Ed ecco la principale nuova meraviglia: la Grande Muraglia che dal momento dell'edificazione rimarrà in eterno immutabile sulla mappa
Qui vediamo uno schema in cui ci sono ben tre nuovi governanti: Brenno dei Celti (ossia Tatsumaki), Ramses II degli Egiziani e Wang Kon dei coreani.
Dal punto di vista grafico, ovviamente, non si assiste ad un incremento particolarmente notevole, ma questo non significa che le migliorie siano totalmente assenti. Tanto per cominciare, l'implementazione dell'ultima Patch rende il motore particolarmente fluido, stabile ed affidabile, eliminando qualsiasi problema precedentemente registrato. In secondo luogo, non solo l'implementazione di nuove unità ma anche la necessità di rendere “stilisticamente peculiari” i vari scenari ha portato all'aggiunta di una sensibile mole di modelli, cosicché finalmente Greci, Egiziani, Romani, Celti e Barbari e così via (al di fuori del gioco classico) non si distinguono tra loro solo per il colore della bandiera che trasportano. Anche il dettaglio delle città sembra migliorato, con una particolare cura per le risorse orientali.
Dal campo del sonoro vale un discorso simile: certo non era necessaria una mole di parlato o di effetti sonori notevole, ma anche in questo campo tutte le opportune aggiunte sono state operate a dovere. Soprattutto è stato ampiamente accresciuto il palco musiche, reintroducendo praticamente tutte le tracce audio di CivilizationIII, svariate provenienti da edizioni o espansioni precedenti, più alcune tematiche (per gli scenari) completamente nuove. Tutte le musiche sono a livello delle consuete.
Resta comunque palese che Warlords, in quanto espansione, ha la sua ragion d'essere esclusivamente in seno a giocatori già avvezzi e se vogliamo esperti di Civilization: certo è impossibile pensare che si possa trovare in questo prodotto tutto quello che non si è trovato nel gioco base. Ma per gli appassionati, dicevamo, Warlords ha il duplice pregio di migliorare ed approfondire le features del gioco base e contemporaneamente di offrire svariati scenari, giocabili ovviamente da diversi punti di vista, che con le loro regole peculiari garantiscono esperienze di gioco sempre nuove e diverse. Forse non sarà ogni volta “un gioco nuovo”, questo no, ma gli stimoli ad esplorare, provare e ri-provare sono notevoli, e solitamente coronati da soddisfazione. Insomma, Warlords fornisce al già splendido CivilizationIV quella dose di “linfa vitale in più” necessaria per rinverdire un sistema di gioco che forse alla lunga rischia di diventare ripetitivo: un'espansione assolutamente imperdibile per tutti gli appassionati del capolavoro di Sid Meier.
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Questa espansione Warlords riesce a portare nuova linfa vitale persino ad un capolavoro colossale come Civilization IV, re-implmentando molti degli elementi che si erano perduti rispetto ai capitoli precedenti (governanti come Shaka, meraviglie come la Grande Muraglia) ed arricchendo la formula, già di per sé più che vincente, con elementi come la struttura specifica per ogni civiltà e la possibilità di “Asservire” gli avversari come stati-vassallo. Le nuove campagne hanno inoltre ciascuna regolamenti autonomi per rendere sempre nuova e frizzante l'esperienza di un gioco intramontabile.



