CHE MOTORE, GRANDE GIOVE!
Citazione per Doc Brown di “Back to the Future” che mi serve per introdurre una breve disamina degli aspetti tecnici di questo titolo, cominciando come è tradizione, dal comparto Grafico. Piccoli ritocchi e migliorie per lo Jupiter Engine, prodigioso motore grafico visto già all'opera nei precedenti capitoli della serie e tirato a lucido per l'occasione. Questo motore deriva direttamente dall'indimenticabile e abusatissimo LithTech che in tempi non troppo remoti ha mosso un cesto di titoli, (come ad esempio Kiss Psycho Circus, ma potrei citarne a decine) e anche in questa occasione non da adito a grosse polemiche. In linea generale, pur contando di una ottima realizzazione tecnica, Contract J.A.C.K. soffre di una diffusa mancanza di cura per il dettaglio che, già dalle prime battute da un senso di “già visto” e di “vecchio”, che certo non fa piacere. Aumentando la risoluzione e il livello di dettaglio, le cose migliorano sensibilmente, ma siamo ancora un pochino troppo distanti dallo standard attuale. In ogni caso, la grande scalabilità dell'engine ci permetterà di giocare a livelli più che decenti anche se non disponiamo dei Computer della Nasa. Ottimi comunque gli effetti di luce e le locazioni esterne, davvero degne di nota. La prima sezione del livello in Cecoslovacchia, dove c'e' neve a profusione, è un vero spettacolo per gli occhi. Proprio come i due titoli precedenti, CJ consta di un comparto audio assolutamente all'altezza, ottimamente espresso sia nei sound Fx che nella colonna sonora. Musiche che riportano alla mente film di Bondiana memoria, mai invasive e sempre azzeccate ci accompagneranno per quasi tutta l'avventura, esaltando le situazioni più concitate. Ottimo anche il doppiaggio, con voci espressive che non risultano quasi mai fuori luogo. Qualche piccola pecca nell'effetto audio del mitra, non proprio realistico ma tutt'altro che sgradevole. CJ vince anche la sfida della giocabilità, con una curva di apprendimento di mezz'ora scarsa, anche per il neofita. La risposta ai comandi è sempre immediata e l'implementazione della “Mira Automatica”, potrà essere una simpatica feature per chi si avvicina per la prima volta a questo genere di titoli. Anche a livello Hard, CJ non diventa eccessivamente ostico, cosi come a livello Easy non mostra il fianco a eccessive critiche. I tempi di reazione dei nostri nemici sono accettabili a tutti i livelli di difficoltà e, se non fosse come già detto, per delle scarse routine di Intelligenza Artificiale, quest'ultima ma non ultima fatica della Monolith sarebbe una vera sfida anche per il gamer più smaliziato... Prima di saltare al commento finale, è doveroso ricordare che CJ consta di una notevole modalità multiplayer, anche se, visto lo scarso successo dei titoli precedenti su questo versante, dubito che ci sarà un vero supporto per il gioco online in Italia. In ogni caso, è disponibile anche la modalità Lan, per giocare in rete locale contro i nostri amici.
12
6,5
Contract J.A.C.K. non assurgerà all'olimpo dei videogames come il miglior sparatutto della storia, ne, forse, farà parlare di se molto a lungo. Tuttavia è e resta un titolo degno di nota, che trova la sua unica, vera debolezza in una realizzazione forse troppo sollecita. Divertente e mediamente lungo per il suo genere, giocabile da tutti e violento quanto basta, lineare fino alla morte ma molto gradevole, CJ è una buona pausa fra una corsa in auto e una sparatoria con Max Payne, un titolo che, a partire dal prezzo, offre la possibilità di rinverdire – o scoprire - i fasti dei suoi predecessori, mentre ci si diverte a dare la caccia o a fuggire da buffi mafiosi che vogliono farci la pelle. Consigliato a chi ama i sparatutto e non è mai stanco di sparare a tutto ciò che si muove sul monitor.



