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Recensione Colin McRae: DIRT

Questa volta il vecchio Colin gioca sporco...
Tommaso Alisonno Di Tommaso Alisonno(10 settembre 2007)
Un nome che non ha bisogno di presentazioni: il famoso pluricampione mondiale di Rally presta ancora una volta la sua immagine agli sviluppatori della Codemaster per una nuova versione del famoso gioco di corse. Ovviamente, stiamo parlando di un gioco di gare automobilistiche, di cui la maggior parte saranno a cronometro, ma in questo nuovo capitolo non mancano le novità soprattutto in questo campo: ecco pertanto che lo “sporco” citato nel titolo non si riferisce esclusivamente alle quantità di polvere e sabbia che si depositeranno sulle livree dei bolidi, ma anche sulla scelta di variare dagli standard affiancando alle classiche prove cronometro (Rally ed Hill Climb) anche delle modalità in cui più vetture saranno contemporaneamente su pista, a partire dal Rally Cross, al CORR, al divertentissimo Crossover.
Colin McRae: DIRT - Immagine 1
Beh, è un'immagine da filmato, ma il modello dell'auto è da in-game
Colin McRae: DIRT - Immagine 2
E ora si sgomma: notare il contachilometri in basso a destra che registra quanta strada avete divorato con ogni singola vettura
Colin McRae: DIRT - Immagine 3
Non mancheranno i replay con suggestive inquadrature
Le modalità di gioco principali sono due: il campionato e la carriera. Sul primo c'è poco da dire: una volta scelta la vettura tra quelle disponibili affronterete una serie di Rally, scegliendo voi se a livello nazionale, europeo, internazionale o mondiale (questi ultimi due da sbloccare). La modalità carriera è sicuramente più varia, in quanto prevede di “scalare” una specie di piramide a difficoltà crescente: al primo livello saranno infatti disponibili parecchie gare, tutte relativamente brevi e su tracciati mai troppo complessi, e man mano che guadagnerete punti sbloccherete i livelli successivi, undici in tutto, composti da prove via via più lunghe e impegnative l'ultimo dei quali composto solo dal “campionato dei campioni”. All'inizio di ogni singola gara potrete scegliere il livello di difficoltà a cui affrontarla: i premi in punti non varieranno, ma varieranno quelli in denaro, necessari per acquistare nuove vetture e nuove livree.

E già che siamo in argomento di difficoltà, diciamo subito che ne sono disponibili ben cinque gradi differenti, e che all'aumentare della stessa non solo gli avversari si faranno più temibili, sia come comportamento in pista che come tempi, ma soprattutto il vostro veicolo risentirà in maniera vieppiù grave degli effetti dell'usura e delle collisioni. A livello intermedio (il terzo, denominato “dilettanti”) dovreste comunque guadagnare sufficiente denaro per garantirvi sempre la macchina migliore senza rischiare di finire fuori gara ad ogni piè sospinto: certo, dovrete per il momento tralasciare di acquistare tutte le vetture e tutte le livree, e dovrete comunque premunirvi di non strisciare continuamente le fiancate contro le rocce, ma per proseguire nella carriera sarà sufficiente, e potrete sempre e comunque ripetere qualsiasi gara a livello più alto anche solo per accumulare moneta. Se accumulerete molte vittorie ad una stessa difficoltà, sarà poi il gioco stesso a suggerirvi di rendere le cose più interessanti, ma non si tratterà mai di una costrizione.

L'intelligenza artificiale degli antagonisti nelle modalità multicar è più che buona: i bot non si limitano a correre su binari prefissati ma riescono ad improvvisare discretamente sorpassi e contro-sorpassi, sanno come affrontare un contrasto ed un contatto, e nonostante ciò di tanto in tanto compiono errori “umani”, come prendere una curva troppo lunga o frenare troppo presto. Contro di loro non ponetevi problemi a giocare a “sportellate”, perché loro non se ne porranno alcuno, e se li sottovaluterete potreste trovarvi in men che non si dica sopra un guard-rail. Nonostante ciò la difficoltà complessiva di gioco si attesta su livelli piuttosto bassi, con solo i due livelli superiori a costituire seri problemi per i giocatori più scafati, ma forse l'intenzione degli sviluppatori era quella di rendere il titolo accessibile anche a un vasto numero di amatori o neofiti.
Colin McRae: DIRT - Immagine 5
Le ombre in tempo reale sui modelli sono molto ben realizzate, come del resto tutto il comparto grafico
Colin McRae: DIRT - Immagine 6
La tabella dei tempi in alto a destra, comparendo durante la gara, talvolta ostruisce la visuale
Colin McRae: DIRT - Immagine 7
In questa immagine possiamo notare l'effetto delle botte sulla carrozzerie, e le conseguenti deformazioni
Tecnicamente il lavoro è di tutto rispetto: i modelli 3D sono realizzati con dovizia di particolari tanto nella scocca esterna quante negli interni, a partire dal pilota e il navigatore, fino alle luci del cruscotto e le pinze dei dischi dei freni. Il comportamento della vettura in gara può a volte dare l'impressione di essere soggetta ad un effetto “perno centrale”, ma di base è piuttosto realistico, così come encomiabili sono le deformazioni in seguito agli impatti. A questo ultimo proposito è molto importante segnalare l'ottimo comportamento di ciò contro cui impatterete, ossia l'ambiente circostante: se, com'è comprensibile, muri di cemento o mattoni saranno indeformabili, così non sarà per tanti altri ostacoli. Alberi e paletti si potranno inclinare o sradicare a seconda dell'impeto della botta, interi tratti guard-rail si piegheranno in maniera molto realistica, le barriere rimuovibili potranno incastrarsi alla vostra carrozzeria ed essere trascinate per decine di metri, ed ogni singolo pneumatico di una pila o di una barriera di protezione rimbalzerà autonomamente al vostro contatto. A questo si aggiungano gli effetti di polvere o di umido per un comparto grafico di primissima categoria.

