E ora si sgomma: notare il contachilometri in basso a destra che registra quanta strada avete divorato con ogni singola vettura
E già che siamo in argomento di difficoltà, diciamo subito che ne sono disponibili ben cinque gradi differenti, e che all'aumentare della stessa non solo gli avversari si faranno più temibili, sia come comportamento in pista che come tempi, ma soprattutto il vostro veicolo risentirà in maniera vieppiù grave degli effetti dell'usura e delle collisioni. A livello intermedio (il terzo, denominato “dilettanti”) dovreste comunque guadagnare sufficiente denaro per garantirvi sempre la macchina migliore senza rischiare di finire fuori gara ad ogni piè sospinto: certo, dovrete per il momento tralasciare di acquistare tutte le vetture e tutte le livree, e dovrete comunque premunirvi di non strisciare continuamente le fiancate contro le rocce, ma per proseguire nella carriera sarà sufficiente, e potrete sempre e comunque ripetere qualsiasi gara a livello più alto anche solo per accumulare moneta. Se accumulerete molte vittorie ad una stessa difficoltà, sarà poi il gioco stesso a suggerirvi di rendere le cose più interessanti, ma non si tratterà mai di una costrizione.
L'intelligenza artificiale degli antagonisti nelle modalità multicar è più che buona: i bot non si limitano a correre su binari prefissati ma riescono ad improvvisare discretamente sorpassi e contro-sorpassi, sanno come affrontare un contrasto ed un contatto, e nonostante ciò di tanto in tanto compiono errori “umani”, come prendere una curva troppo lunga o frenare troppo presto. Contro di loro non ponetevi problemi a giocare a “sportellate”, perché loro non se ne porranno alcuno, e se li sottovaluterete potreste trovarvi in men che non si dica sopra un guard-rail. Nonostante ciò la difficoltà complessiva di gioco si attesta su livelli piuttosto bassi, con solo i due livelli superiori a costituire seri problemi per i giocatori più scafati, ma forse l'intenzione degli sviluppatori era quella di rendere il titolo accessibile anche a un vasto numero di amatori o neofiti.
Le ombre in tempo reale sui modelli sono molto ben realizzate, come del resto tutto il comparto grafico
I menù in 3D sono sicuramente molto belli a vedersi, ma forse un po' eccessivi: innanzitutto comportano dei tempi di caricamento che, pur non essendo esorbitanti, si sarebbero comunque potuti ridurre, e soprattutto talvolta sarà necessario “ruotarli” mediante l'analogico destro per poter leggere chiaramente le scritte. Il sonoro si avvale di qualche tema musicale esclusivamente per i menù e i replay: temi gradevoli, ma comunque destinati a tenere compagnia per pochi minuti, mentre in gara, com'è giusto che sia durante un rally, sarete solo voi, la strada e... la voce del navigatore, naturalmente, interamente in italiano e pregevolmente incisa, tanto da non avvertirsi neppure l'effetto “stacco” tra una segnalazione e l'altra, come accadde spesso in altri titoli.
La risposta del sistema di controllo è decisamente molto precisa, e la grande quantità di parametri regolabili prima della gara permette agli esperti di riuscire a rosicchiare ogni singolo centesimo di cui necessitano per stabilire un nuovo record, mentre i neofiti potranno contare di base su settaggi automatici sufficienti per garantire loro di superare le prove senza complicarsi troppo la vita. Encomiabile il fatto che, possedendo una connessione internet, il gioco aggiorni in tempo reale le classifiche mondiali effettuando l'upload dei vostri record. Stranamente, il MultiPlayer sarà possibile solo in rete, locale o mondiale: manca il più classico degli split-screen, ed in un gioco in cui sono implementate varie modalità di sfida la cosa è sicuramente una pecca.
Complessivamente, Colin mcRae DiRT è un buon titolo: forse un po' facile per gli esperti, con un concept di gara che strizza l'occhio ai primi capitoli della serie (piuttosto Arcade), ma che per questo motivo consente un tipo di gioco più “aggressivo”, veloce ed adrenalinico del tecnicissimo rally “standard”. A voler trovare un difetto nelle meccaniche di gioco, c'è da dire che spesse volte è necessario variare anche eccessivamente stile di gioco in modalità carriera, passando da bolidi 4WD a pick-up o camion con rimorchio, specie quando salendo di livello ogni singola gara diventa necessaria per andare avanti. Ma è un difetto piuttosto soggettivo, e di fatto l'unico che potrebbe intaccare la giocabilità di un gioco veramente ben realizzato.
8
DiRT segna un lieve passo indietro per quanto concerne il realismo rispetto all'ultimo Colin, pur senza tornare ai livelli prettamente Arcade dei primi capitoli: il risultato è un gioco ibrido, adatto tanto ai neofiti che vogliano provare qualche brivido in più e “farsi la mano” per titoli più impegnativi, tanto agli appassionati che cerchino qualcosa di forse un po' meno tecnico ma sicuramente più immediato, frenetico e con uno stile di guida più “aggressivo” rispetto alla concorrenza. Il motore fisico è rimarchevole, soprattutto per quanto concerne l'iterazione con l'ambiente e gli ostacoli, e la realizzazione tecnica sicuramente di prima categoria. Unico difetto: il fatto di dover guidare veicoli molto differenti per poter procedere in modalità carriera.
8,5
8
8
7