Prima di tutto dalla scarsità delle risorse a disposizione per la costruzione, il legname sarà veramente contato e dovrete usarlo con parsimonia. Ci sono poi i fattori ambientali. Ogni schema presenta asperità diverse e i punti di appoggio per le vostre costruzioni non saranno molti. L'ambiente però non sarà solo un limite ma anche un fonte di possibilità, poiché potrete interagire con diversi elementi. Questo è sicuramente il fattore che ha consentito maggiormente ai programmatori di disversificare gli schemi, offrendo sempre nuove difficoltà da superare. Ci saranno livelli in cui potrete agganciare le assi solo a determinati punti, altre dove sarete prima chiamati a far crollare delle rocce per poter avere degli appigli e altri ancora in cui dovrete "manovrare" il sole per consentire di avere una marea adatta alla costruzione del ponte e al relativo passaggio degli animali.
Come terzo fattore ci saranno poi delle uova da raccogliere che vi forzeranno a far passare gli animali attraverso determinati punti, non per forza quelli attraverso i quali sarà più semplice costruire un ponte. a vostra bravura nel superare queste diverse difficoltà determinerà il vostro risultato finale. Gli schemi sono raggruppati in isole, le quali si differenziano non solo per il crescente livello di difficoltà ma anche per caratterizzazioni grafiche. Si andrà dall'isola polare al vulcano, passando per i tropici.
Ad alcuni di voi Bridge Odyssey potrà sembrare simili a Tiki Towers, noto anche come Le torri del tropico. A descriverli a parole i due titoli sembrerebbero simili. Se però dedicherete un pò di tempo a provarli (di Tiki Towers esiste la versione lite, di Bridge Odyssey non ci stupiremmo se uscisse presto) vi renderete conto che l'azione è in realtà discretamente diversa, con il titolo Gameloft che si rivela meno frenetico e più ragionato.
La veste grafica è molto accattivante, con uno stile fumettistico bidimensionale che ricorda molto lo stile inaugurato da Patapon, i cui personaggi in nero sembrano un chiaro richiamo.
Anche il resto della realizzazione tecnica è di buon livello, con i comandi tattili che risultano ben studiati per consentire al giocatore un preciso controllo nel posizionamento dei segmenti di ponte.
Gli schemi presenti sono quarantotto, divisi in sei isole da otto schemi l'una. Un pò pochini, se si considera anche che talvolta la gradazione della difficoltà non è proprio lineare e alcuni balzelli risultano difficile da superare. Altro elemento a discapito della longevità è dato dalla mancanza sia del multiplayer che di interazione online con altri giocatori, anche solo una classifica globale per confrontare i risultati.
Ciò nonostante Bridge Odyssey resta un prodotto interessante, che si spera venga ulteriormente sviluppato per aumentarne l'appeal nel lungo periodo.
Versione recensita: 1.0.9
7
Bridge Odyssey è un piccolo grande gioco dalle potenzialità notevoli. Purtroppo per lui parte di queste restano inespresse ma andiamo con ordine. Come ogni gioco puzzle strategico che si rispetti, il suo punto di forza sta nella semplicità del concept che ti consente di divertirti da subito ma, al tempo stesso, dalla complessità che l'azione puo' arrivare ad avere nel corso della partita. In questo alla Gameloft hanno fatto un buon lavoro, trovando diverse varianti sul tema che consentono un buon grado di originalità e di diversificazione nel corso della partita.. I problemi arrivano però dal dosaggio della difficoltà, dal numero non elevato dei livelli e dalla mancanza di interazione online e di multiplayer. Non si tratta affatto di una stroncatura quanto della delusione per vedere un buon gioco che con qualche modifica ed aggiunta (ancora possibile?) sarebbe stato un vero best seller.



