché i clienti avranno sistematicamente una fretta dannata e non faremmo mai in tempo, in secondo luogo perché altrimenti dove starebbe il divertimento? Per rendere le cose ancora più interessanti, lungo il tragitto potremo compiere salti ed evoluzioni o semplicemente sfiorare a velocità folle le macchine circostanti, azioni che impressioneranno e divertiranno i nostri passeggero ed andranno ad incrementare la tariffa sotto forma di mance.
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 1
Tanto per cominciare, accompagniamo il Pastore alla Chiesa... ovviamente, guidando contromano: sennò che gusto c'è?
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 2
La cosa che arriverete ad odiare di più sarà il traffico bloccato: peccato che spesso l'origine del blocco sarete proprio voi
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 3
La freccia verde ci indica il punto da raggiungere: a seconda del cliente, vi segnalerà le svolte esatte, oppure una direzione generica
Se il concept alla base del gioco è semplice, non per forza così dev'essere per la controllabilità, specie quando si parla di un titolo studiato appositamente per “succhiare” quante più monetine possibile ai bambini cicciotti delle sale giochi. Ecco pertanto che, nonostante di base avremo da gestire solo acceleratore e freno, necessiteremo di un po' di pratica per padroneggiare le prestazioni del mezzo, pena una perdita costante del controllo; soprattutto i freni tenderanno ad essere piuttosto “lunghi”, e spesse volte rischieremo di non fermarci per tempo nell'aree di arrivo del passeggero o, peggio, di sbagliare totalmente una curva con risultati catastrofici (testacoda, cadute da ponti, e così via). A questi due comandi fondamentali si affiancano lo sterzo, ovviamente, ed i tasti per le marce R (retro) e D (avanti): oltre all'utilizzo ovvio, queste due saranno infatti necessarie per compiere evoluzioni come testacoda, partenze turbo e accelerazioni improvvise. In Crazy Taxi 2 sarà inoltre disponibile il comando del salto, ed è per questo motivo che nelle mappe di questo gioco saranno presenti molte meno “rampe” rispetto al primo. Non preoccupatevi, comune, di prendere botte e sportellate a destra e a manca, perché l'unico danno che ne subirete sarà l'intrinseca perdita di tempo: il vostro veicolo sarà infatti totalmente indistruttibile.
Per accumulare il vostro stipendio potrete scegliere tra una partita con un tempo prefissato oppure una con le regole “arcade” in cui il tempo si incrementerà per ogni cliente trasportato, che poi sono le regole originali da sala giochi: la prima formula tende ad essere l'ideale per prendere confidenza col gioco e divertirsi a portare a destinazione un discreto numero di clienti, mentre la seconda è sicuramente consigliabile solo ai giocatori più scafati giacché il tempo a disposizione all'inizio è veramente esiguo. In alternativa, potrete cimentarvi nei sotto-giochi di tipo “puzzle” che vi proporranno prove particolari quali l'effettuare un lungo salto, forare tutti i palloncini presenti in un'arena, o trasportare a destinazione un cliente attraverso un percorso composto particolarmente intricato (salti, strettoie, eccetera), ovviamente il tutto entro un tempo limite. C'è spazio anche per il MultiPlayer: oltre alla canonica connessione ad-hoc, il gioco propone addirittura la possibilità di sfidarsi su una singola console nelle due modalità “Original” (dato un tempo limite, vince chi guadagna più denaro) o “C-R-A-Z-Y” (manches di un solo cliente da trasportare nel minor tempo possibile).
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 4
I pedoni si scanseranno al vostro passaggio, ma anche se non dovessero fare in tempo saranno comunque attraversati senza danno
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 5
Questi ostacoli avranno più lo scopo di rendere difficoltosa la visuale che non quello di rallentarvi effettivamente
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 6
Il tempo residuo ci indica che stiamo giocando con limite di 10 minuti: è il metodo consigliato per imparare a guidare
La grafica del gioco è tendenzialmente sufficiente: per quanto infatti il vostro taxi sia abbastanza ben dettagliato, è l'unico elemento a dimostrare questa cura, mentre le altre auto avranno un aspetto gradevole senza particolari pregi. I modelli dei pedoni/clienti sono davvero semplici, e giusto nel secondo episodio si registra qualche simpatica miglioria con una maggiore varietà, specie nelle animazioni dei passeggeri. D'altronde questa è l'unica differenza sostanziale tra la grafica dei due titoli, segno soprattutto del fatto che rispetto all'originale siano stati entrambi ritoccati per la PSP. Entrambi soffrono purtroppo dello stesso occasionale problema: quando sfrecciate velocemente da una parte all'altra della città, macinando grandi distanze in poco tempo, talvolta la PSP non fa in tempo a caricare tutti gli elementi grafici di cui avete bisogno e vi trovate così a guidare nel “nulla” o, peggio, a cozzare contro un muro invisibile. Più entusiasta il giudizio sul sonoro, il quale si avvale di una buona gamma di brani Hard Rock che vi accompagneranno perfettamente durante le vostre corse frenetiche e doppiaggi simpatici, rigorosamente in Americano e con inconfondibili accenti da “slang”; tutti i testi a schermo sono tradotti in Italiano e a parte qualche occasionale svista di battitura svolgono egregiamente il loro lavoro.
