Come già detto anche il sistema di controllo di crash è preciso e senza sbavature, l'utilizzo del Dual Shock è pensato e realizzato in modo da sfruttare intelligentemente i due solenoidi vibrosi all'interno del joypad e in finale giocare a Crash Bandicoot 3 è comunque divertenteQuello che ci si chiede è: avevamo bisogno di CB3? I programmatori sembrano essersi stancati dopo pochi livelli di pensare a qualche trovata simpatica e la ripetitività nel gioco assume un carattere preponderante su tutto il resto. Peccato, perché se alla Naughty Dog avessero voluto lasciare veramente il segno nel mondo PlayStation, avrebbero potuto farlo in grande stile con un titolo soddisfacente e completo sotto tutti i punti di vista. Quello che abbiamo tra le mani è invece un titolo troppo asettico e privo di personalità, seppur divertente e frizzante.
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Penso proprio che, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, Crash Bandicoot non sia riuscito a diventare la mascotte della console Sony, che alla fine non ha mai goduto di un vero e proprio personaggio simbolo. Crash Bandicoot 3 continua sulla scia dei predecessori, forse un pelino peggio, ma in generale non riesce a fornire quelle emozioni tipiche dei grandi giochi, dei titoli che vogliono cercare di guadagnarsi una posizione di vero spicco. Non è che Crash Bandicoot 3 sia un brutto gioco, no, è solo un buon titolo e in questo modo viene immediatamente meno alla sua originaria missione. La realizzazione grafica ben fatta, i tanti (ma simili) livelli e alcune simpatiche trovate non riescono a bilanciare il conto con qualche errore di troppo e una ripetitività troppo marcata. Se comunque siete alla ricerca di un gioco divertente e né Spyro, né Medievil sono riusciti a soddisfarvi, allora provate pure Crash Bandicoot 3, maggiormente vicino alla tradizione.