Hanno rapito vostro padre, hanno profanato il vostro monastero e hanno rubato una reliquia d'oro contenente i più antichi segreti delle arti marziali. Che fare? Chiamare la polizia? L'FBI? L'esercito? No, non voi, voi siete Bruce Lee e potrete farcela solo con l'ausilio delle vostre forze. Così, armati di buona volontà nello sferrare cazzotti ai malcapitatie di turno, affronterete l'organizzazione del Loto Nero e la temibile Dragon Lady al fine di riportare la pace. Per risolvere la questione potrete contare solo sui vostri calci, pugni e nunchaku: basteranno? Noi siamo ottimisti!Segnati le ossa che te le mischio!
Giusto a scanso di equivoci, diciamo subito che Bruce Lee Quest of the Dragon è un picchiaduro a scorrimento, genere molto in voga una decina di anni or sono, e che sta ora rivivendo una seconda giovinezza: peccato solo che manchino prodotti decenti, piccolo particolare. Su PS2 qualche titolo carino ha fatto la sua comparsa: togliendo The Bouncer che ormai è datato e bruttino, ed evitando State of Emergency, va tenuto conto che da poco è uscito Barbarians, che non è malaccio. Su x-box invece, questo genere di giochi non conta dalla sua troppi esponenti: se proprio si vuole esagerare, si può gettare nella mischia Enclave, anche se l'inserimento sarebbe un po' forzato. Ci hanno pensato dunque i programmatori della Universal Interactive a colmare questa piccola lacuna, forgiando un prodotto, ahimè, non esente da pecche. Infatti, il prodotto della Ronin Entertainment risulta un picchiaduro a scorrimento limitato sia dalla mancanza di una sezione multiplayer, sia dalla presenza di un solo lottatore utilizzabile.
Altrimenti ci arrabbiamo!
Purtroppo, è il caso di dirlo, i parametri tecnici di questo gioco sono ben al di sotto delle aspettative. Infatti il grande Bruce è reso in maniera un po' grossolana e in tutta sincerità, anche senza fare i pignoli, qualche poligono in più non avrebbe guastato: le texture sono buone, ma la monotonia dei diversi scenari è derivata dalla piattezza e dalla ripetitività del fondale, peraltro parecchio scarno. I paesaggi sono molto colorati, ma troppo monotoni e ripetitivi, scarsamente interattivi e risultano infine troppo piatti, quasi a voler rappresentare un set di cartapesta. I personaggi hanno delle animazioni che non brillano per varietà e spettacolarità, sono troppo simili tra loro ed accentuano un senso di ripetitività che sembra permeare il gioco sotto tutti i punti di vista. Le animazioni hanno delle evidenti carenze dal punto di vista tecnico e sono anche abbastanza lente e prevedibili.
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