Come già accennato, il concept di gioco è semplice ma l'esperienza resa inizialmente un po' ostica dal comportamento anomalo della vettura: il risultato è che impiegherete un paio di partite a prendere un minimo la mano, ma in seguito non troverete ostacoli di sorta. I quattro piloti (diversi tra il primo e il secondo capitolo) hanno delle differenze tra loro, ma non vengono segnalate nel gioco e dovrete apprenderle sulla vostra pelle facendo diverse prove. La difficoltà è espressa in termini di tempo e traffico: all'inizio della partita i clienti saranno piuttosto permissivi e riuscirete a portarli a destinazione con parecchi secondi d'avanzo, ma man mano che procedete diverranno sempre più esigenti e le strade più ingombre fin quasi all'impossibilità, tant'è vero che optare per una partita da 10 minuti piuttosto che per una di 5 non implica il raddoppio del punteggio finale. Il livello di difficoltà raggiunto in-game va tenuto in considerazione alla scelta del cliente: il simbolo del dollaro sopra la testa indica approssimativamente la distanza dall'obiettivo, e pertanto sarà consigliabile prediligere i tragitti più lunghi ad inizio partita e poi scartarli verso la fine. In Crazy Taxi 2, inoltre, vi capiterà di poter talvolta caricare in macchina due, tre o addirittura quattro clienti per volta, tutti da accompagnare a differenti destinazioni: visto che verrete pagati solo dall'ultimo, assicuratevi prima di imbarcarvi in una simile impresa di avere il tempo materiale per completarla.
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 7
Nel primo Crazy Taxi abbonderanno le rampe, mentre nel secondo le auto saranno in grado di saltare autonomamente
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 8
Portare a destinazioni differenti quattro clienti potrebbe essere un'ottima fonte di guadagno (o un'incredibile perdita di tempo)
Crazy Taxi Fare Wars - Immagine 9
Ecco come i clienti esulteranno per le nostre acrobazie: le cheerleaders sono sicuramente quelle più coreografiche
D'altronde, ogni partita è una storia a sé: i due titoli raccolti, sebbene con le opportune sfumature e variazioni, sono comunque entrambi concepiti per il coin-op e propongono pertanto azioni di gioco brevi ma intense. Pertanto, dopo un primo periodo di presa di confidenza, in linea di massima il gioco diventerà più che altro un ottimo “tappabuchi”, qualcosa a cui giocare quando si ha poco tempo a disposizione, magari alla pausa caffè o durante un breve tragitto in autobus, ma certo non potrà riempirvi una serata o tenervi compagnia durante un lungo viaggio, se non come parziale alternativa a qualcosa di più “massiccio”. Le modalità Puzzle, certamente, ne prolungano la longevità intrinseca, ma anche quelle tendono a finire piuttosto in fretta (sebbene alcune siano decisamente interessanti come livello di difficoltà) e una volta superate le riprenderete in mano di tanto in tanto solo per migliorare qualche record. Anche la possibilità di effettuare sfide in MultiPlayer può dare un po' di energia a questo gioco, grazie soprattutto alla sua natura comunque sempre simpatica ed adrenalinica. Ma, ripetiamo, il tutto và visto come un gioco “tappabuchi”, sia per quanto riguarda il tempo da dedicargli sia inteso come valvola di sfogo tra un titolo “grosso” e l'altro, ed è in questo campo che il titolo è in grado di svolgere egregiamente il proprio compito per molte, molte, molte partite.
7
Due giochi, per quanto simili, al prezzo di uno non sono mai da scartare, specie quando sono frenetici ed adrenalinici come i due Crazy Taxi. Nel più classico stile coin-op, un Arcade studiato per partite veloci ma intense, senza porsi problemi di trame, di obiettivi, di segreti. Certo, non è esattamente il gioco a cui vi dedicherete costantemente e lungamente in singleplayer, ma come titolo “di contorno” da alternare sovente ad altri generi o per un'occasionale sfida con un amico è semplicemente perfetto.
voto grafica5,5
voto sonoro8
voto gameplay7,5
voto durata6,5
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