Ci potremo ancora soffermare sulla notevole durata della modalità in singolo, ricca di gare singole (alcune classiche, altre dove portare a termine determinati obiettivi), gran prix o un'infinità di crash mode, ma ruberemmo spazio alla sfera audio-visiva. Graficamente, Burnout 3 è superbo: vedere una tale orgia visiva girare a simili velocità, mantenendo un frame rate ancorato a 60 fotogrammi al secondo, con rallentamenti o effetti di pop-up relegati a brutti ricordi di un tempo che fu, lascia esterrefatti nelle prime battute, piacevolmente colpiti una volta fatta l'abitudine. Il titolo Criterion sotto questo punto di vista risulta eccellente, con piste dannatamente lunghe e dalla fisionomia quasi visionaria (alcune sono davvero pazzesche), ricche di ostacoli, bivi e scorciatoie segrete, ma soprattutto cinque avversari in pista pronti a tutto pur di farci la pelle (e caratterizzati da I.A. a volte superlativa). Spettacolarità, giusto per mettere in chiaro le cose, è la parola che più si presta a descrivere Burnout 3. Impossibile non vederne i rimandi dietro ogni piccola sfaccettatura, passando dalle scie delle macchine, fino alle scintille per gli scontri con gli altri veicoli con un esaltazione per gli incidenti davvero grandiosa. Il senso di velocità, grazie anche all'ormai pluri-abusato effetto blur, è altissimo. Fortuna vuole che gli sia affiancato un comparto audio di prim'ordine, con effetti sonori superlativi quali i rombi dei motori, gli sbalzi di vento mentre sfiorate una macchina o le scie aerodinamiche, e una playlist notevole ma a volte troppo “soft” per la tipologia di corse (si può rimediare importando le canzoni dall'hd). Senza dimenticare che il tutto supporta il Dolby Digital 5.1.Veloce, avvincente, spettacolare, grandioso, appassionante, adrenalinico, fuori di testa ma soprattutto divertentissimo. Questo rapido profilo di Burnout 3: Takedown mette in risalto le qualità di un team di sviluppo capace di concepire una creazione fortemente originale: partendo da solide basi (il celebrato Burnout 2), i Criterion montano un impianto di gioco dove velocità e un'inesauribile vivacità nella condotta delle gare la fan da padrone. Il resto è un turbinio di luci e colori, scontri e sorpassi in derapata, boost e bastardate da pirata della strada con cui l'xbox estrinseca il suo più alto potenziale ludico. Il divertimento è palpabile. Da avere.
12
9
Veloce, avvincente, spettacolare, grandioso, appassionante, adrenalinico, fuori di testa ma soprattutto divertentissimo. Questo rapido profilo di Burnout 3: Takedown mette in risalto le qualità di un team di sviluppo capace di concepire una creazione fortemente originale: partendo da solide basi (il celebrato Burnout 2), i Criterion montano un impianto di gioco dove velocità e un'inesauribile vivacità nella condotta delle gare la fan da padrone. Il resto è un turbinio di luci e colori, scontri e sorpassi in derapata, boost e bastardate da pirata della strada con cui l'xbox estrinseca il suo più alto potenziale ludico. Il divertimento è palpabile. Da avere.



