Tiscali

Recensione Conan

Il Cimmerio è tornato, con il suo sPADone a due mani!
Alessandro Cossu Di Alessandro Cossu(6 novembre 2007)
CIMMERIO, NON CIMMERO!
L'affermazione – o meglio l'esclamazione nel cappelletto, potrebbe far sorridere, ma è proprio così, che nella prima battuta del gioco, viene definito Conan : Cimmero. Abituati dalle pellicole con il mitico Arnold alla definizione di “Cimmerio”, non è facile digerire un errore così grossolano ma, fortunatamente, si tratta solo di uno svarione nella localizzazione in Italiano. Tuttavia, c'e' ancora tempo per parlare di questo : oggi, Gamesurf ha messo le sue capaci mani sulla versione per XBox 360 di Conan, un tipico titolo hack'n'slash in terza persona che non mancherà di appassionare gli amanti del filone, grazie ad una certa immediatezza di gioco e una trama semplice ma accattivante.
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E'bene specificare subito una cosa: giocando a Conan, non vedremo una trasposizione ludica dei film con Schwarzenegger, ma bensì una sorta di “prolungamento” dei fumetti e del romanzo, creati da Robert E. Howard.
Il titolo patrocinato da Nihilistic, prende il via con il nostro prode barbaro che semina morte & distruzione su un isola sperduta, alla ricerca di gemme e tesori vari. Inutile dire che l'isola in questione è zeppa di guerrieri, zombi, mostri di vario genere e natura ed altre amenità; il Fato vuole che, ad un certo punto, Conan si imbatte nella tomba di uno stregone oscuro, che risponde al nome di Graven. E cosa si fa, quando ci si trova davanti ad un sepolcro maledetto, protetto da ogni sorta di incantesimo nefasto e da rune che predicono la più atroce delle morti?Naturalmente, lo si apre in malo modo! Il risultato è presto detto: Conan si ritrova in men che non si dica, senza armi, senza armatura, e in fin di vita sul fondo di un qualche lago, o similare. Quando, ad un certo punto, il buon Cimmerio riprende i sensi, si trova di nuovo alla deriva sulla battigia di un'altra isola, al cospetto di una misteriosa Principessa Guerriera che gli offre il proprio aiuto nel ritrovare la sua armatura a patto di aiutare ella stessa a ritrovare Graven e mettere – di nuovo – fine ai suoi giorni.

Questa è, in parole povere, la trama che fa da collante all'intera avventura: poco più di una scusa, quindi, per portare avanti un titolo che fa dell'azione violenta e sanguinaria, la sua arma preferita. Fra legioni di morti, guerrieri mercenari, elefanti corazzati e tutte quelle creature che abbiamo imparato a conoscere grazie ai film, ai romanzi ed ai fumetti, saremo chiamati a non dare tregua al nostro pad di presision (citazione da...?), fino all'ineluttabile scontro finale.
Attraverso città diroccate, giungle, caverne oscure e fortezze montane, ci troveremo costantemente di fronte a piccoli gruppi di avversari da prendere a colpi d'ascia e spada, sfruttando tutte le incredibili abilità del nostro barbaro digitale. All'inizio, saremo muniti esclusivamente di una modesta spada, ma fin dal prime battute, entreremo in possesso di scudi, asce, pugnali e spadoni a due mani, che influenzeranno profondamente il nostro stile di combattimento. Avere una spada ed uno scudo ci permetterà un buon bilanciamento di attacco e difesa, mentre impugnare un ascia ed una spada, si rivelerà un ottimo sistema nelle mischie più furibonde. Avere, d'altro canto, lo spadone a due mani, ci limiterà nella velocità, ma fornirà degli attacchi devastanti, ideali per i boss più potenti, o per gli avversari più ostici.
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Durante lo scorrimento intriso di sangue digitale dell'avventura, grazie ad appositi scrigni, all'uccisione degli avversari e alla liberazione di succinte donzelle in pericolo, guadagneremo dei punti extra che ci saranno utili per l' “acquisto” di nuove mosse combo. Tali combo sono legate alle armi che adoperiamo, e i programmatori di certo non hanno lesinato in quantità. Non solo:alcune sono così belle e devastanti, che ci siamo divertiti ad attivarle solo per il gusto di seguirne l'animazione! Ma il nostro cimmerio non dispone esclusivamente dell'acciaio,per mettere fine all'esistenza dei suoi nemici : anche la Magia avrà la sua parte, per quanto più piccola rispetto al mero scontro corpo a corpo. Gli incantesimi saranno disponibili man mano che ritroveremo i pezzi dell'armatura e saranno piuttosto variegati : ad esempio potremo bloccare i nostri avversari per qualche secondo in una prigione di roccia, oppure, più prosaicamente, far cadere una pioggia di fuoco dal cielo, ed altri interessanti incantamenti che non vi sveliamo, per non guastarvi il piacere di scoprirli nella comodità della vostra casa.

Nel corso delle nostre sessioni, in qualche caso saremo anche chiamati a spremere le meningi: alcuni puzzle non proprio logici costellano il gioco, e sono affiancati da sezioni nelle quali saremo chiamati ad una serie di salti e mosse di abilità e velocità, sullo stile di Tomb Raider.
Come è intrinseco nella natura di un gioco “barbaro”, Conan è senza dubbio intriso di violenza e sangue. Smembrare gli avversari sarà all'ordine del giorno, e bagni di viscere e sangue insozzeranno il nostro televisore continuamente. Tale violenza, comunque, non sfocia mai nello splatter ridicolo, tutt'altro : è la giusta quantità che ci aspetteremmo da Conan, anche se il pubblico più impressionabile dovrebbe tener conto di questo fattore.
Tecnicamente parlando, pur essendo lontani dall'aver spremuto al massimo le potenzialità della console di mamma Microsoft, ci troviamo di fronte ad un prodotto graficamente gradevole, con notevoli effetti di luce e animazioni ben realizzate. Qualche pixel di troppo lo si vede nei filmati e in qualche texture (peraltro, a volte ripetute fino alla nausea), ma complessivamente il gioco non mancherà di soddisfare le retine del giocatore. Più che buone anche le musiche e i soundfx. Appena discreto, invece, il doppiaggio in Italiano, poco ispirato e con totale mancanza di passione. D'altronde, anche nella versione in Inglese, doppiata da Ron Perlman (che ha collaborato anche al doppiaggio di Halo 3, ndAleNet), non si può dire che il carisma di Conan si sia mantenuto intatto.
Ultima nota non propriamente positiva, è la durata del gioco: il player medio, non impiegherà più di sette ore a concludere l'intera avventura.
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6,5
Il fascino delle pellicole di Conan e soprattutto dei fumetti e del romanzo, rivive oggi nelle principali consolle, con tutto il suo carico di violenza e azione. La versione per XBox 360 oggi presa in esame, non mancherà di divertire gli appassionati di fantasy e dei giochi di azione; tecnicamente è un prodotto di buon livello, con qualche piccola sbavatura che non inficia sul valore finale del gioco. Forse leggermente ripetitivo e poco longevo ma in fondo, Conan si prefigge un unico scopo:divertire. E ci riesce piuttosto bene.
voto grafica7
voto sonoro6,5
voto gameplay6,5
voto durata6