Anche i soldati tedeschi vantano una buona IA, sia pur essa elementare. Riflessivi per natura (!), non li vedremo mai o quasi mai prendere l'iniziativa per venire a stanarci, ma, molto più spesso, saremo noi a doverli aggredire, mentre difendono strenuamente la posizione. In questo senso, aspettare che siano i nostri amici di pistola a fare il lavoro sporco, è fatica sprecata. Grazie ad un intelligente sistema di respawn (il crearsi continuo di avversari), fino a quando non saremo noi a guidare l'offensiva, il computer continuerà a generare nemici – almeno, fino a quando la locazione non sarà considerata persa - regalandoci la sensazione di essere i veri “registi” dell'azione e, come in una nota pubblicità, tutto girerà attorno a noi e alle nostre azioni. Certo, qualche piccola pecca in questo sistema, c'e': i Tedeschi, (furbi loro!), sanno che siamo noi la chiave di volta che regge le fondamenta dello scontro, quindi tenderanno ad ignorare il fuoco dei nostri compagni d'arme, per concentrarsi solo – o quasi – sulla nostra povera pellaccia, anche quando un soldato “buono” sta puntando la pistola alla testa ad uno cattivo. Come dire, ognuno ha le sue ossessioni. In ogni caso, COD2 vanta una longevità che si attesta, a media difficoltà, attorno alle quindici ore di gioco o poco meno, incrementando notevolmente ai livelli di difficoltà più alti, dove la componente tattica aumenta in modo esponenziale (anche un solo colpo può mandarci nei verdi pascoli).
Due le novità più significative sul fronte del gameplay : l'assenza di una barra di salute e l'impossibilità di salvare a piacimento. A differenza del primo COD, ora non potremo controllare il nostro stato di salute, affidandoci quindi ad una oculata gestione del nostro personaggio e alla buona sorte. Quando verremo colpiti, un alone rosso offuscherà la nostra vista; se i colpi si protrarranno nel tempo, un indicatore ci avviserà di metterci al coperto e riposare. Il nostro soldatino riconquisterà allora il controllo del respiro (non lo sentiremo più ansimare) e della vista (sparirà l'effetto “sfumato”) ed allora potremo ributtarci nella mischia. Se malauguratamente dovessimo perdere la vita, saremo costretti a riprendere il cammino dall'ultimo checkpoint che i programmatori, bontà loro, hanno piazzato in numero piuttosto abbondante nel corso delle varie campagne. Questo non toglie che un “quicksave” l'avremmo gradito lo stesso!
Interessantissimi gli spezzoni video presi dal Military Channel, all'inizio di ogni missione, che servono a inquadrare meglio il periodo storico in cui ci muoveremo.
Più che buono il fronte audio. Un buon doppiaggio, ispirato e coinvolgente (anche se, a volte, ripetitivo), ben si sposa con sound fx curati e ottimamente gestiti. Di buon rilievo anche le musiche, poco presenti, ma sempre gradevoli.
Come d'obbligo o quasi, non manca la sezione multigiocatore. Oltre alle classiche modalità Cattura la Bandiera, DeathMatch e Team Deathmatch, è stata implementata anche la nuovissima Search & Destroy e quella HeadQuartier. Nella prima, chi muore deve attendere che la sua squadra venga eliminata – o vinca - prima di rientrare; nella seconda, un team deve creare un QG e difenderlo dagli attacchi della squadra avversaria.
Prima di Chiamare Alle Armi il commento finale, si ricorda che COD2 è già sugli scaffali e che, data la sua natura, non è adatto al pubblico più giovane.
12
8,5
Riuscire a condensare in poche righe le emozioni e le sensazioni di un titolo come Call Of Duty 2 è impresa ardua, nella quale non tentiamo neanche di cimentarci; consigliamo invece, e caldamente, di giocare a COD2, per vivere una esperienza ludica appagante, coinvolgente e appassionante come nessun altro titolo bellico ha mai saputo fare. Qualche lieve sbavatura, di fronte ad un piccolo capolavoro, si perdona facilmente...e il titolo Activision ha così tanto da offrire che non giocarci sarebbe un reato da Corte Marziale!



