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Recensione Commandos 2: Men of Courage

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (3 novembre 2001)
Dopo mesi trascorsi a guardare e riguardare le immagini e i filmati pubblicati da Pyro Studios, Commandos 2: Men of Courage è finalmente tra noi, pronto a bissare e superare il successo del suo predecessore, senza dubbio uno dei più apprezzati e stimati strategici in tempo reale degli ultimi anni. Consci della grande qualità del primo episodio gli sviluppatori di Pyro Studios hanno pensato giustamente di mantenere invariata l'impostazione di base del gioco perfezionando e arricchendo, ove necessario, un gameplay già di per sé estremamente valido
Commandos 2: Men of Courage - Immagine 1
Sul tetto del deposito tedesco dei sottomarini. Anche questo ufficiale è passato a miglior vita
IL FOLLE PIANO DI UN ANCOR PIU' FOLLE UOMO
Tutto inizia durante i terribili anni della Seconda Guerra Mondiale: il mondo, ormai sconvolto dall'avanzata di Hitler e del suo inarrestabile esercito nazista, decide di giocare l'ultima carta chiamando in causa i suoi uomini migliori. Nascono così i Commando, uomini perfettamente addestrati capaci di introdursi nelle linee nemiche e di infliggere così quei colpi che l'esercito convenzionale non riesce a sferrare
Il teatro dello scontro è veramente ampio e copre gran parte dei territori soggetti al potere dell'Asse: dai gelidi ghiacci polari alle calde e umide foreste degli arcipelaghi giapponesi, nascondiglio delle base militari del Sol Levante. Lo spostamento da una parte all'altra del globo è accompagnato da una trama immersiva, utile per motivare le azioni del giocatore che si sente effettivamente coinvolto dagli eventi e agisce dunque in un mondo sì fittizio, ma allo stesso tempo incredibilmente realistico
LA TEORIA INNANZITUTTO
Si inizia con due missioni di addestramento, create con lo scopo di far ambientare i giocatori meno esperti, avvicinatisi magari per la prima volta al mondo di Commandos. A tal proposito va puntualizzato che, purtroppo, i propositi didattici delle prime due missioni di addestramento (obbligatorie tra l'altro) non trovano in realtà un particolare riscontro. Innanzitutto non si tratta di un vero e proprio tutorial (dove ogni passaggio viene spiegato con precisione passo dopo passo) bensì di due "mini-missioni", diverse dalle dieci che compongono il gioco solo per la dimensione della mappa e per il numero di obiettivi da completare
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