I menù in 3D sono sicuramente molto belli a vedersi, ma forse un po' eccessivi: innanzitutto comportano dei tempi di caricamento che, pur non essendo esorbitanti, si sarebbero comunque potuti ridurre, e soprattutto talvolta sarà necessario “ruotarli” mediante l'analogico destro per poter leggere chiaramente le scritte. Il sonoro si avvale di qualche tema musicale esclusivamente per i menù e i replay: temi gradevoli, ma comunque destinati a tenere compagnia per pochi minuti, mentre in gara, com'è giusto che sia durante un rally, sarete solo voi, la strada e... la voce del navigatore, naturalmente, interamente in italiano e pregevolmente incisa, tanto da non avvertirsi neppure l'effetto “stacco” tra una segnalazione e l'altra, come accadde spesso in altri titoli.

La risposta del sistema di controllo è decisamente molto precisa, e la grande quantità di parametri regolabili prima della gara permette agli esperti di riuscire a rosicchiare ogni singolo centesimo di cui necessitano per stabilire un nuovo record, mentre i neofiti potranno contare di base su settaggi automatici sufficienti per garantire loro di superare le prove senza complicarsi troppo la vita. Encomiabile il fatto che, possedendo una connessione internet, il gioco aggiorni in tempo reale le classifiche mondiali effettuando l'upload dei vostri record. Stranamente, il MultiPlayer sarà possibile solo in rete, locale o mondiale: manca il più classico degli split-screen, ed in un gioco in cui sono implementate varie modalità di sfida la cosa è sicuramente una pecca.
Complessivamente, Colin mcRae DiRT è un buon titolo: forse un po' facile per gli esperti, con un concept di gara che strizza l'occhio ai primi capitoli della serie (piuttosto Arcade), ma che per questo motivo consente un tipo di gioco più “aggressivo”, veloce ed adrenalinico del tecnicissimo rally “standard”. A voler trovare un difetto nelle meccaniche di gioco, c'è da dire che spesse volte è necessario variare anche eccessivamente stile di gioco in modalità carriera, passando da bolidi 4WD a pick-up o camion con rimorchio, specie quando salendo di livello ogni singola gara diventa necessaria per andare avanti. Ma è un difetto piuttosto soggettivo, e di fatto l'unico che potrebbe intaccare la giocabilità di un gioco veramente ben realizzato.
Colin McRae: DIRT - Immagine 8
Alcuni elementi come foglie e polvere si solleveranno al vostro passaggio
Colin McRae: DIRT - Immagine 9
Potrete scegliere tra l'indicatore a “freccette” (nell'immagine) o quello “a mappa”
Colin McRae: DIRT - Immagine 10
Ecco un esempio di danni irreparabili: questa non si muove più se non col carro attrezzi
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DiRT segna un lieve passo indietro per quanto concerne il realismo rispetto all'ultimo Colin, pur senza tornare ai livelli prettamente Arcade dei primi capitoli: il risultato è un gioco ibrido, adatto tanto ai neofiti che vogliano provare qualche brivido in più e “farsi la mano” per titoli più impegnativi, tanto agli appassionati che cerchino qualcosa di forse un po' meno tecnico ma sicuramente più immediato, frenetico e con uno stile di guida più “aggressivo” rispetto alla concorrenza. Il motore fisico è rimarchevole, soprattutto per quanto concerne l'iterazione con l'ambiente e gli ostacoli, e la realizzazione tecnica sicuramente di prima categoria. Unico difetto: il fatto di dover guidare veicoli molto differenti per poter procedere in modalità carriera.
voto grafica8,5
voto sonoro8
voto gameplay8
voto durata7
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