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Recensione Borderlands

Quattro eroi, un pianeta alieno ed un antico Tesoro : serve altro, per divertirsi?
Alessandro Cossu Di Alessandro Cossu(11 dicembre 2009)
In principio, era Dark Messiah. Il titolo Ubisoft uscito ormai ben cinque anni or sono, era un connubio perfetto (e a mio personalissimo avviso, ancora imbattuto, ndAleNet), fra elementi di gioco di ruolo su una piattaforma interamente votata al First Person Shooter. Naturalmente, DMoM&M era un gioco ad ambientazione fantasy, ma osservando Borderlands con occhi che vadano oltre lo stile grafico accattivante e l'azione rutilante, i punti in comune fra questi due - diciamo subito - gioiellini, sono tanti e ben definiti. Tuttavia, prima di iniziare la disamina del titolo oggi sotto esame, partiamo dall'inizio, che è sempre la cosa migliore. Il gioco in questione vi richiederà una connessione al Web per la convalida del gioco. Fatto questo, verremo accolti da uno splendido filmato iniziale che ci mostrerà i quattro protagonisti del gioco, sulle note di “Ain't no rest for the Wicked”, dei “Cage The Elephant”. Vediamo di conoscerli e di conoscere anche il mondo dove essi si muoveranno.
Borderlands - Immagine 1
Ci sono cartelli che non vanno mai ignorati,come in questo caso!
Borderlands - Immagine 2
Il Soldato contempla il campo di battaglia.Un momento di poesia nella bolgia delle Borderlands.
Borderlands - Immagine 3
L'ingresso di Pandora...punto di non ritorno.
Mordecai, è un cacciatore, forse il migliore che abbia mai calcato le terre di Pandora. Bloowing è il suo uccello da preda, inseparabile amico e letale per i nemici; la sua arma favorita è il fucile da cecchino, mentre un revolver rimane la sua arma secondaria. Brick, è un berseker, un arma letale che predilige l'uccisione degli avversari a mani nude, specialmente quando si trova in uno stato di rabbia che lo rende praticamente invincibile. Quando deve per forza di cose affidarsi alle armi...la sua scelta ricade sugli esplosivi. Roland è un soldato, un ex mercenario della Crimson Lance, pratico e disilluso. E'in grado di schierare una torretta Scorpio, una sorta di sentry gun che abbatte automaticamente i nemici, proteggendolo nel contempo con un potente scudo. Chiude la carrellata l'affascinante Lilith, più veloce e più silenziosa di tutti gli altri e con la capacità di rendersi invisibile; le sue preferenze vanno alle armi elementali, armi cioè in grado di incenerire, corrodere o elettrificare gli avversari.

Dopo aver settato i consueti parametri audio, video e controlli e dopo aver scelto il nostro alter ego fra quelli appena citati, eccoci a bordo di un autobus, che ci porterà alle porte dell'avamposto Fyrestone, prima tappa di una avventura lunga (almeno 30 ore) e articolata, nelle terre di Pandora. Ma cos'e', esattamente, Pandora? Pandora è un pianeta coperto da distese desolate e scarsamente popolate, dove le leggi vengono riscritte giorno per giorno in mezzo al fumo dell'ultimo scontro a fuoco. La civiltà è composta da piccoli avamposti ai confini dell'area di influenza umana, in una zona chiamata Borderlans. L'unica attrazione turistica di Pandora è una mitologica Cripta piena di incredibili ricchezze, nascoste eoni addietro sul pianeta da una evoluta civiltà aliena. Cacciatori di tesori, mercenari corporativi e banditi scorazzano per i territori, rovistando sotto ogni singolo granello di sabbia in cerca del tesoro. Dato che la maggior parte degli esseri senzienti di Pandora si dedica alla ricerca della Cripta, la società è andata a rotoli, rendendo gli avamposti e l'entroterra, zone estremamente pericolose. E, dal momento che ci sono centinaia di migliaia di armi disponibili, perché mettersi a discutere per risolvere un problema quando basta una raffica di mitragliatrice? 

Questa è, in buona sostanza, la descrizione del mondo che ci troveremo ad affrontare; un mondo molto vasto popolato da bestie simili a cani che ricordano da vicino “La Cosa” di Carpenter, da nani assetati di sangue e pazzoidi armati di tutto punto, interessati a farci la pelle prima e a spogliare i nostri miseri resti poi; in effetti, razziare i corpi dei nemici sarà un'ottimo sistema per procurarci denaro, munizioni, armi, granate e quant'altro ci possa aiutare per il proseguo della nostra avventura. D'altro canto, per quanto riguarda i nostri alter-ego, saremo in grado di stoccare il nostro status (per quanto concerne denaro, equipaggiamento, DNA et similia), all'interno di apposite stazioni elettroniche dette New-U, che saranno poi - in parole povere, i luoghi dove verremo “rigenerati” qualora dovessimo venire abbattuti in combattimento. Tuttavia, anche quando ci troveremo prossimi alla morte, avremo a disposizione un'ultima chance di ripresa: in ginocchio e sanguinanti, potremo cercare di uccidere un numero X di avversari, cosa questa che scatenerà in noi la “Furia Omicida”, utilissima situazione che ci rimetterà in piedi il tempo sufficiente per prendere un medikit e mettere un po' di distanza fra noi e i nostri assalitori.E' bene precisare che, giocando in due o più, quando ci troveremo nella spiacevole situazione di somigliare a groviere ambulanti sotto il fuoco dei nemici, uno dei compagni potrà venire a curarci, con nostro sommo godimento. Gli ostili che incontreremo varieranno in numero, resistenza e tempi di reazione, in base alla zona del pianeta che ci troveremo ad affrontare; in linea di massima, l'Intelligenza Artificiale che li governa è tutto fuorché credibile, anche se in qualche situazione (piuttosto sporadica) li vedremo cercare riparo se feriti o attendere l'arrivo di rinforzi : in effetti, possiamo affermare che sarà la quantità e non certo la qualità (o la fantasia nella creazione dei modelli, invero piuttosto ripetitivi ) che ci metterà in pericolo durante la ricerca della Cripta. Di quando in quando è prevista anche la presenza di alcuni “Boss”, decisamente più ostici da affrontare e che, in linea generale, andranno abbattuti non con l'astuzia ma con una enorme quantità di piombo!

