Le satchel sono indicate per eliminare i bersagli più grossi. Notare anche la bellezza dell'esplosione.
Intere sezioni di gioco vi vedranno al comando di uno sparuto gruppo di soldati che dovranno bastare per portare a termine i molteplici obbiettivi indicati dal vostro comando (salvo il poter richiamare eventuali rinforzi), mentre in altre situazioni ci troveremo di fronte a situazioni molto più classiche per uno strategico in real time. Gestire risorse, mettere in piedi una base efficiente e pronta ad assecondare qualsiasi nostra richiesta e il doversi procurare le risorse necessarie per il mantenimento della stessa, saranno le attività richieste al nostro comando. In questo, ovviamente, il lato strategico diventa meno preponderante, lasciando il campo a quel “ammassa/attacca” già visto in decine di altre produzioni, sebbene la richiesta delle risorse sia sempre legato alla conquista di determinati punti strategici piazzati sulla mappa.
Manodopera, carburante e munizioni rappresenteranno la cartamoneta con cui dovremo confrontarci per assicurarci un adeguato numero di unità sufficiente a respingere i continui assalti nemici e in seconda battuta per proporre una controffensiva che sottragga all'avversario importanti punti/risorsa sparsi per la mappa. La bontà delle nostre azioni sul campo daranno poi vita a determinati bonus (scanditi dagli immancabili punti-comando) che ci permetteranno di accedere a bonus di varia natura che tenderanno a facilitare alcune delle operazioni più difficoltose. Bombardare le postazioni avversarie, paracadutare truppe al di là delle linee nemiche, disporre di cannoni anticarro in punti specifici della mappa saranno solo alcune delle “ricompense” messe a disposizione dal gioco. Il concetto di gioco di Company of Heroes tende quindi a rivoltare alcuni degli stilemi più classici degli strategici in real time. Conquistare per produrre e produrre per conquistare. I due elementi cardine della strategia vengono così correlati in un modo innovativo ed efficace.
Abbiamo appena preso possesso della prima postazione strategica. In questo caso arriveranno più munizioni al nostro cumulo delle risorse.
Scelte assecondate non da uno, ma addirittura da due motori fisici (uno studiato internamente agli studios della Relic, il secondo preso direttamente dalle libreria Havoc) che modellano rendono verosimilmente sullo schermo gli effetti sul terreno e sugli elementi dei fondali causati dalle esplosioni e dai colpi d'artiglieria. Anche i movimenti delle truppe e dei veicoli saranno fortemente influenzati dalla bontà del sistema fisico, andando a variare, per esempio, la velocità degli stessi a seconda dell'inclinazione del terreno. Anche le traiettorie di tiro saranno ovviamente condizionate dalla posizione assunta sul terreno. Un fattore importante, spesso colpevolmente lasciato in disparte, che tenderà a livellare le forze sul campo senza favorire a prescindere la maggiore potenza di fuoco a discapito della velocità e della posizione delle truppe di terra. Un gran lavoro, quindi, mosso da una rappresentazione artistica che potrebbe essere tranquillamente elevato allo stato dell'arte per il genere. Visivamente, infatti, Company of Heroes non solo regge il confronto con i migliori esponenti del genere strategico, ma riesce a sopravanzarli grazie ad una realizzazione grafica che riesce a dare una modellazione poligonale senza eguali, mossa da animazioni altamente realistiche (ancora una volta sotto la corretta influenza del motore fisico).
Applausi anche per il sistema di controllo che, affidandosi al classico “Drag & Drop” e ad un HUD pratico ed efficace sarà al contempo di semplice apprendimento per i novizi del genere e un piacevole “ritrovarsi a casa” per i più scafati. Molto pratica anche la rotazione della telecamera e il movimento sull'asse Z, utilissimo per verificare in ogni istante la corretta linea di tiro verso gli avversari. Il problema più grosso, per quanto incredibile possa sembrare, è legato proprio alla semplicità di utilizzo del titolo che, unitamente ad una intelligenza artificiale brillante, ma non certo perfetta, permetterà presto di raggiungere quel “punto di rottura” dove la semplicità d'approccio prevale (e di gran lunga) sulla resistenza offerta dagli avversari. Un consiglio: iniziate la vostra avventura con Company of Heroes ad un livello di difficoltà moderatamente elevato. Sarà sicuramente più ostico sulle prime battute, ma sarà sicuramente più gratificante sulla media/lunga distanza. Altrimenti, buttatevi sul multiplayer, ottimamente realizzato e capace di allungare a dismisura la durata di questo titolo che entra di diritto nell'Olimpo degli strategici in tempo Reale. E brava Relic!
Le satchel sono indicate per eliminare i bersagli più grossi. Notare anche la bellezza dell'esplosione.
9
Anche mezzo in più non farebbe gridare allo scandalo. Ma preferiamo volare un po' più bassi e mettere in evidenza tanto i pregi (sistema di gioco ottimo e “aperto”, grafica fuori parametro per un titolo del genere, coerenza storica e motore fisico finalmente ben implementato all'interno del sistema di gioco), quanto i difetti (in alcuni momenti avere la meglio del nemico sarà un gioco da ragazzi...con i bonus poi è di una facilità disarmante). Una difficoltà forse un tantino più elevata sarebbe stata ben accetta, ma anche così com'è COH vi terrà incollati davanti allo schermo per tanto tempo. Ultima considerazione (non da poco): al prezzo orientativo di 45€, Company Of Heroes vi regala anche Warhammer 40.000 Dawn of War. Roba mica da tutti i giorni....



