Tiscali

Recensione Codename: Outbreak

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (1 ottobre 2001)
AL CENTRO DEL MIRINO
Approda così sui nostri schermi Codename: Outbreak, l'ultima fatica del team russo GSC Game World già autore del bellissimo Cossacks: European Wars. Vestirete i panni di uno dei membri della squadra C-Force costituita solo dai migliori soldati appartenenti alle forze militari del globo terrestre, appositamente istituita per intervenire in modo rapido e (quasi) indolore in situazioni ad alto rischio. Il motto della squadra è "non uscire mai solo": all'inizio di ogni missione dovrete infatti passare attraverso una fase di briefing ove potrete scegliere sia chi impersonare, sia chi vi seguirà in missione. Ogni elemento è contraddistinto da alcuni parametri che ne definiscono la sua bravura nella mira, nella velocità di reazione, forza, velocità e via dicendo. Ovvio che convocare un demolitore per una missione di infiltrazione non rientra nella classifica delle "scelte più intelligenti della terra", a meno che per infiltrazione non intendiate radere al suolo la struttura nemica. Poi giunge il momento di andare in missione..
Codename: Outbreak - Immagine 2
Il ponte è sempre più vicino
AT MY SIGNAL, UNLEASH HELL
Una volta sbarcati, solo silenzio rotto dal rumore dei grilli o degli uccelli che popolano la zona, ignari di quanto sta per accadere. Una sentinella in lontananza, distratta: non rappresenta un problema. Dopo qualche miglio, ancora nessuna resistenza. Poi ad un tratto il compagno grida "NEW CONTACT", la musica si pompa, l'adrenalina sale a mille e davanti a voi... è l'inferno sulla terra. Mentre le raffiche di mitra sfiorano paurosamente il vostro corpo, voi e il vostro compagno tenterete di rispondere al fuoco liberando tutto l'arsenale che il vostro fucile possiede. Poi ad un tratto, torna la quiete: feriti, ma ancora vivi, il che non è poco. Ma un paio di questi scontri sono sufficienti a mettere fuori gioco ambo i membri della squadra. Per questo motivo è imperativo muoversi con circospezione e sparare solo quando si è sicuri che il colpo andrà a segno. Infatti, in Codename: Outbreak è sempre bene comunque essere gli ultimi a venire colti impreparati da un attacco: chi spara per primo vive, l'altro muore
0 commenti