Tornando alle armi e al denaro, naturalmente i nostri nemici non saranno le sole “casseforti ambulanti”, che avremo a disposizione : proprio come accadeva in Bioshock, dei distributori automatici di armi, munizioni e potenziamenti di vario genere e natura sparsi su tutto il territorio, provvederanno alle nostre impellenti esigenze, a patto di avere denaro a sufficienza per comprare questo o quell'oggetto, da riporre poi nell'inventario. Quest'ultimo ricopre un ruolo molto importante nell'economia generale del gioco: essendo infatti piuttosto limitato, dovremo scegliere con la massima cura quali armi portare con noi, quanti medikit e quante granate e potenziamenti, in mezzo a centinaia di tipologie di armamenti e scudi. Come in perfetto gioco di ruolo (e come succedeva nel già citato Dark Messiah), alcune armi saranno accessibili solo dopo aver guadagnato abbastanza punti esperienza che ci permetteranno di salire di livello, sbloccando anche particolari peculiarità uniche e differenti a seconda del personaggio scelto. Proseguire con il gioco, non sbloccherà solamente armi e livelli ma anche delle particolari postazioni dette “Catch A Ride”. Grazie ad esse, saremo in grado di generare dei veicoli dalla particolare foggia e pesantemente armati, utilissimi per coprire in tempi rapidi l'enorme territorio messoci a disposizione dai programmatori; possiamo assicurarvi che, ad esempio giocando in due, mentre un giocatore è alla guida e l'altro semina morte dalla torretta con mitragliatrice posta in cima al veicolo, il divertimento e l'adrenalina scorreranno a fiumi!

Sul piano strettamente tecnico, ci troviamo di fronte ad un ottimo prodotto che, pur non essendo certo privo di piccole sbavature, risulta in ogni caso estremamente godibile, fluido e accattivante. L'Unreal Engine 3, qui tirato a lucido per l'occasione, si sposa perfettamente con la tecnica di cel- shading (avete presente il videogame XIII?), scelta come stile grafico dai programmatori. Il processo di Cel-Shaded Animation è, detto in due parole due, un processo di rendering basato su un algoritmo atto a far si che i prodotti della computer grafica appaiano come se fossero - in un certo qual modo, disegnati a mano, come in una sorta di cartone animato. Il risultato - eccezion fatta per degli spiacevoli e relativamente frequenti effetti di pop-up, è decisamente gradevole e dona un tocco “favolesco” all'intera produzione. La linea dell'orizzonte non è mai particolarmente lunga, ma le varie location, il sangue (che scorrerà a fiumi) e il ciclico alternarsi di luce e notte avvolge il giocatore in un mondo alieno dal quale è veramente difficile staccarsi. Anche il sonoro ci è parso molto curato : il doppiaggio in Italiano è credibile e le musiche sono molto orecchiabili e si sposano bene con le situazioni che vivremo di volta in volta. Il feeling con le armi, sia per quanto concerne il sonoro che la fruibilità, è più che convincente. Borderlands è sicuramente un titolo dalle mille potenzialità, bello da soli, fantastico in due o più. Un gioco che ci ha convinto pienamente e che consigliamo, sia per gli amanti degli FPS conditi dai classici elementi GdR, sia per chi si avvicina per la prima volta a titoli del genere.
Borderlands - Immagine 5
Frugando nel vomito delle bestie che incontreremo,potremo trovare armi e denaro.
Borderlands - Immagine 6
Cartoline dall'Inferno.
Borderlands - Immagine 7
Quando ci troveremo feriti a morte,avremo qualche istante per guadagnare la "Furia Omicida" che ci permetterà di sopravvivere.
8,5
A Natale,siamo tutti più buoni. Visto il particolare periodo dell'anno nel quale ci troviamo a scrivere, diremmo che alla 2K Games hanno pensato bene di farci uno splendido regalo, con un videogame godibilissimo, immediato, frenetico, longevo, bello da soli e fantastico in due, o più. Un FPS condito da tanti elementi presi dai classici stilemi dei GdR, che non porta nessuna innovazione, ma che sicuramente regala ore e ore di divertimento, in una avventura interessante e piacevole da vivere dall'inizio alla fine. Assolutamente consigliato.
voto grafica8,5
voto sonoro8
voto gameplay8
voto durata8,5